venerdì 18 febbraio 2011

Il dilemma...

Liyn si vegliò in una pianura dall'aspetto piatto e monotono; il cielo era di un grigio nè troppo chiaro, nè troppo cupo. Non ricordava bene cosa fosse successo, ma era certo di essere stato colpito da una saetta uscita dalla bocca di una delle lucertole blu, molto probabilmente progenie di drago create dalla Mano Rossa. Indossava una morbida tunica di colore verde e nient'altro. Nessuna traccia del suo equipaggiamneto. In lontananza si scorgeva un'enorme città circondata da imponenti mura. Poco distante tre figure stavano dirigendosi verso di lui: due sembravano miliziani di qualche genere, la terza era coperta da un mantello, ma era di statura più grane di un umanoide normale.
Quando si furono avvicinati fino a qualche metro da lui, la figura si presentò: "Salve straniero, benvenuto nel Piano del Fato, dove le anime dei morti aspettano che un servitore della propria divinità venga a portarlo sul piano di origine! Quale divinità servi?"
Liyn rimase perplesso: "In realtà ultimamente...non è che sia proprio in buoni rapporti con la mia divinità. E comunque sarebbe Elhonna, conosciuta nel Faerun come Mielikki."
"Mmm...interessante... Allora la mia proposta potrà essere ancora più allentante per te. Come puoi vedere dal mio aspetto, io sono un baatezu, un diavolo proveniente dai Nove Inferi. In base un accordo con Kelemvor, il dio dei morti e signore di questo piano, ad alcuni di noi è stato concesso di risiedere qui per spiegare alle anime cosa li attende e per eventualmente stringere un patto con esse.
La città che vedi laggiù è la Città del Giudizio, dove i Miscredenti ed i Falsi vengono portati in attesa del giudizio da parte dello stesso Kelemvor. I Miscredenti, coloro che hanno voltato le spalle ad ogni forma di fede o hanno avuto una fede di facciata, sono destinati a diventare parte del muro vivente che circonda la città fino a che la sostanza che li tiene insieme li corrode fino a dissolvere la loro anima e la loro coscienza.
I Falsi invece, coloro che hanno intenzionalmente tradito la fede in cui credevano, vengono puniti in base al crimini commessi e scontano la loro pena nella Città del Giudizio per l'eternità, tormentati da alcuni baatezu.
Coloro che finiscono nella città potranno essere resuscitati solo tramite l'intervento di una divinità.
Ma veniamo alla mia proposta...
L'alternativa a questo destino di eterno dolore e sofferenza è venire con me presso i Nove Inferi ed essere trasformato in un lemure - un demone di basso rango - ma con l'allettante prospettiva di poter fare "carriera" ed assurgere fino allo stato di Diavolo delle Fosse. Potere e forza a portata di mano!"
Liyn ascoltò a metà tra l'incuriosito e l'interessato. "E come faccio a sapere se un araldo di Mielikki verrà a reclamare la mia anima?"
"Di solito una volta al giorno gli emissari delle divinità vengono a prendere le anime dei propri seguaci; dovrai solo aspettare. Sempre che tu non scelga di venire con me. O aspetti qualche altro emissario... Comunque non ti preoccupare, puoi prenderti tutto il tempo che vuoi per pensare, anche l'eternità..."

Liyn si trovava davanti ad un ardua scelta: tornare a seguire Elhonna-Mielikki, come il sogno interpretato da Sellyria sembrava suggerirgli e l'improvvisa scomparsa delle sue capacità magiche interpretata dal sacerdote Alfydric aveva confermato (ma questo avrebbe comportato il rivedere gli atteggiamenti assunti negli ultimi tempi e, probabilmente, l'espiazione delle azioni compiute), o seguire il baatezu per sfuggire alla sorte dei Miscredenti? Oppure aspettare l'arrivo dell'emissario di Talos - del cui simbolo aveva la forma l'amuleto appartenente alla sua stirpe - per seguire la sua attuale indole (anche se questo avrebbe  di certo comportato l'acutizzarsi delle diverse vedute con i propri compagni, fino ad arrivare - in un futuro neanche troppo lontano considerati gli eventi recenti - ad una possibile rottura)?

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