martedì 11 aprile 2017

La barca abbandonata


Usciti dalla gola in cui avevano affrontato il tendriculous, decisero di accamparsi per la notte. Dovettero però svegliarsi di soprassalto perché attaccati ancora dai lucertoloidi, che però questa volta erano più numerosi e con chiare intenzioni aggressive. Tra loro riconobbero anche quello che avevano imprigionato e costretto a cercare i funghi, ma che era riuscito a scappare. Era andato a chiamare i compagni! I rettiloidi accerchiarono l'accampamento, ma soccombettero presto sotto i colpi degli eroi. Decisero però di rianimarne un paio per interrogarli, ma non ottennero nessuna risposta utile. Non volendo ucciderli, decisero di lasciarli liberi intimandogli di non disturbarli più, sperando di averli convinti delle loro intenzioni non bellicose. I lucertoloidi scapparono verso sud e non si fecero più vedere.

Il gruppo proseguì verso nord ovest, lungo la lingua di terra che si avvicinava di più alla sponda dell'Acquazanna da cui erano venuti. Al tramonto il paesaggio sul lago era incantevole. Il cielo e le colline boscose si specchiavano sull'acqua tersa e calma del lago, di un intenso colore blu. Ma il barcaiolo che avrebbe dovuto aspettarli non c'era: erano arrivati in ritardo e probabilmente l'uomo aveva preferito non rimanere da solo in un luogo selvaggio e sconosciuto. 
La punta dell'istmo distava qualche centinaio di metri dall'altra sponda, ma senza un'imbarcazione non se la sentivano di tentare la traversata: nessuno di loro – tranne forse Uriel – erano dei buoni nuotatori. Si accamparono quindi a diversi metri dalla riva, per non rischiare spiacevoli incontri con qualche strana bestia acquatica, lasciando all'indomani la decisione su dove e come proseguire.
Mentre scendeva la notte però, l'atmosfera del luogo iniziò a cambiare. Un sottile strato di nebbia cominciò ad alzarsi sul pelo dell'acqua, infondendo al luogo paradisiaco un “che” di inquietante. Walker, durante il suo turno, intravide degli strani bagliori sull'isolotto al centro del lago più piccolo, dando consistenza alle voci riguardanti le strane luci  che avevano sentito dagli abitanti della zona. Poi sullo specchio d'acqua velato di nebbia comparve una piccola imbarcazione, del tutto simile a quella usata i giorni precedenti per arrivare fin là. Sembrava abbandonata, con i remi abbandonati alla corrente ancora negli scalmi. Walker svegliò i compagni e decisero di tirarla a riva; poi la ispezionò per cercare qualche segno di lotta o comunque qualche indizio che potesse far capire da dove provenisse, ma non trovò nulla tranne l'ancora agganciata alla fune ben arrotolata. Forse il pescatore era stato attaccato da qualche bestia e trascinato in acqua, ma non c'erano segni di lotta, né di sangue. Solo un sottile strato d'acqua ricopriva il fondo, ma al ranger sembrava tutto normale. Anche la comparsa della barca non sembrava poi così misteriosa: Walker aveva notato infatti che la lenta corrente del lago scorreva verso sud, e qualsiasi barca abbandonata più a nord prima o poi sarebbe arrivata allo stretto passaggio che congiungeva i due laghi.

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