martedì 28 aprile 2015

La miniera


La settimana di riposo aveva consentito al gruppo di farsi arrivare armi e attrezzature direttamente da Restov. Erano quindi pronti a ripartire diretti verso sud, in cerca dell'accampamento/fortezza del Signore Cervo per eliminare la maledizione che continuava ad affliggere Walker.
Acquistate le dovute razioni salutarono Kastaghir che rimase a casa per curare la costruzione del suo tempio e si misero in marcia coi cavalli. La prima notte passò tranquilla nonostante gli ampi spazi aperti fossero costantemente abitati da animali. Trovarono anche alcune tracce di stivali risalenti a diverso tempo addietro, probabilmente cacciatori. Quando arrivarono in una nuova zona da esplorare il nano notò ancora la presenza di diversi minerali nel terreno, caratteristica strana e interessante.
L'interesse crebbe ancora di più quando il ranger, stuzzicato dalla sua fame di minerali preziosi, aguzzando la vista scorse un'apertura coperta da un arbusto di more selvatiche, ai piedi di una scarpata.
Il gruppo decise di andare a dare un'occhiata. La recente scoperta di Coboldi e Gnefri in questi luoghi poteva nascondere brutte sorprese. Walker e Uriel decisero così di andare in avanscoperta, mentre Dev'yid e Sirio rimasero in cima al dirupo di guardia. Non trovarono tracce nello stretto passaggio d'ingresso e'infilarono nella buia grotta. Il nano con la sua scurovisione riuscì però a scorgere in lontananza un'ammasso informe che si muoveva e si dirigeva verso di loro, gorgogliando suoni gutturali, finché non colpì il guerriero con una gelatina viscosa e acida, che lo accecò. 
A quel punto anche lo gnomo e l'umano scesero in soccorso dei compagni e cominciò quella che si sarebbe rivelata una dura battaglia.
Uriel fu subito colpito dall'acido e fu costretto ad uscire per togliersi dal volto la sostanza viscosa; Walker e Dev'yid rimasero all'interno della grotta, e mentre le frecce del ranger sembravano non causare grossi danni al mostro, anche il druido fu accecato dalla sostanza e inchiodato al muro. Lo gnomo riuscì seguendo il muro a tentoni ad allontanarsi dalla creatura che si diresse verso il nano, quando finalmente entrò anche Sirio che aveva aiutato Uriel.                                                           L'ammasso era lento, ma oltre all'acido accecante poteva emettere uno strano urlo insopportabile alle orecchie degli eroi, che poteva provocare un momentaneo stato confusionale, come successe a Uriel. Quando si accorsero che le frecce erano inefficaci decisero di attaccare la bestia in corpo a corpo. Lo strato di carne ricoperto di occhi, bocche e tentacoli però sembrava molto resistente, e nonostante i numerosi morsi non fossero letali, anche per gli eroi sembrava difficile portare a segno seri danni.
Finalmente - soprattutto grazie a due poderosi attacchi del ranger - la creatura cadde al suolo e smise a poco a poco di gorgogliare.
La caverna sembrava completamente spoglia, se non fosse stato per i resti di alcuni animali e quelli che sembravano minerali preziosi lungo le pareti.
Un tunnel lungo e stretto all'altro lato della stanza, probabilmente formatosi a causa di fenomeni di erosione dovuti all'acqua, si gettava in quello che sembrava un pozzo.

1 commento:

Marco Franzo ha detto...

Bella sessione ieri sera!
Purtroppo il mio PG si conferma una cacca in combattimento - soprattutto quando senza Kastaghir devo centellinare le magie per tenermi i cura ferite - ma almeno vi siete sfogati voi. E' anche vero che ci sta, perché la fauce gorgogliante è stata rognosa da abbattere, ma mi sa che non ha fatto molti danni (Uriel si è malmenato da solo e Sirio ha avuto un paio di botte grosse).
Bravo comunque il master a rendere interessante un incontro apparentemente banale (francamente pensavo di cavarmela con due tozze e via...)!

Unico appunto, in queste situazioni il quadretto non aiuta... Non ha neanche rallentato troppo stavolta (contro un solo nemico non soffre il solito limite), ma pensare ad azioni calcolatissime al millimetro - per me che sono rimasto ai margini del combattimento (se fossi stato più attivo forse avrei un'altro punto di vista) - toglie un po' di pathos e suspance e rischia di ridursi tutto al gioco della pialla: che ci sia un drago, una melma, un caz-cu-t'amaza, non cambia, basta riuscire a massimizzare le azioni del round per essere il più performanti possibile.
Ci sta, è un gioco e ci piace a tutti vincere (o quantomeno sopravvivere agili), ma a volte rimpiango le azioni dichiarate del GiRSA, dove io descrivo cosa voglio fare e poi il master mi piazza sulla mappa dove pensa sia più corretto (ovviamente con aggiustamenti e accordi).
Sono piccolezze, per carità, però per gli scontri più facilmente gestibili (un solo nemico) proverei!