lunedì 31 luglio 2017

I Gobots

Saltati fuori nell'ultima sessione di Pathfinder da una riminiscenza di Lele, che ne citava il capo dei buoni "Leader One", ecco un articolo che avevo in canna da tempo, preso dal blog ottantoso di docmanhattan (fatevici un giro perché commenta sarcasticamente tutti i migliori ricordi anni '80)!


Sembrano... beh, sono la versione ultra-pezzente dei Transformers. Ma non ne erano dei banali imitatori. Beh, non del tutto. Per certi versi, d'altra parte, erano venuti anche prima. Erano i Gobots, e questa è la storia di una linea di giocattoli e del relativo cartone animato sfigati a partire dal nome, ma consegnati al mito dalla prima scena di gangbang trasmessa in diretta, al sabato mattina, in un programma TV per bambini.

Dunque. Come noto a tutti (tutti = i veri nerd), i Transformers nascono perché Hasbro importa e reimpachetta negli States, a partire dall'84, le linee Diaclone e Microman di Takara. Ma esattamente un anno prima, Tonka aveva avuto la medesima pensata, dando inizio a una silente invasione dei negozi di giocattoli ammerigani con la serie Machine Robo, prodotta in Giappone da Popy e ribattezza per il mercato USA Gobots. Ma Tonka non si limita a un cambio di nome e, lì magari ispirata proprio dalle mosse di Hasbro, trasforma quelle che a Tokyo e dintorni erano delle macchine trasformabili con piloti umani in dei veri e propri robottoni antropomorfi.

E qui, con buona approssimazione, finiscono le buone notizie.

Perché la serie Gobots ha sfornato tra l'83 e l'87, subito prima di venir percossa selvaggiamente dai Transformers, la bellezza di 72 pupazzini, uno più brutto dell'altro. 
Ma siccome al peggio non c'è mai fine - chi non ci crede citofoni pure ad Appiano Gentile e chieda di Rafa Benitez - i soliti, ubiqui capoccia del cartone animato anni 80 si mettono di buzzo buono per cavarne una serie TV. L'equivoco Hanna e l'avvinazzato Barbera producono così, tra l'84 e l'85, 65 episodi di Challenge of the Gobots. Cartoon memorabile per il gradevole logo d'apertura e perché per la prima volta, in una serie animata per bambini, era mostrata con dovizia di particolari una scena di stupro robotico di massa:
Che fine hanno fatto i Gobots? Nel 91 Hasbro ha comprato Tonka, ritrovandosi tra le palle properties i cuginetti sfighelli dei suoi Transformers. Da allora ha provato a piazzarli ai poveri fanciulli europei più volte, con il nome originale di Robo Machines, ma ovviamente non se l'è cagati mai nessuno. C'è chi giura che tonnellate di Gobots invenduti siano state seppellite una notte nel deserto del Nevada, subito accanto a tutte quelle copie di ET per Atari 2600...

(PS: io avevo l'elicottero!!!)

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