lunedì 27 aprile 2015

Il traghettatore Ortica


Tre giorni dopo ripartirono per l'esplorazione. Le voci sul vecchio traghettatore lungo il fiume Spina potevano essere un nuovo pretesto per decidere la direzione da intraprendere. Decisero quindi di seguire il corso del fiume partendo da est verso sud fino a quando non avrebbero incontrato il traghetto.
Le giornate passarono tranquille; sembravano ormai essersi ambientati ai suoni notturni e alla presenza di creature e cacciatori vaganti rispetto ai primi tempi, da quando erano stati inviati in quella terra di nessuno dalle autorità di Restov solo due mesi prima. Ancora però non avevano visto tutto, e la scoperta di tracce di Coboldi e Gnefri che si intersecavano, lasciando pensare ad un rapporto - anche se non si sapeva di che tipo - tra le  due razze. Decisero di tralasciare per ora le tracce e concentrarsi su un obiettivo alla volta.
Arrivarono finalmente al fiume e lo percorsero fino a quando non incontrarono i resti di una vecchia baracca e di quello che sembrava essere stato un pontile che attraversava il fiume, largo una trentina di metri in questo punto. Vicino alla riva una campana. Dev'yid la suonò (curiosità gnomica... ndr) e dall'acqua emerse una figura umanoide con in mano una corsesca che incominciò ad avvicinarsi camminando sull'acqua! Sembrava minacciosa dato che ripeteva senza sosta un monito: riportargli il corpo del Signore Cervo morto (Marco non ricordo di preciso!!). Probabilmente il bandito aveva fatto uccidere l'uomo, la cui anima non aveva trovato pace fino a vendetta avvenuta.
La figura si era piantata davanti a Dev'yid e sebbene sembrasse arrabbiata non attaccò lo gnomo con la sua arma. Il resto dei compagni intanto erano rimasti a distanza, ma la presenza ripugnante del cadavere di quello che doveva essere stato il vecchio traghettatore scosse il gruppo, tanto che Walker e Uriel si vollero subito allontanare. Lo gnomo assecondò la richiesta del cadavere e si allontanò anche lui, mentre il cadavere tornò ad immergersi nel fiume. Più tardi Sirio, frugando nella riva del fiume, trovò i resti di alcuni ladri, forse vittime della vendetta del traghettatore.
Durante la notte uno strano sogno tormentò il nano, che non riuscì a riposare sufficientemente e dovette proseguire stanco e privo di forze.
Finito di esplorare la zona e scoperta la sorte del traghettatore decisero di tornare da Oleg per cercare rimedio a allo strano incubo che stava affliggendo Walker ogni notte. Fu Jodd che rivelò essere una vera e propria maledizione, che lui però non poteva curare; forse cercare di perseguire la vendetta promessa al traghettatore avrebbe potuto essere l'unico rimedio per ora.
Decisero di ordinare armi ed equipaggiamento a Restov: aspettare una settimana pareva lungo dato che ogni notte Walker non riusciva a dormire e si svegliava indebolito, e quindi doveva essere subito curato da Kastaghir, ma il nano la passò leggendosi l'atlante geografico comprato da Bokken, mentre Dev'yid ne approfittò per scrivere altre pergamene utili per la prossima missione.
Sarebbero partiti in direzione del Signore Cervo!

Nessun commento: