mercoledì 29 giugno 2011

LO HOBBIT - Le prime immagini del film

Vista l'impazienza e l'attesa snervante per l'arrivo nelle sale nel dicembre 2012, ecco un primo assaggio di quello che ci aspetta. Direi che si vede mantenuto lo standard della trilogia precedente. Come minimo! Bilbo e Gandalf in queste immagini ne sono la conferma :) Nel frattempo ultime aggiunte al cast dello Hobbit. Nella sua pagina Facebook, Peter Jackson ha scritto: "Evangeline Lily (Lost, n.d.r.) interpreterà un personaggio originale, l'elfo dei boschi Tauriel. Il nome significa 'figlia di Mirkwood' (Bosco Atro, n.d.r.), ma è l'unica cosa che posso dirvi, il resto dovrete indovinarlo! (No, non avrà legami sentimentali con Legolas). Quello che non è coperto da segreto è il talento, il livello qualitativo e il fascino di Evangeline; siamo davvero felici e entusiasti che sarà lei a dare vita al nostro primo vero elfo silvano." Nella stessa pagina facebook, Jackson ha anche annunciato l'arrivo di Barry Humphries nel ruolo del re dei Goblin, a cui l'attore "darà vita più o meno nello stesso modo con cui Andy Serkis ha creato Gollum". Il regista ha anche confermato i ruoli di Luke Evans (Bard) e di Benedict Cumberbatch nel ruolo del drago Smaug. L'attore inglese è già stato compagno di lavoro di Martin Freeman (Bilbo) nella miniserie della BBC Sherlock. Come ha specificato lo stesso Jackson, queste nuove aggiunte concludono il cast principale del primo film, la cui produzione continua a passo spedito dopo un inizio piuttosto rocambolesco. Il primo gruppo di riprese è stato terminato, e a breve i nuovi membri del cast inizieranno le riprese del secondo blocco. Per concludere con le parole di Jackson: "Non vedo l'ora di immergermi in queste nuove scene".

giovedì 16 giugno 2011

CONAN THE BARBARIAN

clicca sul titulo e....... TUTUTUM TUTUM TU TU TU... TU TU TU TUM TU TU TU.... POOOO...POOOO POOOO POPOPOPOPOOO PO POOOOOO Arriva un dinamico spot per Conan il Barbaro, di cui è protagonista Jason Momoa (Khal Drogo in Game of Thrones). Il marketing non può che puntare a enfatizzare l'aspetto spettacolare, la rabbia di Conan, le botte da orbi e gli scontri con guerrieri ancora più arrabbiati e creature fantastiche. D'altra parte anche il Conan letterario era buttato dal suo creatore nelle situazioni più disperate e intricate, e il cimmero non si è mai tirato indietro a ora di menare le mani e tirar fendenti. La sceneggiatura di Thomas Dean Donnelly, Joshua Oppenheimer e Sean Hood è liberamente ispirata ai racconti del celebre scrittore di heroic fantasy Robert E. Howard, di cui il primo pubblicato nel dicembre 1932 sulla rivista pulp Weird Tales intitolato La fenice sulla lama. Il film narra della missione di vendetta del guerriero cimmero contro il malvagio Khalar Zym (Stephen Lang) responsabile dell'assassinio dei suo genitori. Nel cast anche Ron Perlman, Rose McGowan e Rachel Nichols. Il regista è Marcus Nispel, che diresse nel 2003 un altro remake del primo film di una saga cinematografica risalente agli anni '70/'80, Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre). Il film uscirà, in 3D, il 19 agosto 2011.

