venerdì 17 gennaio 2014

Previsioni meteo per il prossimo futuro...

Prima della sbornia footbolistica alcune riflessioni per non arrivare impreparati ai primi di febbraio e perdere (preziose) serate a discutere.

Nell’ultimo anno i nostri appuntamenti sono cambiati, con alterne vicende: dopo aver ripreso la campagna della Mano Rossa a D&D i vecchi malumori sono sembrati scomparire (almeno per un po’), surclassati dalla voglia di giocare, e la cosa – a parte qualche strascico sul sistema in se – è sembrata funzionare bene fino alla fine.
Se c’eravamo assestati più o meno con i tempi di gioco, è comunque emersa la voglia – stavolta senza polemiche – di fare una bella pausa, complice il (fittizio) 20° anniversario della nostra combriccola di giochi: accantonato Chtulhu (un po’ per l’ambientazione, un po’ perché vissuto come filler estivo più che come gioco “serio” su cui investirci tutto un anno), ci siamo ributtati a pesce sul mitico GiRSA, e dopo le prime due sessioni già ci si stava chiedendo come mai averlo lasciato da parte per così tanto tempo! Sicuramente il fatto che l’età avesse ammorbidito l’inflessibile Viso, concedendo la “risurrezione” dei vecchi PG, e che l’ambientazione fosse così sentita (sospinto dal cinema di Peter Jackson) e curata, ha contribuito non poco a questo nuovo slancio; se poi ci si vuole aggiungere la boccata d’ossigeno per il Master e l’anticlimax fisiologico per la fine di una campagna piuttosto lunga (e epica per me), la soluzione presa è sembrata più che vincente.
La mini avventura iniziale si è poi rivelata più lunga del previsto (anche grazie ai nostri tempi notoriamente lunghi, coadiuvati da tempi di gioco assurdi [22.00-24.00]) e a me pare che di questo passo potrebbe durare fino a primavera (nulla vieterebbe a Master Viso di aggiungere carne al fuoco in corso d’opera).

