martedì 28 febbraio 2023

D&D è brutto?

Articolo lungo dalla Tana (https://www.goblins.net/articoli/dunque-vuoi-giocare-dungeons-dragons) che splitterò in varie settimane, ma che farà molto piacere a Delvo! Entra unpo' a piedi pari da subito, ma vi accorgerete che tante cose sono quelle che ci siamo ripetuti in 20 anni...


Quello che segue è un lungo e articolato articolo tradotto dall'originale con la collaborazione del signor Darcy (traduzione) e di kopalecor (caricamento e immagini). L'articolo originale si riferisce alle edizioni di D&D dalla 1 alla 3,5.

Probabilmente ne hai sentito parlare su The Adventure Zone, o Critical Role, o qualche altro podcast. Oppure hai visto giocarci in Stranger Things, o nel più famoso dei Chick Tracts, o ancora in qualche altro film o show.

A prescindere da come sei arrivato a conoscerlo, stai pensando che D&D può essere molto divertente e che forse dovresti provarlo. Cosa che puoi fare: i giochi di ruolo sono molto divertenti, li consiglio caldamente.

Purtroppo per te, D&D è brutto. Molto brutto: è un ammasso di spazzatura ludica. Cominciare a giocare di ruolo con D&D è come conoscere il mondo dei videogiochi attraverso un platform dozzinale: si può fare, puoi anche divertirti e magari la cosa ti può incoraggiare a spingerti verso qualche titolo migliore; ma per il momento stai provando la spazzatura. Non importa nemmeno quale edizione tu stia provando, dato che sono tutte pessime e impantanate in meccaniche vecchie, decisioni poco ponderate e la strana idea che solo chi lancia incantesimi possa fare qualcosa di figo.

Per fortuna non devi cominciare da D&D. Puoi fin da subito buttarti su giochi molto, molto migliori. Il mercato di settore è pieno di ottimi titoli, sebbene nessuno di essi abbia il potere mediatico di D&D. Col fine di aiutarti a trovare il gioco giusto per te e per il tuo gruppo ho ideato questo diagramma di flusso; e attenzione che la domanda più importante è la prima:

giocheresti comunque a Dungeons & Dragons?

  • 1) Sì, voglio D&D, ma migliore. Voglio un gioco con classi che facciano cose specifiche, un gioco dove all’aumentare del livello si ottengano migliori caratteristiche o più abilità, un gioco che abbia combattimenti relativamente bilanciati che richiedano molto tempo, un gioco con un sentore di low fantasy, un gioco che spinga molto sull’ottenere ricompense ed equipaggiamenti migliori, un gioco dove la magia sia a un tempo straordinaria e comune. Voglio l’esperienza di Dungeons & Dragons.
  • 2) Sì, voglio un gioco di avventure fantasy, ma non deve per forza essere D&D o qualcosa di simile. Voglio andare all’avventura con un gruppo di amici e divertirmi, senza per forza tutta quella roba di cui al punto A.
  • 3) No, quello che mi interessa è giocare di ruolo. Magari qualcosa di più corto, giusto per prenderci la mano. D&D dà l’impressione che i giochi di ruolo richiedano un grande investimento a lungo termine, ma questa non è la verità: molti dei migliori giochi si possono giocare in un paio di ore nel corso di un’unica serata.
  • 4) No, voglio un gioco che non abbia niente a che fare con D&D. Vedendo quanto affetto riceve il vecchio colosso potresti non crederlo, ma là fuori c’è molto altro.

Cliccando sui link accedi agli elenchi di giochi consigliati.

Qualche nota a margine: un fattore comune e piuttosto straniante nell’affermare che D&D sia un brutto gioco è che un sacco di persone che ci giocano si divertono – e la cosa ha senso, dato che stanno scherzando e giocando con persone con cui si trovano bene. Il punto è che con D&D più di altri giochi, si stanno divertendo nonostante il gioco, non grazie a esso. D&D è il bowling [questo lo dice lui, NdT], i film brutti o la birra economica dei giochi di ruolo: ci passi del buon tempo grazie alla compagnia, non al gioco; e l’illusione è alimentata dalle belle storie che dal gioco vengono fuori.