martedì 14 giugno 2011

Gli immondi del Fano di Tiamat


Mentre Manion cercava di bloccare il portone d'accesso che li separava dal drago blu Tyrgarun, Tiff e Liyn analizzavano la doppia porta in ferro in cima alle scale cercando eventuali trappole.
Il drago continuava a premere sulla porta finchè Demetrio decise di bloccarla con uno "scolpire pietra" lasciando solo un passaggio per poter fuggire. Il gruppo decise di curarsi e proteggersi magicamente; Manion suonò il Corno del Bene e del Male evocando un "cerchio magico contro il male".
Intanto Liyn aveva aperto la porta.
La stanza rettangolare era inondata da una marea di colori. Cinque sculture finemente scolpite di teste di draghi emergevano dal centro del soffitto e in ciascuna delle loro fauci spalancate si sprigionava un fuoco di colore diverso.Il pavimento di pietra levigata rifletteva la luce e l'amplificava. Entrambe le porte di ferroa est e ad ovest recavano il simbolo di una mano rossa artigliata. Verso nord, una porta doppia recava la stessa immagine. Il soffitto era alto sei metri e due alcove che sfociavano in piccole balconate lungo le pareti a nord dominavano dall'alto la stanza da un'altezza di tre metri.
Il primo ad entrare fu Manion, ma si trovò la strada sbarrata da due viverne zombi appena aldilà della porta. Entrando nella stanza il gruppo si rese conto che le due viverne non erano le sole occupanti dell'atrio. Un essere simile ad un drago blu, che Tiff riconobbe essere un Abishai blu - un esterno immondo appartenente alla schiera dei diavoli - si sporse da una delle alcove cercando di incantare i cinque compagni, mentre dall'altra alcova si levò un forte stridìo.
Khoril, rimasto invisibile fuori dalla stanza, venne improvvisamente investito da una "palla di fuoco" scagliata dal drago attraverso il pertugio lasciato nella porta. Non rimaneva che entrare e chiudersi la porta dietro di sè.
Liyn intanto si era avvicinato alla porta centrale, ma scoprì che era chiusa; tentò quindi di scassinarla ma senza successo. Improvvisamente un altro abishai comparve nel bel mezzo dello scontro. Il potere del Corno però non permetteva agli esseri extraplanari di entrare in contatto con gli avversari, e permise ai cinque di liberarsi dalle viverne prima di ripiegare verso la porta di sinistra. Tiff mandò un "servitore inosservato" a controllare il piccolo corridoio che si parava loro davanti, anche qui due porte. La prima rivelò una piccola dispensa che conteneva cibo e oggetti di uso comune. La seconda, in fondo al corridoio, si apriva invece su un'ampia stanza che mostrava letti lungo le pareti ed un tavolo al centro. Liyn non ebbe però tempo per uno sguardo più approfondito, perchè non appena aprì la porta si trovò davanti un gruppo di Progenie nere - esseri draconici ricoperti di scaglie - armate di falchion che passarono subito all'attacco. Un soffio acido investì l'intero corridoio e convinse il gruppo a ritirarsi verso l'atrio. L'elfo provvide a chiudere magicamente la porta con un incantesimo di "serratura magica". Non rimaneva che affrontare gli Abishai facendo terminare la protezione del Corno.
Il primo a forzare la barriera magica fu Manion seguito da Tiff. Intanto nella stanza vennero evocati un'altro Abishai e tre Lemuri, diavoli di rango minore. Khoril, Liyn ed il Girallon evocato da Demetrio, fecero il resto lasciando la stanza vuota.
Con un drago alle spalle e una stanza con le Progenie Nere, il gruppo doveva ora scegliere cosa fare. Certo Liyn avrebbe potuto cercare di aprire di nuovo la doppia porta centrale, oppure si sarebbero potuti dirigere verso l'altra porta, ma se si fossero trovati davanti altre creature più potenti? Fino a quando sarebbero durati gli incantesimi? Il tempo sarebbe bastato per trovare Azar Kal e riuscire a fuggire? Ma quanto sarebbe stato pericoloso addentrarsi sempre più all'interno del Fano?

