venerdì 2 aprile 2021

Billy Gold


Aveva vent’anni, troppi per rimanere in famiglia. Da quando era nata un’altra sorella, il pane per lui era sempre meno. Così aveva lasciato la carovana di girovaghi in cui era cresciuto fra espedienti e saltimbanchi. Oltre al ciondolo di famiglia, tutto ciò che portava con sé era un bacio da sua madre e un consiglio da suo padre: “L’apparenza inganna ragazzo! La verità a volte è vestita di menzogna. Tieni gli occhi aperti.”

In viaggio, libero da legami, il mondo gli appariva più interessante e la strada placava la sua sete di avventura. Girovagava quasi sempre solo, spinto dalla curiosità, passando da un villaggio all’altro attraversando boschi e contrade senza curarsi troppo del pericolo. 

Nulla sembrava impensierirlo, nulla sembrava scalfire la fiducia in se stesso. Che si trattasse di recuperare cavalli rubati, arrampicarsi in cima a una torre abbandonata, o consegnare strani messaggi nei bassifondi, c’era sempre un compito adatto a lui, nulla a cui si sottraesse. “Ci pensa Billy!” ripeteva a chi avesse bisogno di lui. Billy “Tuttofare” si ambientava facilmente nei paesi che lo ospitavano, la gente aveva sempre qualche lavoretto scomodo che non volesse sbrigare da sola. E Billy sapeva sempre come ricambiare un favore con il sorriso e farsi voler bene.

Così, a vent’anni, William Goldilocks aveva abbracciato con entusiasmo la sua nuova sfolgorante carriera. A Billy Gold, come si faceva chiamare, piaceva raccontare le sue imprese davanti a un bicchiere di birra da due soldi, esagerando, se capitava, le dimensioni di un orso che aveva messo in fuga, o la bellezza della figlia di un ricco mercante. Gli piaceva farsi beffe dei nobili rampolli dall'armatura scintillante e non gli risparmiava qualche scherzo dei suoi quando voleva divertirsi.

Ma soprattutto lo affascinavano le persone. Specie quelle con strane storie alle spalle, le scarpe logore e l’accento di lontano.  Poteva passare ore a parlare con gnomi delle rocce capitati chissà come in città o mezz’orchi scansati dagli altri avventori in una locanda semideserta. Non di rado questi incontri lo portavano a partire per nuovi viaggi e Billy non poteva chiedere altro.

A volte nascevano “incomprensioni” e la strada lo chiamava a sé di nuovo, un altro villaggio, nuovi compagni, un nuovo nome (Billy Mani d’oro, Billy Sorriso, Billy Guai, Billy Boccalarga, ...). Ma Billy sapeva adattarsi e la vita, in perenne mutamento, continuava spensierata. Dopotutto aveva vent’anni, il meglio doveva ancora venire! 

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