Saltati fuori nell'ultima sessione di Pathfinder da una riminiscenza di Lele, che ne citava il capo dei buoni "Leader One", ecco un articolo che avevo in canna da tempo, preso dal blog ottantoso di docmanhattan (fatevici un giro perché commenta sarcasticamente tutti i migliori ricordi anni '80)!
Sembrano... beh, sono la versione ultra-pezzente dei
Transformers. Ma non ne erano dei banali imitatori. Beh, non del tutto. Per
certi versi, d'altra parte, erano venuti anche prima. Erano i Gobots, e questa
è la storia di una linea di giocattoli e del relativo cartone animato sfigati a
partire dal nome, ma consegnati al mito dalla prima scena di gangbang
trasmessa in diretta, al sabato mattina, in un programma TV per bambini.
Dunque. Come noto a tutti (tutti = i veri nerd), i
Transformers nascono perché Hasbro importa e reimpachetta negli States, a
partire dall'84, le linee Diaclone e Microman di Takara. Ma esattamente un anno
prima, Tonka aveva avuto la medesima pensata, dando inizio a una silente
invasione dei negozi di giocattoli ammerigani con la serie Machine Robo,
prodotta in Giappone da Popy e ribattezza per il mercato USA Gobots. Ma Tonka
non si limita a un cambio di nome e, lì magari ispirata proprio dalle mosse di
Hasbro, trasforma quelle che a Tokyo e dintorni erano delle macchine trasformabili
con piloti umani in dei veri e propri robottoni antropomorfi.
E qui, con buona approssimazione, finiscono le buone
notizie.
Perché la serie Gobots ha sfornato tra l'83 e l'87, subito
prima di venir percossa selvaggiamente dai Transformers, la bellezza di 72
pupazzini, uno più brutto dell'altro.
Ma siccome al peggio non c'è mai fine - chi non ci crede
citofoni pure ad Appiano Gentile e chieda di Rafa Benitez - i soliti,
ubiqui capoccia
del cartone animato anni 80 si mettono di buzzo buono per cavarne una
serie TV. L'equivoco Hanna e l'avvinazzato Barbera producono così, tra l'84 e
l'85, 65 episodi di Challenge of the Gobots. Cartoon memorabile per
il gradevole logo d'apertura e perché per la prima volta, in una serie animata per
bambini, era mostrata con dovizia di particolari una scena di stupro
robotico di massa:
Che fine hanno fatto i Gobots? Nel 91 Hasbro ha
comprato Tonka, ritrovandosi tra le palle properties i cuginetti
sfighelli dei suoi Transformers. Da allora ha provato a piazzarli ai poveri
fanciulli europei più volte, con il nome originale di Robo Machines, ma
ovviamente non se l'è cagati mai nessuno. C'è chi giura che tonnellate di
Gobots invenduti siano state seppellite una notte nel deserto del Nevada,
subito accanto a tutte quelle copie di ET per Atari 2600...
(PS: io avevo l'elicottero!!!)
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