venerdì 7 settembre 2018

Tales from the loop


Ecco un articolo preso da Isola Illyon su questo gioco di ruolo dal sapore retro sci-fi, uscito nel 2016 e ancora non tradotto in italiano. Illustrazioni superbe!!!

Nostalgia degli anni ’80? A giudicare dai prodotti di intrattenimento che si stanno sviluppando in questo periodo, pare proprio di sì, e un’ulteriore prova di ciò ce l’hanno data gli svedesi Nils Hintze e Simon Stålenhag, rispettivamente game designer e illustratore di Tales from the Loop, un gioco di ruolo cartaceo che da qualche giorno è riuscito a ottenere i finanziamenti richiesti su Kickstarter, e che potremo giocare tra qualche mese.
Ma qual è il setting del titolo? Il governo svedese approva la costruzione del più grande acceleratore di particelle del mondo. Vent’anni dopo la costruzione è completa, e viene installata presso la regione agricola di Mälaröarna, abitata di gente comune che chiama la macchina “Loop”. Siamo negli anni ’80, ma in un passato diverso da quello che ricordiamo: qui enormi macchine robotiche popolano le desolate lande svedesi, e fenomeni paranormali interrompono la quotidiana monotonia con elementi fantastici e mostruosi. È in questo contesto che entrano in gioco gli utenti, i quali devono interpretare dei ragazzini che sfuggono ai compiti di casa e ai doveri imposti dai genitori per addentrarsi in questo mondo tanto affascinante quanto pericoloso. Hanno a loro disposizione artefatti meccanici e strumenti futuristici, ma soprattutto la voglia di vivere avventure sul filo dell’impossibile.
Iniziamo dicendo che gli artwork di Simon Stålenhag sono stupendi. Disegnati digitalmente, trasmettono a pieno la quotidiana desolazione delle terre svedesi, arricchendole di particolari distopici che ne accrescono il senso del fantastico, facendoci desiderare di guardare un film ambientato in questi posti.
Ma come si gioca a Tales from the Loop? Le informazioni in nostro possesso attualmente non sono molte. Sappiamo che le regole sono ispirate a quelle di Mutant: Year Zero, già vincitore di premi alla Gen Con 2015, e utilizzate anche in Coriolis – The Third Horizon. Il gioco si basa su tiri di abilità che sfruttano dadi a sei facce. Se ne tirano tanti quanti indicano le proprie skills relativamente all’azione da compiere, e nel caso esca un 6, si ha ovviamente successo nella prova. Gli sviluppatori hanno dichiarato che le regole saranno ampliate con meccaniche per considerare le esplorazioni, le relazioni di amicizia e i caratteri dei personaggi, che sono poco più che ragazzini. L’unica perplessità sorge proprio su questo punto: vestire i panni di giovanissimi non è cosa semplice, e si rischia di cadere in interpretazioni poco coerenti o azioni poco bilanciate, dunque saranno effettivamente necessarie delle regole in grado di gestire personaggi che non saranno eroi, ma piccoli esploratori che la sera, tornati a casa, dovranno mettersi a fare i compiti.
Il Core Rulebook conterrà, oltre alle regole base, una campagna completa e una serie di mini avventure ambientate sulle isole Mälaröarna, poco lontano da Stoccolma. Ci sarà in aggiunta un’altra avventura ambientata negli Stati Uniti, presso Boulder City, in Nevada, ideata e scritta dal pluripremiato autore e game designer Matt Forbeck.
Il progetto su Kickstarter ha avuto un successo immediato, tanto che nel giro di poche settimane il team è riuscito a raggiungere l’obiettivo racimolando qualcosa come 130.000 dollari. Chi ha avuto la possibilità di parteciparvi e ne ha donati almeno 21, riceverà entro Natale una versione beta del gioco, in PDF: tutti gli altri, invece, dovranno attendere il prossimo febbraio per mettere le mani sul prodotto definitivo, cartaceo o digitale che sia. Tra i premi previsti per i vari donatori più generosi ci saranno una versione deluxe del Rulebook, la mappa di Mälaröarna, artwork su personaggi addizionali e ambientazione, missioni extra, lo schermo del Master e dadi personalizzati.
Molti di voi vorranno mettere le mani su questo gioco, già lo si può immaginare: dopotutto siamo cresciuti con E.T. e i Goonies, e abbiamo adorato le atmosfere nostalgiche del recente Stranger Things. Gli sviluppatori hanno messo a segno un colpaccio geniale, stuzzicando le nostre menti deboli con un prodotto che va a toccare il tasto dolente di un’infanzia passata a fantasticare su avventure straordinarie. Non resta che attendere qualche mese e sperare che le aspettative vengano mantenute.

