giovedì 26 ottobre 2017

OCCHIO ALLO SCIUCARÈN

Uriel continuò ad arrampicarsi sull'albero nel tentativo di raggiungere il vecchio pazzo che nel frattempo saliva sempre più in alto rendendo molto difficile per chi stava sotto individuarlo e colpirlo. Levian scoccò un colpo infallibile però ch elo fece vacillare, costringendo lo strano tipo a bersi una pozione. Nel frattempo Walker aveva decapitato il compagno animale del (druido?) impalandone la testa di fronte all'entrata dell'albero, lanciando urla di sfida nei confronti dell'infuriato padrone. Questo continuava con la sua frusta a tormentare l'impotente Uriel, ma per sua fortuna un colpo preciso scoccato dall'arco del ranger nano mise la parola "fine" alla vita dell'eremita folle. Setacciando l'interno dell'albero cavo recuperarono alcuni oggetti e qualche moneta d'oro, oltre alla frusta che si rivelò essere magica e un ritratto di una donna che assomigliava decisamente a Bokken(!). Così, dopo aver deciso di fare del posto una futura base di esplorazione sigillandolo a dovere, tornarono prima nella capitale, dove lasciarono Kastaghir ad espletare le funzioni burocratiche, poi si diressero a nord verso Bokken, fermandosi anche da Oleg. Qui trovarono un avamposto che era ormai divenuto un vero e proprio centro di mercato molto frequentato. Oleg li accolse e li presentò con tutti gli onori e gli diede anche qualche informazione riguardo ad un gigante che terrorizzava le zone più a sud e al quale piaceva molto l'alcool (!!!). Partiti di lì raggiunsero Bokken, scoprendo che la donna nel ritratto era la madre che era stata uccisa dal folle fratello, il quale gli era costato pure il dito mancante dalla mano. Come una sorta di risarcimento Bokken favorì l'acquisto di diverse pozioni (per lo più cura moderate, ristorare e protezioni varie) dimezzandone di fatto il prezzo. Ora ai Campioni della Cintura Verde non restava che tornare a Greenbow e prepararsi a completare le questioni in sospeso prima che l'inverno pieno arrivasse (era già Novembre): bisognava eliminare una volta per tutte la minaccia dei fuochi fatui del Lago Candela, riprendere le ricerche del piccolo Tig Tannersen sul versante sud ovest (forse in mano ai lucertoloidi ora che era stato appurato che l'eremita folle non c'entrava con la sua sparizione) e controllare le dicerie sul gigante... Forse era giunto il momento di farsi aiutare da qualche loro sottoposto: il regno iniziava ad essere esteso e far fronte a tutte le richieste e a tutti gli affari iniziava ad essere problematico... senza contare che pure la capitale richiedeva la loro presenza per tutte le questioni governative!

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