lunedì 28 ottobre 2019

E chi chiamerai??


Dico solo: Jason Reitman alla regia; i grandi ritorni di Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Sigourney Weaver; Finn Wolfhard (Mike di Stranger Things) e Paul Rudd (AntMan) le novità di peso... Cosa vogliamo di più?
Si, una storia bella! (E il regista ha dichiaratamente detto di voler rendere un omaggio al film del padre e ai fan). Non ci resta che aspettare. Intanto...mai incrociare i flussi!

lunedì 21 ottobre 2019

Raf, Stranger Things e l'Isola di Fuoco



“Cosa resterà di questi anni ‘80?” Cantava Raffaele Riefoli - in arte Raf - nel 1989.
“Spero niente”, dicevo io ripensando ai capelli cotonati, i giubbotti di pelle con le spalline e il playback dei cantanti nelle trasmissioni tv...

Per me, adolescente degli anni ‘90, quel mondo distava mille anni luce; apparteneva ad un’epoca passata fatta di paillettes fintamente luccicanti come le risate nelle sit-com americane.
Certo, c’era il ricordo degli anni ‘80 della mia infanzia, trascorsa più che felicemente con la mia famiglia tra viaggi e spensieratezza, ma tutto il mondo che c’era attorno mi suonava, dall’alto dei miei 15 anni, terribilmente posticcio.
Il grunge prima e il punk-rock californiano subito dopo avevano spazzato via l’immagine fintamente edulcorata di un mondo da favola, dove gli eroi - anche quelli sfigati - vincevano sempre e la storia finiva sempre con un happy ending. La vita a 15 anni è difficile e finalmente qualcuno lo urlava coraggiosamente dagli schermi di MTV.

Poi con un colpo di spugna il Brit-pop mi ha fatto ricordare che a 17 anni puoi anche essere uno sfigato, ma che ti basta un gruppo di amici veri per girare con la testa un po’ più alta e sentirti il re del mondo. E così, tra paranoie adolescenziali, desiderio disperato di capire chi sei e un cucchiaio di fiducia in se stessi spesso forzato come l’olio di ricino, anche i ‘90 sono trascorsi, relegando il decennio precedente a pura memoria infantile. Certo, avevo conservato maniacalmente i miei Lego, i giochi di società della MB, gli unici due Mask posseduti ed i cataloghi della Gig su cui mi ero consumato gli occhi prima dei Natale, ma erano reliquie di un tempo passato, e a 20 anni suonati il nuovo millennio con i suoi led aveva spazzato via anche il gusto per le lucine multicolor RGB dell’albero di Natale, e con esse i tanti orpelli dell’infanzia (compresi i materiali - nei miei pensieri facilmente rimpiazzabili - dell’Isola di fuoco, niente più ormai che un gioco dell’oca esteticamente sontuoso quanto inutilmente lungo).
Ora andavo all’università, era definitivamente tempo di crescere, e dalla crisalide dei 2000 stava venendo fuori una farfalla niente male, con una sua identità, e non c’era spazio per le cose - seppur legate a ricordi belli - del vecchio bruco. 
Se guardo indietro, due cose avevano attraversato indenni quel quarto di secolo: la musica, sempre più importante nella mia vita perché era lo strumento con cui riuscivo ad esprimermi al di là della mia timidezza (e ne stava diventando anche la cura), ed il gruppo di amici, coagulato attorno a quella fantastica esperienza che era ancora il gioco di ruolo.

Il cammino di fede intanto aveva subìto un’accelerazione esponenziale e mi stava facendo fare anni luce di strada verso la consapevolezza e l’accettazione di me, e così, se l’adolescenza era trascorsa “confusa e felice”, e gli anni dell’università mi avevano trovato impegnato e determinato, i 30 sono passati sempre più certi e sereni, e mi ritrovo sulla soglia dei 40+1 con una moglie paziente, 4 figli pieni di vita, un lavoro che amo e una grande casa ancora da finire.
“Bene, ora sì che sei un adulto” potrebbe pensare il vecchio che è in me (mentre l’eterno adolescente sarebbe già agitato al solo pensiero della monotonia, cercando di escogitare mille soluzioni per scappare dalla routine quotidiana). Però...
Però da qualche tempo il “bambino dentro” (grande De Matteis!) si è svegliato e sta reclamando di nuovo un po’ di spazio... Crisi di mezz’età? (Quella che una volta faceva cambiare macchina per una spider - e oggi fa cambiare moglie/famiglia - ma un nerd è pur sempre un nerd, ed il ritorno di fiamma per il primo amore è sempre dietro l’angolo, e così dopo aver attraversato fumetti, Magic e Warhammer, si torna al caro vecchio gioco da tavolo?).

