martedì 21 novembre 2017

I fuochi fatui dello Stagno Candela


Dopo la visita a Holeg e Bokken a nord, il gruppo decise di fare ritorno a Greenbow. Mancavano 10 giorni alla fine del mese, e avevano ancora da espletare le funzioni burocratiche del Regno. Appena giunti però, gli esploratori mandati a cercare tracce del piccolo Tigg Tannersenn riferirono movimenti strani da parte dei lucertoloidi a sud est, che confermavano l'insolito sconfinamento della loro area, soprattutto in questi mesi invernali.
Decisero di partire dalla capitale direttamente con la barca commissionata ad uno dei barcaioli vicini, diretti verso sud. Nonostante avessero già cercato sull'isola al centro dello Stagno Candela, erano convinti che il bambino si trovasse in balìa dei fuochi fatui presenti nella torre. Approdati sull'isola, si diressero verso la torre al centro, preparati per resistere agli attacchi folgoranti delle creature eteree. Non appena si avvicinarono ai resti diroccati, inaspettatamente comparvero tre fuochi fatui contemporaneamente, ma grazie alle protezioni e alle cure di Kastaghir, riuscirono a sconfiggerne uno e a costringere gli altri due all'invisibilità. Riuscirono indisturbati a controllare approfonditamente anche l'esterno della torre, senza però trovare alcuna traccia del piccolo Tigg.
Visto l'esito dello scontro, pensarono di passare la notte sulla riva per tornare l'indomani alla torre, sperando di debellare la minaccia dei fuochi fatui, ma Kastaghir non era tranquillo. Evidentemente il bambino non si trovava lì, e le creature, seppur costrette alla ritirata, sembravano al di sopra delle loro possibilità, vista la difficoltà a colpirle e alla capacità di scomparire. Inoltre non sapevano di preciso quante creature abitassero l'isola, né le loro capacità rigenerative.
Spendere un giorno in più per completare l'opera sembrò l'idea migliore, e passarono la notte accampati sulla riva. L'indomani partirono diretti verso il rudere, ma arrivati ai piedi della torre si trovarono circondati da sette fuochi fatui. Non erano preparati ad un numero così alto di nemici e la ritirata sembrò la scelta migliore, ma questa volta le creature non sembravano intenzionate a consentire ulteriori invasioni del loro territorio. Il gruppo si mosse subito verso la riva cercando di coprire la ritirata, ma Levian, rimasto indietro, cadde sotto i colpi nemici. Kastaghir si fermò per tentare di curarlo, ma quando vide che le cure non avevano sortito alcun risultato sul corpo esanime del compagno, scappò verso la riva, dove intanto Walker e Uriel stavano mettendo la barca in acqua. I fuochi però li inseguirono fino alla riva, e proprio sul finire colpirono Uriel alle spalle, che cadde svenuto sullo,scafo. Ancora trafelati per la fuga i tre stettero a guardare le luci sulla riva, pensando al corpo del compagno.

1 commento:

Marco Franzo ha detto...

Marco hai scelto cosa fare? Lunedì, mentre aspettiamo Lele, facciamo il PG! Anzi se ci guardi prima tiriamo solo i dadi per i PF!!