mercoledì 30 marzo 2022

Daran, Agatha, Bowmantle, ed altri nomi


Rientrati in città ora dovevano decidere come procedere. Sgominati gli orchi per il borgomastro e appurato che non avevano nulla a che fare - almeno apparentemente - con la scomparsa di Gundren o di Iarno, dovevano capire se affrontare finalmente i Marchi Rossi oppure cercare di raccattare qualche equipaggiamento (e livello. ndM) in più con la missione affidatagli da Amun Kost, al Pozzo del Vecchio Gufo.

Prima di tutto si recarono da Halia, alla Borsa dei Minatori, per cambiare le monete d'oro del bottino e per chiedere se in città c'era qualche altro combattente che li avrebbe potuti aiutare. Halia conosceva solo Daran, un anziano elfo ritiratosi a coltivare frutta, ma che un tempo era stato un avventuriero come loro.

Mentre Oban Kai e Ashur si diressero verso il frutteto subito a nord del paese, Oxyouranus e Rael decisero di fermarsi da Sorella Garaele al tempietto di Tymora per chiederle di capire se le tre boccette di liquido profumato potevano essere magiche. La sacerdotessa confermò che era solo un buon profumo, ma considerò un segno che fossero capitati lì proprio il chierico ed il bardo, perché aveva una missione da chiedere che necessitava proprio di una buona dose di carisma. Aveva bisogno di ottenere un'informazione da una Banshee di nome Agatha che viveva poco a nord di Baccalauro; la Banshee ovviamente era un essere inquieto e malvagio, ma avrebbero potuto cercare di scambiare l'informazione richiesta con un pettine elfico d'argento di superba fattura. I due non vollero prendere una decisione senza prima averne parlato col gruppo e così tornarono in taverna ad aspettare gli altri.

Intanto il guerriero ed il monaco avevano fatto conoscenza con Daran, un cordiale elfo di 230 anni che era stato membro del Guanto d'Arme, un'organizzazione che si ripromette di combattere i soprusi, come sceriffo e come araldo. Quando i due gli raccontarono di Amun Kost però si incupì preoccupato: dalla descrizione era evidentemente un Mago Rosso del Thay, una malvagia nazione dell'Est che fondava la sua forza sulle conoscenze appartenute all'antico regno magico del Netherill. La sua presenza nella zona indicava l'interesse verso qualcosa che gli interessava, e quindi sarebbe potuta essere una possibile grave minaccia. Non pensava potesse essere collegata direttamente alla Grotta dell'Onda Tonante per il semplice fatto che quell'informazione era rimasta nella storia mentre del Pozzo del Vecchio Gufo non si sapeva nulla, ma mai dire mai.

Daran però era anche preoccupato dei Marchi Rossi e della loro crescente spavalderia in paese, sicuramente la minaccia più immediata contro la quale nemmeno la sua esperienza aveva potuto qualcosa. Quando l'elfo e l'uomo gli chiesero se si fosse unito a loro, spiegò che ormai era stanco ed erano finiti per lui i giorni turbolenti, ma li avrebbe accompagnati volentieri fino all'ingresso nascosto del maniero, sotto la collina, premurandosi che nessuno potesse coglierli alle spalle.

Riunitisi alla taverna per mangiare si scambiarono le informazioni e decisero il da farsi: sarebbero prima andati da Amun Kost per cercare di capire a cosa potesse essere interessato, e dato che erano di strada, avrebbero fatto il favore a Sorella Garaele. Poi sarebbe giunto il momento di affrontare i Marchi Rossi.

Il viaggio fino al Pozzo del Vecchio Gufo fu tranquillo e si presentarono così di nuovo al negromante fingendo di essere interessati al suo lavoro. Il mago gli disse che aveva bisogno di sapere da una Banshee che viveva a nord di Baccalauro (la stessa di Sorella Garaele!), il nome del mago che aveva costruito la torre inel luogo dove si era accampato coi suoi zombi.

Si diressero così fino Baccalauro e poi nel sentiero a nord delle rovine del paese, fino ad una capanna costruita con rami intrecciati e contorti. La luce diretta non filtrava fino al terreno e l'atmosfera era spettrale. Oban Kai decise di rimanere all'esterno della capanna per guardare le spalle al gruppo che, guidato dal chierico draconide, entrò nella casa. Dopo qualche istante comparve lo spettro di una donna elfica che doveva essere stata bellissima ma che ora era attraversata da uno sguardo sinistro e malevolo: "Chi siete e cosa volete?" urlò. Il gruppo mostrò subito il pettine e chiese in cambio l'ubicazione del libro appartenuto al mago Bowgentle, di cui aveva bisogno la chierica elfica. Poi provò a contrattare per una seconda risposta, viste le capacità divinatorie dello spirito, ma questa si fece più minacciosa. L'offerta delle tre boccette di profumo però stuzzicò la sua antica vanità e così ebbero la preziosa occasione di porre una seconda domanda. Ashur decise di chiedere la risposta alla richiesta di Amun Kost, ma quando raccontarono l'incontro al compagno elfo, questi li rimproverò di essere stati troppo frettolosi perché avrebbero potuto chiedere ben altro, per esempio l'ubicazioni di Gundren o di Iarno... D'altronde la scelta di rimanere fuori era stata la sua!