Non so, forse sarà stata la magia di Stranger Things, o l’esplosione del mondo dei boardgame che ha trovato in noi quarantenni il target ideale per essere accalappiati dai retrocloni vintage dei nostri mitici giochi, o il fatto che i figli hanno ormai la stessa età che avevi tu quando hai visto per la prima volta i Goonies o i Ghostbusters... Rimane il fatto che - cosa che fino a solo qualche anno fa non avrei mai considerata possibile - ho incominciato a riapprezzare gli anni ‘80...(e sentirmelo dire suona come un sensazionale coming out)!
E non dal punto di vista dei ricordi (quelli sono stampati indelebilmente sulla faccia più assolata della memoria), ma proprio dell’estetica a tutto tondo. E me ne sono accorto ascoltandomi cantare Never ending story alla fine di Stranger Things. È stato come un richiamo ancestrale che è venuto su da dentro e s’è fatto spazio prepotentemente attraverso le corde vocali seccate dalla musica “bella” (quella “vera”, che si rifà al rock-blues dei ‘60) e le fauci serrate da quella “indi”; e la cosa ancor più strana è che mi sono accorto che polmoni, corde vocali e bocca stavano felicemente cantando assieme come tre amici al pub davanti ad una birra!
Ho guardato i ciuffi, i cappellini di rete e i calzettoni a mezza gamba con la tenerezza di un padre che guarda compiaciuto i suoi figli impacciati, e ho scoperto in quell’istante di aver fatto pace con gli anni ‘80.
Che dire...probabilmente non comprerò la nuova edizione dell’Isola di fuoco (anche perché non sono un nostalgico, e penso che la minestra riscaldata non sia poi così buona. In fondo in questi 30 anni sono cresciuti e si sono raffinati anche i miei gusti ludici), ma se trovassi la vecchia versione originale ad un buon prezzo la ricomprerei per farci fare qualche partita ai miei figli, nella speranza che possa contribuire alla costruzione di una loro memoria felice che magari fra trent’anni possa a sua volta tornare a galla al grido di “never ending sto-ory-yyy-yyy-yyy”.

lunedì 14 ottobre 2019

Historia: rinascimento dark fantasy per la nuova italianissima ambientazione di D&D!

Da Player.it.



In un’era lontana, persa tra le nebbie del mito, alcune delle specie animali del pianeta Gea hanno gradualmente sviluppato caratteristiche fisiche e psicologiche spiccatamente umane e civilizzate: è per questo motivo che possiamo indossare le vesti (e le pellicce, presumo) di animali antropomorfi inseriti in una società sviluppata e complessa come quella rinascimentale.
L’ambientazione si dipana sul continente di Vesteria, con le sue stratificazioni di civiltà antiche, culture e tradizioni, recentemente squassato dalla scoperta di testimonianze di un passato leggendario, erroneamente ritenuto perso per sempre.
Il mito, la leggenda, la politica, la corruzione, l’intrigo e la guerra sono i pilastri su cui poggia quest’ambientazione low-magic per D&D 5E.

Da una parte il Regno Santo, una teocrazia assoluta retta dal Custode delle Ossa, con vari livelli gerarchici nel clero e, più sotto, una pletora di nobili vassalli che amministrano Ducati e Contee. Dall’altra la Confederazione, una libera unione di città-stato e repubbliche che si fonda sul commercio, sullo scambio culturale e, naturalmente, sullo spionaggio.
In mezzo troviamo il proverbiale pomo della discordia: la Fossa Verde, semi-selvaggia e impervia, con le sue ricchezze naturali e minerarie, i suoi segreti e le sue minacce all’ordine costituito. Profezie, reliquie, segreti e antichi santuari si fondono in una trama romanzesca, spietata e squisitamente intricata, degna di una Venezia del Cinquecento.
La narrazione è coadiuvata da una serie di NPC caratterizzati con cura e in modo approfondito, sia che si tratti di avversari palesi sia che invece si rivelino alleati inaspettati, o magari figure enigmatiche e imperscrutabili dai personaggi giocanti. Il che ci porta al prossimo aspetto: i PG.


Nuove razze giocabili e… animalesche

Come già accennato, i personaggi giocanti e gli NPC che animano l’ambientazione di Historia appartengono, in genere, a specie animali antropomorfe; proprio come per le Razze più tradizionali di D&D, anche le Specie che popolano Vesteria hanno ciascuna i propri bonus e i propri malus, per così dire.
Partiamo però dal principio; per creare un Personaggio bisogna, innanzitutto, scegliere:
  • il proprio OrdineTheria o Aves, cioè Mammiferi o Uccelli;
  • la propria Famiglia, ad esempio Canidi oppure Ursidi;
  • la propria Specie, che determinerà alcune delle caratteristiche del personaggio.
Se l’Ordine è il contenitore più vasto, e la Famiglia raccoglie le Specie con caratteristiche simili tra loro, l’equivalente vero e proprio della Razza giocabile è la Specie; ogni Specie ha un aspetto peculiare, nonché tratti e abilità specifici e unici.