venerdì 10 giugno 2011

Il giorno dei draghi


Decisero di passare la notte nel buco interdimensionale, prima di provare ad entrare nella cittadella. Manion intanto andò in avanscoperta. Il sentiero, prima di arcuarsi sopra il baratro formando il ponte verso lo spiazzo roccioso dall'altra parte del vuoto, si diramava in direzione opposta alla loro; qui notò una serie di tracce in entrambe i sensi che si dirigevano e provenivano proprio dall'enorme portone. Le seguì passando sotto le cinque teste di drago che si protendevano minacciose verso il basso e arrivato al portone iniziò a cercare qualche traccia per aprirla, quando dalle teste scolpite nel portone stesso uscirono quattro raggi di energia che esplosero proprio ai piedi del passaggio ferendo il barbaro.
Cinque voci provenienti dalle teste sopra di lui gli gelarono il sangue già provato dalle intemperie: "Cosa cerchi straniero? Lascia qui un pegno per la tua sfrontatezza e fuggi dall'ira di Tiamat!"
Manion non se lo fece ripetere due volte e tornò dai compagni.
Mentre decidevano cosa fare, una palla di fuoco proveniente dalle enormi teste, li investì velocizzando la scelta di nascondersi per la notte col trucco della corda, aspettando l'arrivo della truppa di ronda all'incrocio tra il sentiero ed il ponte.

Appena la prima truppa passò sotto di loro, Tiff - invisibile e con Comprensione dei linguaggi lanciato su di sè - si mise a seguirla furtivamente. Sebbene i soldati hobgoblin si fossero volati alcune volte attirati da qualche possibile rumore del piccolo gnomo, il mago riuscì ad affiancare il capitano della ronda davanti al portone, ma quando provò a toccarlo per carpire le parole da pronunciare per poter entrare indenni, questo si ritrasse come infastidito guardandosi attorno. Tiff si bloccò di colpo, cercando di non far nessun rumore che potesse rivelare la sua presenza, ma ci vollero un altro paio di tentativi prima che il grosso hobgoblin pronunciasse tranquillo le parole per disattivare l'incantesimo di protezione.
La frase risuonò minacciosa ai piedi della statua appollaiata sul fianco della montagna: " Ave o Tiamat, Divoratrice di mondi e Piaga degli Inferi". Il portone si aprì sotto la spinta del capitano e la truppa entrò, consentendo a Tiff di sbirciare il lungo corridoio che si apriva dietro di esso.
Le ante vennero richiuse dagli ultimi due soldati e Tiff rimase di nuovo davanti alla montagna.
Ma non era solo. Non appena si voltò, infatti, un drago nero fluttuava davanti a lui: "Andatevene o morirete! Ma prima lasciate un pegno per Tiamat". Non sembrava però averlo individuato. Il mago pensò che probabilmente aveva seguito le impronte sulla neve fino al portone, e si spostò per non avere il drago di fronte, appena in tempo per evitare il soffio acido indirizzato proprio a lui. Tiff non perse tempo per lanciarsi "volare" e tornare immediatamente dai compagni al sicuro nel buco.
Oramai erano stati scoperti e l'incantesimo che li custodiva al sicuro durante la notte sarebbe terminato alle quattro di mattina. Decisero quindi che sarebbero entrati.
Si avvicinarono all'ingresso protetti da "invisibilità di massa" e "scurovisione di massa", e pronunciarono le parole sentite dagli hobgoblin. Sotto la spinta di Manion il portone si aprì senza problemi, ma subito vennero investiti da una "palla di fuoco" proveniente dalle loro spalle. Si gettarono a capofitto nel buoio corridoio dietro l'ingresso prima di scorgere la figura di un drago blu che si stagliava all'ingresso. "Chi osa disturbare Azarr Kal, mio figlio?" tuonò con voce ferma. Benchè Tiff provò a scagliargli contro a sua volta una palla di fuoco, decisero  di chiudersi il portone alle spalle, rimanendo inghiottiti dall'oscurità all'interno del Fano di Tiamat. L'unica scelta ora era di continuare per la strada che avevano intrapreso.