Ora che però ci stiamo avvicinando alla fine dell’avventura è naturale incominciare a chiedersi come andare avanti. Gli scenari che si prospettano sono più o meno questi (e cioè i soliti, ma con qualche  interessante novità):
1)     Continuare a giocare a GiRSA: ambientazione sentita e curata; Viso molto bravo a rendere la narrazione avvincente; nessuno che conosce – né vuole farlo – le regole, per cui pochi rompi maroni a contestare le decisioni del Master. Non so poi quanto ci voglia a preparare una missione, ma l’esperienza di Viso e lo stile più narrativo rispetto a D&D, mi sembrano facilitare questo compito per il Master (io ricordo pomeriggi interi a preparare vari incontri, o sessioni penalizzate dal non averli preparati…).
A tutto questo andrebbero però aggiunti un paio di particolari: l’appeal del gioco è un po’ scemato, soprattutto dopo le ultime sessioni, anche perché – dopo 20 anni di esperienza da giocatori – ci si accorge se il sistema di gioco aiuta o limita.
A me e a Lele, francamente, sembra che la sessione di una serata si possa riassumere in uno/due tiri di dado determinanti in 2 ore di gioco, il resto è contorno; bello e molto coinvolgente, per carità, ma contorno.
Le due principali critiche di Teo a D&D, poi – cioè l’eccessiva incidenza della magia e l’impressione di scarsa scelta – io incomincio a ritrovarle anche qui, e in maniera preponderante: mi sembra che GiRSA non sia esente dalla tanto vituperata combo “volare-invisibilità”, solo che qui è appannaggio solo di un personaggio (poi che questo lo caratterizzi di più rispetto a un gruppo di “volanti-invisibili” è un altro discorso, con cui sono completamente d’accordo; fatto sta che l'ultima missione l'abbiamo superata con "volare" e la prossima col bastone infuocato), e che le avventure – probabilmente perché meno dettagliate di quelle di D&D (e quindi forse meno “vincolate” sulla carta) – risultino essere comunque “indirizzate” (vedi "dritta" su come superare la prossima prova dell'albero) e la famosa “libertà di scelta” sia praticamente uguale a quella che si aveva nel D&D (es. la vecchina Gwen fa parte della storia, e sa qualcosa, ma poi non ci si può interagire pur essendo la casa piccolissima... Non che sia un limite - Viso avrà avuto i suoi buoni motivi - ma fatto sta che neanche nel GiRSA si può fare quello che si vuole).
Io ci vedo pure gli stessi limiti di “ruoleggio” (inteso sempre al nosto livello), dato che Luznelfo si trova in gruppo con alcuni PG che poco conosce e con cui magari si approccerebbe in altra maniera (ma anche questo è un altro, “antico”, discorso).
Si tratta dunque della solita questione di gusti.
Mauro ha voluto però mettere i puntini sulle “i”, affermando che, se volessimo proseguire nella Terra di Mezzo, bisognerebbe livellare i personaggi, dato che sono evidentemente sbilanciati (Alfar su tutti, ma anche Bullvife, essendo solo di 3° livello). Personalmente trovo anch’io netta la differenza, ma non mi dà alcun problema (alla fine gioco comunque un PG di 5° livello che mi piace, molto caratterizzato per competenze e abilità): aspetto la prova del nove dei primi scontri.
Tutto questo non mi scandalizza affatto e non vuole essere una critica al GiRSA in sè (nè tantomeno al Master), perché mi sembra normale che gli stessi difetti si ritrovino un po' in tutti i giochi dello stesso genere (GdR in questo caso) e che i principali dipendano da noi giocatori, ma mi sembra utile aver tutto chiaro nel momento in cui devo fare una scelta che mi impegnerà le serate dei prossimi mesi.
2)      Riprendiamo D&D: come già prospettato la prossima avventura sarebbe già pronta, ma vi confesso che più passa il tempo, meno rimpiango la campagna lasciata aperta (Globi dei Draghi, Gulthias, Butch/Aramil e malette varie) e la masterizzazione (che è stupenda ma che alcune volte si è rivelata una bega…). Cioè: ho una gran voglia di farvi vivere il "prosieguo" della campagna, ma non ho voglia di masterizzarla, e ogni volta che mi gaso pensando ai prossimi incontri che fareste, poi subito penso a quanto mi ci vorrebbe per preparare la missione come piace a me (preamboli, sotto-quest… - perché se non deve piacere a me allora non ne vale la pena) e mi prende male, e allora mi godo la pausa da master.
3)      Pathfinder. Come ho già scritto in altri post è un sistema che mi attira parecchio (e il regalo di compleanno non ha fatto che stuzzicare parecchio la voglia): dinamico e epico come D&D, ma allo stesso tempo fortemente caratterizzato nell’ambientazione come GiRSA, e con diverse soluzioni per aiutare l’interpretazione.
Questa soluzione ad oggi è la mia preferita, ma andrebbero valutate alcune cose: riprendere in mano la masterizzazione mi piacerebbe molto per tanti motivi (gestire la trama, caratterizzare un po’ il gioco come piace a me più sulle regole che sula storia,…) ma vale il discorso fatto per D&D; ogni volta che penso a come impostare/gestire una sessione mi prende il rigetto… Forse per me è ancora presto per ricominciare… Per cui, visti anche gli sfortuiti ultimi eventi, chiederei la disponibilità di Viso a masterizzare; andrebbero poi fatti alcuni aggiustamenti per non cadere negli errori del passato (serie di punti prestabiliti da assegnare alle caratteristiche per ovviare al power playing - per me vero flagello del D&D - e alla differenza di potenza tra PG [14, 13, 12, 11, 10, 9?; un +2, due +1, due 0 e un -1]; allineamenti da scegliere tra un pool ristretto e con indicazioni di comportamento [CB, NB, LB, NN, LN? Elenco azioni compatibili con allineamento che avevo postato sul blog?]; metodo di salita PF fisso [o tiro o metà DV]).
4)  L’Unico Anello (Teo Master? Viso Master?). Sarebbe un sistema nuovo e quindi probabilmente stimolante, col vantaggio che se non gusta si può sempre ritornare sui propri passi (non sarebbe sicuramente come iniziare una nuova avventura in D&D, Pathfinder o GiRSA, essendo questi sistemi già rodati che non attirano più per le meccaniche “nuove” ma per le avventure).
5)      Heroquest. Ebbene sì, dopo aver sbavato per il progetto del remake per il 25° anniversario (sospeso, ma ad oggi ripreso e che uscirà per Natale 2014), mi è venuta voglia (in realtà mai sopita) di riprendere "IL" boardgame fantasy per eccellenza (nel frattempo accontentandosi di remake home-made).
Questa soluzione si concilierebbe meglio delle altre con i problemi che dovremmo risolvere quanto prima: ogni quanto giocare? Da che ora?

Scusate se rompo sempre su ‘ste cose, ma per me sono importanti. Il gioco di ruolo è LA scusa per incontrarci, è vero, ma non so se farei lo stesso 80 chilometri per fare qualcos’altro (Magic, boardgame, briscola o altro), ce lo siamo già detti.
Giocare ogni 2 settimane è ottimale anche per me, ma se poi una settimana uno non c’è che facciamo? Ci tocca rimandare o giocare “mutilati” (anche se io mi farei meno problemi “di ruolo” e veramente lascerei il PG “sospeso” con qualche scusa – ovvio che però poi comporta casino per il master che dovrebbe pure preoccuparsi di reinserirlo, ma io qui sarei per un sistema “meritocratico”: se manchi per forze di causa maggiore bona, altrimenti il PG si attacca e rientra quando c’è l’occasione, senza forzature della trama).
E poi dalle 22 alle 24? Mmm… qui sono molto perplesso. Non volendo lasciare a piedi nessuno abbiamo optato per la sessione ogni due settimane, comoda un po’ per tutti (almeno per i padri di famiglia), ma forse dovremmo riconsiderare anche l’appuntamento settimanale: alla fine se comunque perdiamo mezz’ora/un’ora in chiacchiere meglio vedersi più spesso, no? Oppure riusciamo ad esserci almeno per le 21 un giorno ogni 14? Perché altrimenti la soluzione migliore sarebbe veramente quella di un boardgame: il PG del ritardatario/assente è tenuto da un altro fino al ritorno, considerando che le stat sono molte di meno di quelle di un GdR (TANTE di meno) e che comunque in un “muovi-cerca-picchia” la possibilità di morire per chi sta indietro/sulla difensiva (come stile di gioco) è veramente molto bassa…

Insomma, alla fine tutto sto po’ po’ di post (cioè sto “popòst”, o “popò post”) per incominciare a pensare a due problemi non così lontani come sembra. Parliamone.

8 commenti:

Marco Franzo ha detto...

20.30 diventa difficilissimo per me. Basterebbe ritrovarsi dalle 21.00 e iniziare a giocare dalle 21.30 puntuali.
Per ora comunque andrei avanti così senza problemi, anche giocando dalle 22. Veniamo incontro alle esigenze di Teo e tue Lele che tanto ora come ora non cambia nulla. Logico che cominciare qualcosa di nuovo - o ricominciare D&D - e giocare 2 orette scarse mi andrebbe un po' stretto...

Marco A. ha detto...

intanto hai fatto benissimo a postare cosi cominciamo a guardarci attorno...
sinceramente sono molto incuriosito da pathfinder e mi piacerebbe molto giocarlo.
arriverei a dire che proverei a masterizzare se non ci sono altri volontari.
ovviamente sena usare i vs preziosissimi manuali originali, ma se si trova da scaricare a stampare me li studierei.

mauro ha detto...

Bravo Marco, hai postato proprio tutto, e mi ritrovo in molte cose dette.
Quindi voto per Pathfinder, se marcobros se la sente, che faccia il master. (Io mi sento master solo di Chtulhu!!)
Però è chiaro che se il problema è interpretare o masterizzare duro (che per me veramente non è mai stata una priorità), forse Viso è il più adatto.

Io è marcobros siamo a casa nostra di solito, quindi per la puntualità e durata di gioco, mi riprometto più che altro di limitare le chiacchiere successive.

Marco Franzo ha detto...

Allora vi lascio un ultimo pensierino di giornata, visto che abbiamo risposto ben in 4!

Visti i commenti, le attitudini, e la piega che hanno preso le nostre sessioni, provo a restringere un po' il campo di proposte:

1A - Pathfinder ex-novo:
Incominciamo con Viso o Marco Master una delle saghe uscite in italiano (purtroppo non si trova molto... Qualche avventura, ma giusto per pochi livelli, quindi forse poco "gustosa", e 5 saghe di 6 capitoli ciascuna, ma diversi da come probabilmente intendiamo noi una saga: ogni capitolo è un'avventura staccata dalla precedente, se non per qualche particolare; nessun oggetto da trovare rimbalzati di avventura in avventura, per intenderci).
No problem a prestare il Tomo Unico.