Tornati a Phandalin rivelarono la risposta a Sorella Garaele che li ricompensò con le quattro pozioni di guarigione promesse. Ora erano pronti per affrontare i Marchi Rossi!

mercoledì 16 marzo 2022

Viverne, orchi e mimic

Riassunto sintetico by Delvo

Erano arrivati in cima a Tor della Viverna, un largo altopiano irregolare con una lenta discesa lunga un trentina di metri davanti a loro che degradava verso l'ingresso di una grotta. Oban Kai aveva dato un'occhiata intorno e non sembrava ci fosse nessuno, ma il pennacchio di fumo usciva dall'ingresso della grotta era un evidente segno del contrario.

Decisero di avvicinarsi con cautela: Rael avrebbe evocato l'immagine di un orco ferito mentre Oxyouranus avrebbe cercato di camuffarne la voce nascosto dietro ad un masso. Inaspettatamente da dietro una grande pietra vicina all'ingresso sbucò un orco di guardia che però, insospettitosi dalle poche risposte vaghe del compagno immaginario, si diresse verso l'ingresso. Non fece però in tempo ad entrare che Oban Kai lo atterrò con due frecce, ma non prima di aver lanciato un urlo di dolore...

Si avvicinarono velocemente all'ingresso cercando di sfruttare l'effetto sorpresa, ma già nel primo corridoio vennero Ashur venne colpito da un giavellotto lanciato da dietro una rientranza. Sembrava che gli orchi stessero ripiegando sempre più verso l'interno della caverna, così avanzarono fino alla prima stanza col braciere appena spento. Il buio li aveva costretti ad avanzare aiutati con le luci e così, appena Ashur si trovò oltre l'apertura che conduceva ad un altro ambiente, l'ogre uscì allo scoperto cercando di colpirlo con l'enorme mazza. L'attacco combinato dei compagni riuscì a salvare la pelle al monaco buttando a terra l'ogre più facilmente di quanto sperato, ma il numero degli incantesimi si stava assottigliando e non avevano idea di cosa ci fosse oltre il varco. Oban Kai pensò bene di avanzare in schivata seguito dagli altri, e gli orchi - appostati proprio dietro l'angolo del corto corridoio d'ingresso - non riuscirono a colpirlo. Da dietro intanto il chierico faceva calare Fiamma Sacra su uno dei nemici come se non ci fosse un domani, costringendolo a ripiegare su Rael, che intanto aveva superato il guerriero entrando nella stanza e attirando su di sé gli attacchi del secondo orco, che l'aveva colpito buttandolo a terra. In poco tempo però il gruppo riuscì a fiaccare le difese degli avversari avendone la meglio. Il combattimento era stato meno difficile del previsto, anche grazie ad una tattica finalmente ragionata, non rimaneva che esplorare la tana. Negli ambienti collegati alla stanza principale c'erano soltanto giacigli; l'unico oggetto di interesse era un forziere prima dell'anfratto in cui evidentemente doveva dormire il capo, e così Ashur ci si fiondò immediatamente sopra scoprendo purtroppo che si trattava di un Mimic! Il mostro stava per far cadere nuovamente il monaco, ma anche in questo caso il supporto del resto del gruppo lo salvò da un'ignobile fine... All'interno del forziere/creatura quattro sacchi di monete e tre pozioni, che non ebbero il coraggio di aprire.

Tagliata la testa all'ogre e con i corpetti degli orchi a prova della missione compiuta, ripartirono verso il Pozzo del Vecchio Gufo col corpo del capo orco conservato magicamente. Arrivati da Amun Kost vennero accolti con una certa sorpresa. Il mago si offrì di pagare 5 monete d'ora la pozione mostratagli che si era rivelata un'essenza profumata, ma il gruppo non accettò. Consigliò anche di disfarsi del corpo del capo, dato che lui non sapeva cosa farsene e sarebbe risultato alquanto macabro portarlo in paese (e se lo diceva lui che era un negromante...). Il gruppo lasciò così il mago alle sue ricerche, sapendo della possibilità di trovare presso di lui un'altra missione a nord della pista Triboar.

Arrivati così fuori dal paese riferirono a Sildar e al borgomastro Harbin Wester di aver completato la missione: avevano guadagnato la fiducia del villaggio e 300 Punti Esperienza!


Amun Kost sabato sera by Delvo