giovedì 9 giugno 2011

La morsa del gelo


Il 2 di Uktar, di primo mattino, il gruppo si teltrasportò a Castel Vraath. Il tempo atmosferico, sebbene clemente, li stringeva nella morsa del freddo prossima allo zero. Da lì avevano intenzione di procedere grazie ai destrieri fantomatici di Tiff lungo il sentiero che conduceva al luogo in cui fino a qualche settimana prima viveva il gigante Warklegnaw. Da lì il percorso consentiva di proseguire solo a piedi: la vegetazione prossima allo stretto sentiero e lo strato di neve rendevano il cammino lento e faticoso.
Manion si era messo alla testa della spedizione cercando di sfruttare al meglio le sue conoscenze dei territori; il gruppo procedeva così il più spedito possibile.
Il primo giorno passò senza problemi: il bosco sembrava abitato solo da piccoli animali, ignari della guerra che aveva portato distruzione solo qualche chilometro più distante.
Il trucco della corda aveva consentito una notte calda e tranquilla, ma li aspettava una lunga giornata. Il paesaggio stava cambiando lentamente: la vegetazione ad alto fusto era via via scomparsa lasciando posto ad arbusti sparsi e ampie distese di neve. Trovare il sentiero era diventato difficile anche per l'esperto ranger, ed i compagni si rendevano conto che senza di lui si sarebbero trovati a vagare nel gelo senza meta, destinati al freddo abbraccio della morte.
Verso metà pomeriggio uno degli occhi indagatori di Tiff era tornato a riferire la presenza di una strana bestia vicino al sentiero. Il gruppo decise di proseguire cauto. A circa 18 metri dall'enorme animale questi si accorse della loro presenza e si gettò a capofitto verso i cinque. A pochi metri da loro spiccò inaspettatamente un salto per schiacciare col proprio corpo le sue prede. Solo un attacco congiunto consentì loro di liberarsene, consentendo la prosecuzione del cammino.
Anche la seconda notte nelle Montagne del Dragone Fumante passò tranquilla, sebbene il luogo si rivelava sempre più abitato da creature strane e sconosciute. Durante il giorno successivo infatti incapparono in un'altra bestia, ancora più grande della precedente: si trattava di una specie di grossa lucertola con dodici zampe, coperta di scaglie affilate che Tiff conosceva come Behir. A farne le spese per primo fu Manion che si trovò avvinghiato dalla stretta mortale del mostro: nemmeno la sua straordinaria forza di barbaro riuscì a sottrarlo dalla lotta e la bestia lo inghiottì prima che i compagni potessero fare qualunque cosa. Khoril passò al contrattacco, ma anche lui dovette subire la stessa sorte. Solo grazie alla magia il Behir venne sconfitto e i due guerrieri vennero tirati fuori dal putrido ventre del mostro.
Alla fine della giornata arrivarono ad uno stretto sentiero che costeggiava un'alta rupe inerpicandosi verso il cuore delle vette gelate.
Quando il sentiero serpeggiante lungo la costa del burrone svoltò l'angolo, subito si aprì alla vista dei cinque compagni una vista tanto maestosa quanto terrificante. Il sentiero conduceva ad un ponte naturale largo tre metri, per poi inerpicarsi fino allo strapiombo sull'altro versante di una grande e piatta sporgenza nella roccia.
Il paesaggio era dominato da una scultura di un drago a cinque teste scolpito nella roccia del precipizio. Il drago era davvero imponente, alto non meno di cinquanta metri e scolpito per sembrare come se fosse appollaiato sopra la grande sporgenza, e come se stesse per emergere dalla roccia viva. I cinque colli serpentini si inarcavano e poi si ripiegavano in avanti. Le teste si staccavano dallo strapiombo e ognuna sembrava guardare con cattive intenzioni chiunque osasse avvicinarsi. Manion e Khoril notarono che ogni testa raffigurava un drago cromatico diverso e tutte le fauci erano spalancate in un eterno ruggito.
Alla base del sentiero, sotto il ventro del drago, un enorme portale doppio in pietra era stato incastrato nel fianco della montagna. Ogni portone era largo circa un metro e ottanta e alto più di tre metri e mezzo. Il motivo del drago a cinque teste si ripeteva sulle porte, anche se questa volta soltanto i colli e le teste dei draghi spuntavano dall'intelaiatura del portale. Ognuna di queste teste era stata ricavata da un tipo diverso di pietra: ossidiana, alabastro, saponaria, malachite e marmo, in corrispondenza dei rispettivi colori delle teste.

