mercoledì 16 marzo 2022

Viverne, orchi e mimic

Riassunto sintetico by Delvo

Erano arrivati in cima a Tor della Viverna, un largo altopiano irregolare con una lenta discesa lunga un trentina di metri davanti a loro che degradava verso l'ingresso di una grotta. Oban Kai aveva dato un'occhiata intorno e non sembrava ci fosse nessuno, ma il pennacchio di fumo usciva dall'ingresso della grotta era un evidente segno del contrario.

Decisero di avvicinarsi con cautela: Rael avrebbe evocato l'immagine di un orco ferito mentre Oxyouranus avrebbe cercato di camuffarne la voce nascosto dietro ad un masso. Inaspettatamente da dietro una grande pietra vicina all'ingresso sbucò un orco di guardia che però, insospettitosi dalle poche risposte vaghe del compagno immaginario, si diresse verso l'ingresso. Non fece però in tempo ad entrare che Oban Kai lo atterrò con due frecce, ma non prima di aver lanciato un urlo di dolore...

Si avvicinarono velocemente all'ingresso cercando di sfruttare l'effetto sorpresa, ma già nel primo corridoio vennero Ashur venne colpito da un giavellotto lanciato da dietro una rientranza. Sembrava che gli orchi stessero ripiegando sempre più verso l'interno della caverna, così avanzarono fino alla prima stanza col braciere appena spento. Il buio li aveva costretti ad avanzare aiutati con le luci e così, appena Ashur si trovò oltre l'apertura che conduceva ad un altro ambiente, l'ogre uscì allo scoperto cercando di colpirlo con l'enorme mazza. L'attacco combinato dei compagni riuscì a salvare la pelle al monaco buttando a terra l'ogre più facilmente di quanto sperato, ma il numero degli incantesimi si stava assottigliando e non avevano idea di cosa ci fosse oltre il varco. Oban Kai pensò bene di avanzare in schivata seguito dagli altri, e gli orchi - appostati proprio dietro l'angolo del corto corridoio d'ingresso - non riuscirono a colpirlo. Da dietro intanto il chierico faceva calare Fiamma Sacra su uno dei nemici come se non ci fosse un domani, costringendolo a ripiegare su Rael, che intanto aveva superato il guerriero entrando nella stanza e attirando su di sé gli attacchi del secondo orco, che l'aveva colpito buttandolo a terra. In poco tempo però il gruppo riuscì a fiaccare le difese degli avversari avendone la meglio. Il combattimento era stato meno difficile del previsto, anche grazie ad una tattica finalmente ragionata, non rimaneva che esplorare la tana. Negli ambienti collegati alla stanza principale c'erano soltanto giacigli; l'unico oggetto di interesse era un forziere prima dell'anfratto in cui evidentemente doveva dormire il capo, e così Ashur ci si fiondò immediatamente sopra scoprendo purtroppo che si trattava di un Mimic! Il mostro stava per far cadere nuovamente il monaco, ma anche in questo caso il supporto del resto del gruppo lo salvò da un'ignobile fine... All'interno del forziere/creatura quattro sacchi di monete e tre pozioni, che non ebbero il coraggio di aprire.

Tagliata la testa all'ogre e con i corpetti degli orchi a prova della missione compiuta, ripartirono verso il Pozzo del Vecchio Gufo col corpo del capo orco conservato magicamente. Arrivati da Amun Kost vennero accolti con una certa sorpresa. Il mago si offrì di pagare 5 monete d'ora la pozione mostratagli che si era rivelata un'essenza profumata, ma il gruppo non accettò. Consigliò anche di disfarsi del corpo del capo, dato che lui non sapeva cosa farsene e sarebbe risultato alquanto macabro portarlo in paese (e se lo diceva lui che era un negromante...). Il gruppo lasciò così il mago alle sue ricerche, sapendo della possibilità di trovare presso di lui un'altra missione a nord della pista Triboar.

Arrivati così fuori dal paese riferirono a Sildar e al borgomastro Harbin Wester di aver completato la missione: avevano guadagnato la fiducia del villaggio e 300 Punti Esperienza!


Amun Kost sabato sera by Delvo

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