Beninteso, non ho alcuna intenzione di criticare il loro divertimento, né sostengo che non sia tempo ben speso. Sto solo sostenendo che potresti investire meglio il tuo tempo, giocando a un titolo che dia effettivamente corda agli intrighi che vuoi imbastire. La maggior parte delle volte, il buon tempo passato con D&D è dato da regole non rispettate o ignorate a favor di divertimento. Ma non è così che un buon gioco funziona: in questo caso è necessario perché D&D non è granché valido.

Per ogni stupida volta che un uno naturale o un venti naturale generano qualcosa di interessante (o che si infrangono un pelo le regole così da generare qualcosa di ridicolo e creativo), ci saranno decine di volte in cui il gioco si accartoccia mentre qualcuno deve ricontrollare qualche regola; decine di volte in cui un lancio mediocre col dado manda all’aria il tuo intero turno e ti costringe ad aspettare un quarto d’ora per il successivo; e decine di altre volte in cui spendi più di due ore cercando di costruire un nuovo personaggio senza nemmeno entrare nel merito, capire chi egli o ella sia, cosa voglia, cosa sia importante per lui o lei. Tutto quel tempo serve solo per dare un numero alle caratteristiche: la parte più noiosa, ma anche la più importante per un personaggio di D&D.

Per favore, dammi retta. Prova anche uno solo della trentina di titoli che ti consiglio nel diagramma di flusso. Ti sorprenderà.

Mi hanno chiesto più volte cosa ci sia di male in D&D: qui di seguito trovate una lista incompleta dei problemi.

Gli incantatori evolvono al quadrato: i personaggi che lanciano incantesimi sono assai migliori dei guerrieri o dei ladri praticamente fin da subito. Dopo il quinto livello sono praticamente loro a reggere il gioco. Hanno un intero capitolo del manuale dedicato ai trucchi e ai divertenti espedienti che possono utilizzare, laddove l’intera classe del Guerriero occupa una singola pagina.

Se fallisci non fai nulla: se un lancio di dado va male non succede nulla. La situazione non cambia. Se succede in combattimento, ciò significa che hai sprecato il tuo turno e che per una nuova occasione devi aspettare almeno dieci minuti. Fuori dal combattimento, significa solo “okay, tira ancora finché non ottieni un risultato migliore”.

Il design è basato sulle eccezioni: D&D è costruito sull’idea che, a meno che tu abbia un incantesimo o un’abilità che ti dice che puoi fare qualcosa, devi assumere che tu quel qualcosa non possa farlo. Sebbene molti giocatori e master ignorino questo aspetto del gioco, questo aspetto costituisce buona parte del design di D&D e non è facile da aggirare. Molti giochi difatti non condividono questa impostazione alquanto limitante. Il fatto che puoi cercare di ignorare la cosa non significa che non sia un problema.

Scelte trappola: durante la creazione di un personaggio ci sono disponibili opzioni intenzionalmente peggiori di altre, pensate proprio per farti costruire un personaggio peggiore. Sono trappole per principianti, che esistono solo per penalizzare i nuovi giocatori.

Tassa sui talenti: alcuni talenti esistono solo per farti spendere punti. Tra essi ci sono molti noiosi talenti sulle caratteristiche come Arma focalizzata che sono importanti per continuare ad avere un personaggio efficace, ma anche talenti tipo Combattere con due armi, che non fa altro che rimuovere una penalità per poter giocare in un certo modo.

Il valzer degli equipaggiamenti: la matematica del gioco ti chiede di avere equipaggiamenti magici di una certa forza a un certo livello così da poter agire con efficacia; ma il manuale non dà alcuna indicazione di quando dovresti avere certe cose, o di quali cose dovresti avere.

Studio preventivo: per poter giocare bene a D&D devi avere letto molte cose sul gioco prima di cominciare a giocare – tutti i giocatori devono aver fatto lo stesso. Certo, questa cosa è valida per tutti i giochi, ma D&D obbliga a leggere un sacco di cose. Magari non sarà il gioco più esigente in tal senso; ma siamo lì, da qualche parte nella top 10, senz’altro reale vantaggio che non la competenza di base.