Che dire? Stranger Things in salsa futuristica!

giovedì 6 settembre 2018

La moda degli Starter Set


E' si, sembra proprio così, dato che un altro grande classico del gdr c'è "cascato"...
Un altro articolo di Gioconomicon che preannuncia lo Starter Set di nientepopòdimenoche il Grande antico Richiamo di Cthulhu, settima edizione!

(Venerdì 24 agosto 2018)
Grandi Antichi sono lì, in agguato, in attesa, in silenzio, in tante edizioni di Call of Cthulhu, il fortunato gioco di ruolo sui miti di Lovecraft. A qualche anno di distanza dalla campagna di crowdfunding della settima edizione del gioco (2013), la Chaosium ha infatti annunciato una scatola base introduttiva, intitolata Call of Cthulhu Starter Set, in uscita il prossimo novembre.
La scatola, sulla cui copertina campeggiano i vividi colori verdi di colui che dorme a R'lyeh, include un libro introduttivo con un'avventura (Introduction and Alone Against the Flames), le regole starter (Call of Cthulhu Starter Rules), e un libro di avventure (Adventures), oltre a 5 investigatori pregenerati, schede pronte per nuovi personaggi, dadi, una scheda riepilogativa per i giocatori, e ben quattro avventure classiche di Call of Cthulhu; tutto questo sarà in vendita a soli 25 dollari negli USA.
La pazienza, lo sappiamo, è la virtù principale dei Grandi Antichi, quindi imitiamoli, e attendiamo che questo Starter Set arrivi anche da noi... magari localizzato (come avvenne per la settima edizione grazie a Raven Distribution), per poter recitare in italiano tutti insieme "Cthulhu fhtagn"!

martedì 4 settembre 2018

Novità GW!

Copincollo 3 articoli 3 presi da Gioconomicon durante l'anno su alcune prossime succulente uscite GW! Ormai la casa di Nottingham ci sta abituando ad un profluvio di boardgames anche in collaborazione con altre case produttrici, ma questi per me sono i titoli più succulenti: Blitz Bowl, un Blood Bowl più agile (che stavo cercando da tempo, anche nella sua prima versione Kerrunch); Speed Freeks, un gioco di corse con warbuggy orkeske che zpakkano!, e Warhammer Quest: Blackstone Fortress, ovvero il ritorno di Starquest!
Nella speranza che vengano italianizzate al più presto, vi lascio alle notizie ufficiali!

Blitz Bowl (Martedì 20 febbraio 2018)

Da due anni ormai stiamo assistendo ad un susseguirsi costante di annunci legati agli universi dell’editore di Nottingham. Dalla nuova edizione di warhammer 40k (arrivata a giugno 2017), al continuo susseguirsi di uscite legate ai wargames proprietari (ultima in arrivo la fazione degli Aelf), ma anche al mondo dei giochi da tavolo, sia con giochi sviluppati direttamente da GW (il ritorno di Blood Bowl e di Necromunda, i due titoli legati ad Horus Heresy: Betrayal at Chalt e Burning of Prospero, Gorechosen e Shadespire per citarne alcuni), che con licenze a terzi (come ad esempio Heroes of Black reach con la Devil Pig o Warhammer 40k Dice Master con Wizkids). Non stupisce quindi la notizia di altri due titoli svelati durante la New York Toy Fair.
Questa volta si tratta nuovamente di giochi proprietari dell’editore di Notthingam che, è il caso di dirlo, “scendera in campo” con un nuovo titolo legato al football fantasy più famoso al mondo: Blitz Bowl.