Le classi professioni introdotte da Historia

Il manuale d’ambientazione ci offre anche una scelta di classi giocabili diverse da quelle basilari di D&D; in questo contesto si chiamano Professioni, e rappresentano sia l’archetipo d’eroe a cui il personaggio aspira, sia l’occupazione vera e propria che permette al personaggio di vivere e mantenersi in una società non esattamente utopica.
A sua volta ogni professione, proprio come le classi giocabili di D&D 5E, ha delle specializzazioni che definiscono ulteriormente le capacità specifiche del personaggio:
  • Alchimista: Iater, Filosofo, Vitalista;
  • Magus: Segreto dell’Aria e della Terra, Segreto dell’Oscurità e della Luce, Segreto del Fuoco e dell’Acqua, Segreto del Corpo e della Mente;
  • Mercante: Collezionista di Cimeli, Contrabbandiere, Magnate;
  • Mortificato: Asceta, Fanatico, Santone;
  • Prete: Guaritore, Inquisitore, Profeta;
  • Sabotatore: Distruttore, Fuciliere, Tecnico;
  • Fuorilegge: Assassino, Spia, Ladro;
  • Avventuriero: Esploratore, Cacciatore, Cantastorie;
  • Guerriero: Gladiatore, Paladino, Signore della Guerra.
Quel che è certo è che vedremo nuove tipologie di Magia e Incantesimi realizzati ad hoc, e soprattutto potremo usare armi da fuoco del periodo rinascimentale: archibugi, moschetti, pistole, bombarde e quant’altro, che non vanno assolutamente sottovalutati in un’ambientazione low-magic come Historia.

Il sistema delle Fazioni e della Reputazione

Come ogni società complessa e intricata che si rispetti, anche quella del continente di Vesteria ha una serie di Fazioni in costante lotta tra loro; le abbiamo già viste: sono il Regno Santo e la Confederazione, e la Fossa Verde si trova proprio fra questi due colossi, che intendono sfruttarne a proprio vantaggio i segreti e le risorse.
Tramite le proprie azioni -e inazioni-, i Personaggi Giocanti potranno guadagnare o perdere dei Punti Reputazione, che descrivono la disposizione delle Fazioni nei loro confronti, e che soprattutto potranno aprire la strada verso quest segrete, non ottenibili altrimenti, e ricompense uniche.


Beh, che dire...il setting mi intriga molto; la 5a edizione prima o poi la voglio provare!
Purtroppo mi sono perso il Kickstarter per pochi giorni, ma dovrebbero aprire a breve il late pledge.
"Eh si, ma quanto costerà tutto questo popò di roba?" vi chiederete. In realtà poco, perché è stato pensato per essere diffuso soprattutto in pdf!

Con soli 16€ ci si portava a casa tutto il materiale pdf sbloccato, e cioé:
  • Manuale;
  • un art-book gratuito, con tutte le illustrazioni del manuale di Historia presentate a pagina intera;
  • una raccolta di mappe digitali a colori;
  • un lore-book gratuito e illustrato di Historia: di Magi e Briganti, Vigliacchi ed Eroi;
  • 8 avventure scritte da 8 autori famosi per altri gdr.
Poi pagando cifre "normali" si poteva acquistare la copia cartacea + gli stretch goal sbloccati (a 42€), o prendere bellissimi e costosi add-on (le miniature dei 3 PNG principali a 30€ l'una...).

Personalmente ci sto facendo un pensierino, chi ci starebbe??

mercoledì 2 ottobre 2019

Contabilità


Tesori del gruppo affidati ai singoli PG:

Dev'yid
Anello del nuotare (+5 alla relativa abilità)
Bacchetta di cura ferite leggere [Dev'yid]
Fiala del sussurro (7 parole che è possibile inviare)
Pozione ristorare inferiore
Pergamena ristorare inferiore
Unguento ristorativo - 5 applicazioni (neutralizza veleno, malattia, +5 alla prova, cura 1d8+5)
1 ampolla colla meravigliosa
3 fogli pergamena vuoti
1 poz scolpire pietra

Walker
Bacchetta di cura ferite leggere
pergamena (?) Evoca alleato naturale 2 (III liv)
Anello amicizia delle bestie (charme sui mostri su bestie magiche)(= amicizia degli animali: 10.800 mo)
bastoni fumo
pietre tuono
barca pieghevole
borsa conservante di IV tipo (750kg)
2 pozioni cura ferite moderate 
1 pozione respirare sott’acqua
1 poz velocità

Kastaghir
pozione parlare animali 
Antitossina
7 pergamene nella chiesa di Erastil: [Kastaghir]
- 3x cura ferite gravi (3x375)
- Ristorare (700)
- Spezza "incanatrino" :D incantesimo
- Respiro di vita (1125)
- Rianimare i morti (1125)
Balestra pesante ricercante +1
bacchetta mano spettrale (17 cariche)
2 fogli pergamena vuoti
1 poz evoca mostri III
1 poz dissolvi magie

Grimlock
1 pozione parlare animali 
bastoni fumo 
pietre tuono
1 poz resistere energia 

Tesoro comune a Greenbow
1 copia ricetta “birra dell’allegro scavatore” (Forte Varn)
1 mappa su pelle (Troll)
1 anello di scudo amico (di 2)
spada lunga difendente +2 (con simbolo di casato Varn) -> data alla tipa Aldori?

Lasciati al villaggio di Forte Varn (lasciati al loro posto o sepolti)
vari libri e una viola perfetta di Mastro Pendrod (sepolti)
un servizio completo di piatti di buona fattura (loro posto)
2 barili di birra buona più la ricetta per farla (loro posto)