Presupposti radicati: le persone che cominciano a giocare di ruolo con D&D danno per scontato che esso sia rappresentativo dell’hobby, specialmente per quanto riguarda i punti dello strapotere degli incantatori, delle scelte trappola e della lettura preventiva. Non è così: altri giochi funzionano in maniera molto differente e molti di essi non hanno i difetti di cui sopra. Questo punto è il principale della lista: se ti lanci nel mondo dei giochi di ruolo con un titolo diverso da D&D la tua esperienza non sarà influenzata dalle caratteristiche di quest’ultimo.

Costi: D&D richiede tre manuali a copertina rigida da quarantacinque dollari l’uno: una spesa di più di centotrenta dollari può essere una richiesta molto alta. Scegliere D&D può rendere più difficile per i giocatori giustificare la spesa per altri giochi, dopo che hanno investito così tanto in un brutto gioco. Ma chi vi garantisce che gli altri giochi non siano altrettanto cari e poco validi?

Sono qui a sostenere proprio questo: ci sono giochi meno cari e migliori, non giocate a D&D.

1) Voglio giocare a D&D, ma meglio

Ci sono un sacco di giochi come Dungeons and Dragons, dato che non sono l’unico ad averci avuto problemi. Molte persone hanno provato a migliorarlo, alcune perfino riuscendoci.

Dunque: cosa intendi per “meglio di D&D”?

  • Voglio sostanzialmente giocare a D&D. Quelle cose che hai indicato come difetti mi piacciono, autore di questo pezzo. Adoro la creazione di personaggi complicati, le basi matematiche e quei casi al limite del regolamento che portano a risultati bizzarri.
  • Voglio semplificare la parte numerica. I calcoli complicati e le regole puntigliose rallentano il gioco senza aggiungere chissà quale valore: mi piacerebbe un gioco che non fa troppo affidamento su questi fattori.
  • Voglio più avventura. D&D ama prenderti per mano quando sei nessuno e far crescere i tuoi poteri attraverso un lungo, lento processo. Se vorresti saltare questa fase e partire come un eroe già affermato.

Quale che sia la tua risposta, nel seguito di questo articolo troverai i giochi che fanno per te.

Voglio esattamente Dungeons and Dragons

Vuoi giocare a TorchbearerShadows of the Demon Lord o The One Ring. si tratta di titoli complicati con un sacco di cose da leggere, includono personaggi complessi con molte abilità e possibilità varie e che in genere richiedono un notevole investimento per poter giocare, quasi quanto D&D. Sono giochi che richiedono impegno.

Torchbearer è il gioco vecchia-scuola al suo apice. Ti piace contare ogni singola torcia e razione, ma al tempo stesso vuoi che non si tratti solo di mero bookkeping? Torchbearer è il gioco dove queste cose hanno importanza. Esso inoltre beneficia molto delle regole Anti-Hammerspace Item Tracker [in parole povere: ogni personaggio ha un elenco ben definito di sei spazi porta equipaggiamento, così che si sappia cosa porta e dove. L’hammerspace sarebbe una sorta di gonnellino di Eta Beta da cui, per esempio, un guerriero di D&D può tirare fuori uno spadone a due mani quando serve, non si sa bene da dove, NdT]. Certo, queste regole si possono applicare a qualsiasi gioco; ma nessuno di essi ne beneficerà tanto quanto Torchbearer.
Torchbearer è un gioco difficile. Cercherà con insistenza di sconfiggerti. Se cerchi quel Fantasy-Vietnam con cui spesso si descrive il vecchio D&D, Torchbearer ne è la versione migliore che tu possa trovare.

The One Ring è esattamente quello che pensi: il gioco di ruolo ufficiare de Il Signore degli Anelli. Io non ci ho mai giocato, ma molte persone che conosco lo considerano il miglior titolo di vagabondaggio avventuroso in circolazione. Il gioco sfrutta un innovativo sistema basato sulle fasi, con regole molto differenti per avventura e inattività e personaggi che sono costruiti tenendo bene in mente cosa possano fare in ciascuno dei due momenti.

Shadows of the Demon Lord è come D&D se D&D fosse bilanciato e traesse ispirazione più da Dark Souls e meno dalla storia di D&D. Se ti piace l’idea di costruire il tuo personaggio in qualsiasi modo e vederlo comunque funzionare, se cerchi un gioco con una marea di contenuti bonus, se apprezzi il dark fantasy con elementi horror, be’: Shadows of the Demon Lord fa per te.

