mercoledì 9 febbraio 2022

Ai piedi della collina

Dopo l’incontro col misterioso mago, proseguirono verso sud in direzione del Tor della Viverna. Il sentiero si inerpicava lungo le colline i cui pendii si facevano man mano più ripidi. Le impronte degli orchi costeggiavano la pista rimanendo però sempre coperte nella boscaglia. La direzione era certa. Le informazioni fornite dal mago però li facevano avanzare con estrema prudenza.

Arrivati ai piedi della ripida collina, che si stagliava rispetto a quelle circostanti, trovarono uno spiazzo in cui convergevano le diverse tracce e che si apriva ai piedi di una sentiero lungo il fianco della collina. Decisero di fermarsi lì per la notte in attesa di poter catturare qualche truppa in esplorazione e così accadde: all’imbrunire videro dalle loro postazioni scendere 2 orchi e sconfiggerli fu facile.

Oxyuranous usò un incantesimo di cura ferite per riportarne in vita uno e così promise di lasciarlo in vita in cambio di informazioni. L’orco dapprima sembrò restio, ma poi fu convinto a rivelare che facevano parte di una pattuglia di esploratori mandati dalla loro tribù più a nord a razziare la Pista Triboar; sulla collina erano però rimasti solo in quattro (compreso lui ed il loro capo Brughor Mordi-Ascia) e l’ogre. Convennero che non era il caso di esplorare l’accampamento orchesco di notte e decisero di riposarsi, dopo aver legato e imbavagliato l’orco. La mattina seguente provarono ad ottenere qualche altra informazione, perché il fatto che fossero ben armati e vestiti con divise, lasciava presagire la presenza di un contingente ben più grande, ma Oban Kai si lasciò prendere la mano dal suo odio atavico verso gli orchi e gli conficcò una freccia in un occhio; l'orco lanciò un grido lancinante e poi cominciò a contorcersi dal dolore. Il chierico avrebbe voluto curarlo per mantenere la parola data, ma sprecare un altro prezioso incantesimo di guarigione poteva essere molto rischioso, così lo lasciarono morire e poi lo seppellirono velocemente di fianco al compagno.

Prima di partire Ashur consigliò di indossare le pettorine degli orchi per mascherare il loro odore e poi il gruppo si inerpicò lungo il ripido sentiero. Dopo più di un’ora arrivarono sulla cima, dove - sporgendosi senza farsi vedere - trovarono un paesaggio insolito: diversi avvallamenti ricoprivano l’intera superficie, e proprio davanti a loro, ad una quarantina di metri, si apriva una grotta con uno sbuffo di fumo che fuoriusciva dal largo ingresso. Non era presente nessun segno di movimento. Oban Kai si spostò sulla cima per cercare tutt'intorno altre possibili vie di fuga, ma il paesaggio sembrava deserto.

La calma faceva crescere la tensione, anche perché erano consapevoli che se già l'ogre da solo sarebbe stato un nemico difficile da affrontare per il gruppo, la presenza di altri orchi guidati da un capo poteva essere letale. Fu in quel momento che Ashur provò ad inviare a Rael un messaggio per richiedere il suo aiuto...