Ecco un articolo molto interessante su quanto dicevo in merito all'inserimento della regola dei Vantaggi, tratto (titolo compreso) dall'interessantissimo blog Cronache del gatto sul fuoco.
Una delle regole più interessanti e
discusse della 5ed è quella dei vantaggi/svantaggi: invece di
utilizzare dei modificatori numerici tipo +2 perché fiancheggi, +1
perché in posizione sopraelevata, etc il master decide semplicemente se il
Pg è in vantaggio oppure in svantaggio: se in vantaggio, tirerai 2d20
tenendo il risultato più alto, in svantaggio quello più basso.
Vantaggi
·
Velocizza il gioco: invece di passare
interminabili minuti ricercando sul manuale l’esatta regola e modificatore,
questa ruling permetterà di andare avanti con il gioco.
·
Sostituisce a un modificatore numerico una parola. Invece di dire: hai un
+3 a colpire, utilizzi sei in una posizione di vantaggio rendendo
la narrazione più fluida.
·
è meno punitiva perché nell’eventualità che il giocatore dimentichi un
+X, anche dopo aver tirato il d20, basterà semplicemente tirarne un secondo,
evitando la situazione in cui il giocatore rimane paralizzato perché sta
cercando di ricordarsi tutti i possibili modificatori.
·
È flessibile perché a differenza del bonus numerico, indica anche una
situazione specifica. Per esempio, il ladro in una situazione di vantaggio avrà
diritto all’attacco furtivo, cosa che nelle precedenti edizioni era coperta da
due regole differenti.
Svantaggi
Il diavolo è nei dettagli e
l’implementazione nella 5ed ha creato alcune perplessità e critiche.
·
Nella 5ed il vantaggio c’è o non c’è e non tiene volutamente conto delle
minuzie della situazione ma di uno stato generale. L’avversario è accecato? Sei
in vantaggio. L’avversario è accecato, paralizzato e prono? Sei comunque in
vantaggio senza reali differenze rispetto alla prima situazione.
·
Vantaggio e svantaggio essendo uno stato si annullano reciprocamente. Hai
accumulato due o tre vantaggi contro l’avversario? Basterà uno svantaggio per
annullarli tutti.
·
A livello matematico, il vantaggio/svantaggio corrisponde a un bonus
differente in base alle caratteristiche e al livello del PG. Ci sono varie
analisi statistiche come quella di Rolesrules oppure quella di Onlinedungeonmaster oltre a questa in
italiano di Gromund su Dragon’s Lair ma in generale a bassi
livelli corrisponderà all’incirca a un +3 per poi salire a un +4/5 ad alti
livelli o bonus del PG. Da una parte, corregge alcuni bug del sistema
d’abilità della 3.x/4ed ma dall’altra implica che il master non saprà a cosa corrisponderà
esattamente il bonus in termini numerici.
Chi ha un impostazione più “simulativa”,
probabilmente si troverà in difficoltà con questo sistema mentre chi
gradisce un gioco più veloce e “easy” ci guadagnerà sicuramente.
Vediamo come possiamo adattarlo in altri
sistemi, ricordando che sono soltanto delle linee guida di partenza:
D&D3.x/Pathfinder. Ho provato a inserirle
ma con pessimi risultati, anche sentendo il parere di forum e altri utenti
più esperti, perché modificando le probabilità di fare un critico in un
sistema dove la minaccia di critico può essere pesantemente alterata da
talenti/oggetti magici/incantesimi sballa completamente il danno medio dei pg
in maniera imprevedibile. Se avete suggerimenti o idee proponete pure..
1 commento:
Proporrei di provare ad utilizzarla fintantoché nessun personaggio acquisisce talenti per estendere la minaccia di critico, poi vediamo se funziona o meno o se sbilancia il gioco in maniera pesante.
Inoltre non appiattirei vantaggi/svantaggi indipendentemente dal numero; cioè, se uno ha due vantaggi e uno svantaggio, comunque gli rimane la "differenza" di un vantaggio che considererei (es: sopraelevato e opposto vs. occultamento parziale).
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