1B - Pathfinder "a rotazione":
Iniziamo una delle saghe, ma - dato che siamo in 6 - ci alterniamo ogni capitolo. Cioè, facciamo tutti il PG di 1° livello, e poi - a seconda di chi masterizza - questo verrà parcheggiato temporaneamente per 2-3 livelli, in attesa che cambi il Master.
In questo caso - Master con scadenza - non avrei nessun problema a iniziare io, o comunque mi piacerebbe "supervisionare" la creazione dei PG (dato che forse ho un po' più chiaro il nuovo sistema in generale, e che comunque dopo qualche anno di masterizzazione farei qualche ritocco di bilanciamento); poi sappiamo che Marco e Viso sarebbero pronti (aspettando Lele, Mauro e Teo!).

2 - D&D vecchia saga/nuovo master:
Continuiamo la vecchia saga con la nuova avventura, giusto per non lasciare le cose a mezzo (anche se poi comunque un'avventura è finita e si tratterebbe di incominciarne un'altra già pronta), ma con un altro Master (Viso rotto o Marco voglioso)!
Non vedo nessuna controindicazione a prendere io la parte del PG del Master che mi sostituirebbe (con Slayne o con Gondar): si è vero, conosco la trama di fondo e qualche particolare, ma non mi sono letto tutta l'avventura, e non vorrei certo rovinarla agli altri con anticipazioni e spoilers!).

4 - Unico Anello:
Anche qui Marco, Viso o Teo (proprietario e mecenate del manuale). Sarebbe una governo di stabilità, giusto per arrivare all'estate e poi ripartire con qualcos'altro a settembre-ottobre.

Personalmente anch'io ora come ora sarei per iniziare Pathfinder con un altro Master, che si decida o meno di cambiare in corsa (mi sembrava carina l'idea, così uno sa che può dare il massimo, e poi godersi il meritato riposo); in questo caso delle 6 saghe, solo 2 sono in volume unico, mentre 4 sono in 6 volumi separati, quindi comodamente gestibili da Masters diversi, senza rovinarsi gusto di scoprire cosa succederà nelle avventure successive!

Marco Franzo ha detto...

PS: Ovviamente tutto questo fino a natale prossimo, quando arriverà niente-popò-di-meno che sua maestà HeroQuest 25th Edition!!!!
(E allora lì si che in due ore ci fai una sessione e puoi dire pure una marea di stronzate!)

Marco Franzo ha detto...

Vero. Diciamo che però in Pathfinder tutto è più o meno come D&D; ovvio che meno ne sappiamo e meglio è! Io comincerei con un Master e po non escluderei l'alternanza.
Mi ricandido come Maestro-di-Cerimonie per introdurre il party al gioco vero e proprio che lascerei al successore al trono dei Master!

Marco Franzo ha detto...

Speravo si pronunciassero in fretta anche Viso e Teo, giusto per metterci avanti coi lavori, ma il Viso è fermo al suo smartphone da 5' e con Teo almeno ci ho parlato.
Mentre se per Viso non ho capito ancora cosa sceglierebbe, Teo ha detto che preferisce nettamente il GiRSA per l'ambientazione molto curata e sentita e il basso tasso di magia/rischio di powerplayraggio/sistema orientato al combattimento.
Al limite proponeva di utilizzare Pathfinder nell'ambientazione della Terra di Mezzo modificando le avventure, ma per me diventa un super-lavoro per il Master che si deve accollare anche il "trasporto" delle stat dei nemici del GiRSA ed il bilanciamento delle avventure.
Presto posto un approfondimento sul Pathfinder e sulle avventure.

Marco Franzo ha detto...

E allora Marco Master sia!
Sul gioco del Signore degli Anelli, essendo basato sul sistema d20, ho paura che soffra le limitazioni del D&D... Però magari l'ambientazione merita e i PG sono resi bene. Sarebbe da darci un'occhiata.
Ma nel manuale poi ci sono anche le missioni? Perché forse sono le cose più brigose da preparare per il Master.