Consiglio inoltre di dare un’occhiata a Dungeon World. Ne scrivo di più nella sezione successiva, ma questo è esattamente il gioco che credevi fosse Dungeons and Dragons e che invece non è. Si tratta di un titolo molto più semplice di quelli elencati, dunque l’ho inserito nella sezione dedicata; ma se stai leggendo questa parte perché cerchi qualcosa che sia proprio come D&D sarebbe un errore non menzionarti Dungeon World.

Voglio Dungeons and Dragons, ma più semplice

Vuoi giocare a Dungeon World, Beyond the Wall o Darker Dungeons. Ognuno di questi titoli distilla l’essenza di Dungeons and Dragons in una forma più contenuta, più accessibile per nuovi giocatori, riuscendo al contempo a essere giochi in generale migliori. Sia chiaro: “semplice” non significa “banale”, bensì “facile da giocare”. Dungeon World è ampiamente ritenuto il miglior gioco “simile a D&D” mai pubblicato.

Dungeon World è quel gioco che tu pensi sia Dungeons and Dragons. Si tratta di un titolo che ricompensa la creatività e la velocità di pensiero, consente creazione del personaggio e gioco rapidi e semplici e va a lenire esattamente quel prurito che ti aspetteresti venisse grattato da Dungeons and Dragons. Dungeon World è un gioco su eroi promettenti che si lanciano in un’avventura: voi.
Dungeon World si avvale inoltre di moltissimi contenuti creati da fan, nel caso tu ritenga il gioco base un po’ troppo… base. I migliori tra essi sono The Dashing HeroThe Planarch Codex e Inverse World.

Beyond the Wall è un gioco che ti mette nei panni di uno dei difensori di un piccolo villaggio sotto attacco da parte di mostri che stanno, appunto, oltre le mura. Il titolo è pensato per consentire ai giocatori di cominciare nel bel mezzo dell’azione e non richiede alcun tipo di preparazione per potersi divertire.

Darker Dungeons è una riscrittura più rifinita della versione più basilare di D&D mai pubblicata: si tratta della versione più snella possibile della prima edizione. Se vuoi tornare alle basi, devi guardare a Darker Dungeons.
Dovrebbe peraltro trovarsi in formato pdf gratuito, ma penso che abbiano qualche intoppo col loro host, dato che il sito indicato nella descrizione del prodotto sembra essere non attivo.

Voglio Dungeons & Dragons, ma più eroico

Vuoi giocare a Fellowship o a Strike! Sono titoli che ti regalano personaggi eroici, che influenzano molto il mondo attorno a loro e un forte apporto dato dalla loro storia e dalle loro imprese. Se vuoi buttarti direttamente nella grande avventura, questi sono i giochi che stai cercando.

Fellowship è simile a Dungeon World, ma pone molta più enfasi sull’eroismo e sulla comunità. Impersoni direttamente l’eroe che deve salvare il mondo, mentre un giocatore interpreta il malvagio overlord che cerca di distruggerlo contrastato da tutti gli altri. Una narrativa eroica piuttosto tipica, ma che di solito non è così ben supportata dalle regole.
In più Fellowship permette a ogni giocatore di avere un controllo creativo su uno specifico aspetto del mondo. Se giochi come elfo non sei un elfo, bensì sei l’elfo: decidi tu gli aspetti della cultura e della società elfiche, decidi tu di cosa sono capaci, quali atti abbiano compiuto in precedenza, quali sono andati bene, quali sono andati male; ed è per tutte queste che hai deciso che decidi di combattere.

Strike! è la componente tattico-strategica di D&D portata alla giusta cottura. Non è esattamente D&D, ma se ti è capitato di gestire un combattimento di D&D desiderando che fosse migliore, che fosse più importante, volendo sentirti davvero un eroe impegnato in una battaglia decisiva, Strike! è il gioco che te lo permette.
Strike! è un gioco che non dipende dall’ambientazione, in cui puoi creare il mondo in cui vuoi giocare prima di giocare, oppure puoi sfruttare un mondo creato da qualcun altro che ti ispiri. Vuoi impersonare un avatar de La leggenda di Aang, o un poliziotto magico in una strana Chicago, o un personaggio dell’universo di Metroid? Gioca a Strike!