mercoledì 1 giugno 2011

THE HOBBIT: AN UNEXPECTED JOURNEY

Uscirà il 14 dicembre 2012 Rivelati dalla Warner Bros. i titoli dei due film ispirati all'opera di J.R.R. Tolkien. Si intitoleranno An unexpected journey e There and Back Again. Svelate anche le date per l'uscita al cinema: dicembre 2012 e dicembre 2013. La prima foto della produzione dello Hobbit Usciranno a distanza di un anno l'uno dall'altro The Hobbit: An Unexpected Journey e The Hobbit: There and Back Again, i due film di Peter Jackson ispirati all'opera di J.R.R. Tolkien. A rivelarlo è stato negli scorsi giorni la Warner Bros, che insieme alla New Line e alla MGM, ha anche reso pubbliche le date di uscita nei cinema americani: rispettivamente il 14 dicembre 2012 e il 13 dicembre 2013. Come è noto le due opere, prodotte, sceneggiate e dirette da Jackson, raccontano di come un hobbit della Contea è entrato in possesso dell'Unico Anello e, basandosi sulle appendici al Signore degli Anelli, Jackson creerà un ponte narrativo che congiungerà le due opere cinematografiche. Il "giovane" Bilbo Baggins sarà interpretato da Martin Freeman (Guida galattica per autostoppisti e Sherlock) mentre Ian Holm riprenderà il suo ruolo da "vecchio" Bilbo. Accanto a Holm ci saranno altri attori che hanno legato indissolubilmente il loro nome alla trilogia di Jackson: Cate Blanchett e Hugo Weaving che torneranno a indossare i panni della regina Galabriel e del re Elrond; Orlando Bloom che riprenderà il ruolo dell'elfo Legolas; Elijah Wood che riporterà sullo schermo il personaggio di Frodo, Christopher Lee che sarà nuovamente Saruman e naturalmente Ian McKellen nel ruolo di Gandalf il grigio e Andy Serkis in quello di Gollum. Le riprese del film sono iniziate a metà aprile negli Stone Street Studios a Wellington e in altre location della Nuova Zelanda. Attualmente, data l'assenza di Freeman, tornato in Inghilterra per girare la seconda stagione di Sherlock, cast e crew sono impegnati a girare scene che non riguardano direttamente Bilbo, mentre Jackson si barcamena tra il montaggio del girato, con l'aggiunta dei primi effetti speciali, tra la ricerca di location, e il lavoro preparatorio necessario a girare una grossa scena alla fine delle tre settimane di pausa. In tutto questo il regista ha avuto anche modo di aggiornare la sua pagina Facebook e annunciare che Stephen Fry interpreterà il sindaco di Laketown, il villaggio di uomini sul Long Lake. "Conosco Stephen da moltissimi anni." Ha scritto Jackson. "Stiamo lavorando insieme a Dambusters. Oltre a essere un bravo scrittore e un attore meraviglioso, che per noi sarà un memorabile sindaco." Le novità non finiscono qui, perché sempre dal social network Jackson ha deciso di rispondere a venti domande dei fan. Il primo "botta e risposta" è stato pubblicato alla mezzanotte del 30 maggio. DOMANDA #1 Steven Beddoe ha chiesto: “Avrai il tempo di leggere 4mila domande e sceglierne solo venti a cui rispondere?” Sì. Sono stato molto impegnato ultimamente, non solo a girare il film, ma anche a cercare le location e seguire la pre-produzione durante i giorni in cui non abbiamo girato, quindi è stato difficile trovare le domande. Comunque, oggi mi sono divertito a leggerle tutte. Inizierò e continuerò a rispondere a quelle che sembrano essere le domande più popolari durante le prossime settimane (ma anche alle più strane). A dire il vero, questa era una domanda un po’ noiosa (scusa Steven), quindi non la includerò nelle venti domande ufficiali. DOMANDA UFFICIALE #1 Baleria Kementari ha chiesto: “Vedremo il Bianco Consiglio che attacca Dol Guldur?” Questo è stato un tema molto popolare, anche John Liddle, Toby Phillips e Seth Donald, assieme ad altri, hanno fatto domande simili. Non dirò “dove e quando”, comunque confermo che nei film ci saranno sia il Bianco Consiglio che Dol Guldur, e non solo in una scena. Anche solo visualizzare questi elementi è stata una sfida, ma fortunatamente Alan Lee e John Howe sono impazziti quanto a idee, e il risultato dovrebbe essere fantastico.