Blitz Bowl aspira ad essere un nuovo gioco introduttivo all’universo del fratello maggiore in cui i giocatori cercheranno di distinguersi durante veloci partite di reclutamento. Il gioco promette quindi di essere uno skirmish rapido e semplice. Dalle prime immagini distinguiamo un campo da gioco più corto rispetto a quello di Blood Bowl e 12 miniature in campo (6 umani e 6 orchi).
Il secondo gioco in arrivo sarà invece un cooperativo (GW ci riprova dopo lo scarso successo di Assassinorum). Il nome sarà Space Marine Adventures: The labyrinth of Necron, un titolo che fa pensare al primo di una serie. All’interno della scatola troveremo 5 marines appartenenti a capitoli diversi (Ultramarines, Magli dell’imperatore, Space Wolf, Blood Angel e Salamandre), ciascuno con le proprie specifiche ed il proprio armamento. Se da un lato Space Marine Adventures colpisce per i dettagli delle miniature dei Marines (che sembrano riprendere la serie Heroes uscita in Giappone), dall’altro stupisce per l’assenza di miniature Necron, nei primi scatti ufficiali pubblicati gli antagonisti sono infatti rappresentati da gettoni in cartone, elemento che fa pensare ad un prezzo contenuto del prodotto.
Non è ancora stata confermata la data di uscita, si sa tuttavia che entrambi i titoli punteranno non tanto alla diffusione nei negozi proprietari GW quanto alla presenza negli store indipendenti, con il ruolo di apripista per il gioco e l’hobby di Warhammer. In particolare Space Marine Adventures sarà accessibile anche ai più piccoli,  promettendo di essere giocabile dall’età di 8 anni.

Speed Freeks (Sabato 18 agosto 2018)

Tra le tantissime novità presentate dalla Games Workshop durante l'ultimo Warhammer Fest, attualmente in corso a Dusseldorf, ce n'è una che appare particolarmente ghiotta, poichè introduce un nuovo sistema di gioco nel sempre più vasto catalogo dell'editore di Nottingham. Si tratta di un racing game, genere che proprio quest'anno vanta sempre più esponenti, anche ripensando alla recente uscita di Gretchinz!, il gioco di corse della Devir ambientato nell'universo di Warhammer 40.000.
Ad Ottobre (o Orktobre, se preferite) uscirà Speed Freeks, un gioco di corse tra veicoli degli Orki del 41° millennio armati fino ai denti che vedranno di passare su tutto e tutti - pubblico compreso, perché no - pur di vincere le gare e prendersi la gloria e i nuovi motori!
Si sa ancora poco dei dettagli di Speed Freeks, ma si preannuncia un autunno veramente caldo nel mondo di Warhammer 40.000! Date una controllata alle gomme, all'olio e alle munizioni: è tempo di dakka-dakka ad altà velocità!!!

Blackstone Fortress (Giovedì 30 agosto 2018)

Dopo più di 20 anni Games Workshop, detentrice di marchi storici come Space Crusade ed Advanced Space Crusade, ha deciso  di tornare nel mondo del dungeon crawl spaziale con un nuovo titolo: Warhammer Quest: Blackstone Fortress.
L’annuncio è stato rilasciato alla Nova Open di Washington, il principale evento sui wargames della East coast americana, e segue di qualche settimana quello del titolo Space Marines Adventures: Labyrinth of the Necrons, un boardgame per il solo mercato USA volto ad introdurre neofiti nel mondo del 40k.
Sembra quindi che, dopo aver esplorato le Silver Tower ed i sotterranei di Hammeral con le nuove edizioni fantasy di Warhammer Quest, l’azione stavolta ci porterà a scoprire un angolo ancora inesplorato del tetro futuro: le Blackstone Fortress. Enormi costrutti spaziali realizzati da antiche razze aliene per conflitti dimenticati negli eoni della galassia.
Dal comunicato rilasciato dall’editore di Nottingham scopriamo che il gioco sarà un connubio tra roleplay e battlegame, offrendo ai giocatori un’esperienza narrativa cooperativa. La componente grafica sarà comprenderà un set di miniature nuove e specifiche sia per gli eroi che per le minacce che troveremo all’interno della stazione orbitante, non sono però ancora state rilasciate foto né data d’uscita.
E’ comunque chiaro che l’inarrestabile fucina della Games Workshop ha intenzione di continuare a sfornare novità strizzando sempre più un occhio a quel passato, tra anni ’80 e ’90, in cui era leader del settore dei boradgame contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del genere dungeon crawl.