Non sbagliano i Seattle Seahawks che, nonostante un brivido nel finale, stendono 23-15 i New Orleans Saints. Forte vento e pioggia battente al CenturyLink Field di Seattle, dove la difesa dei padroni di casa argina l'efficacia di Drew Brees e tiene a quota zero l'attacco di New Orleans per i primi 45 minuti. I Seahawks si portano avanti 6-0 con 2 field goal, mentre Graham ne sbaglia uno per i Saints. Brees fa fatica a trovare le misure per i lanci, disturbato (come dirà all'intervallo) dal vento e dalla pioggia, così si affida alle corse di Ingram che sembrano funzionare fino al fumble sulle 20 yards amiche. Da lì il touchdown spacca-partita del runningback Lynch di Seattle (il vero trascinatore della squadra, nella foto). Così al riposo i Seahawks sono davanti 16-0, mentre Brees lotta con i guanti e la pioggia e il suo allenatore Payton contribuisce a creare più confusione che offrire schemi validi: niente lanci corti, niente screen pass, niente play action… troppo conservativo e prevedibile il gioco di New Orleans. A Seattle basta una secondaria attenta sui (pochi) lanci e un Lynch formato trattore con il quarterback Wilson che deve solo attenersi al compitino ed evitare qualsiasi errore.
Alla ripresa del gioco Brees si risveglia dal torpore e con (finalmente) un buon drive porta Robinson al touchdown con la conversione di Ingram da 2 punti per un parziale di 16-8. Ma il sempre ottimo Sherman dirige la difesa di Seattle che regge bene la tentata rimonta dei Saints e anche il pubblico si fa sentire (6 delay of the game per New Orleans!) e Flynn poco dopo allontana definitivamente i fantasmi con il touchdown del 22-8.
Inutile il 4 su 4 di Brees che manda in meta Colston (23-15) anche perché Graham fallisce un altro Field Goal e lo stesso Colston fa una cosa ASSURDA nel drive finale quando dopo aver ricevuto invece che uscire dal campo per bloccare il cronometro rilancia l'ovale in avanti ad un compagno(!) beccandosi l'ennesima penalità che di fatto conclude la partita.
NEW ENGLAND PATRIOTS - INDIANAPOLIS COLTS 43-22
E' LeGarrette Blount (nella foto) il protagonista assoluto a Foxborough. Il running-back trascina i New England Patriots mettendo a referto 4 dei 6 touchdown (2 di Ridley) con cui gli uomini di Bill Belichick si sbarazzano degli Indianapolis Colts. Patriots padroni del campo sin dall'inizio ma che chiudono la pratica solo nell'ultimo quarto con un parziale di 14-0. Complice la non brillante giornata di Andrew Luck, i Colts non riescono dunque in un'altra rimonta, dopo quella pazzesca nel precedente turno di playoff contro i Kansas City Chiefs.
Se il buongiorno vede dal mattino, per i Colts si è fatto subito notte. Pronti via e becchi un sanguinoso intercetto e meno di 10'' dopo sei sul 7-0. Altro giro altra corsa. Luck stenta a decollare e Tom Brady invece con il minimo indispensabile grazie ad un favoloso Blount si ritrova in poco meno di 8 minuti già sul 14 a 0. La partita è già di suo fortemente indirizzata a questo punto è naturale che Brady non forzi la mano più di tanto anche affidandosi a un Blount eccezionale e soprattutto a un gioco di corse che funziona al 100%. A mio modesto parere va avanti la più forte e quella che mi ha impressionato di più. La partita dei Patriots e di Brady è stata quasi perfetta, eccetto per la clamorosa safety del secondo quarto (sack del qb in endzone che vale 2 punti). Oltre ai 3 intercetti su Luck e ai 6 touchdown tutti dei runningback (e qui si capisce quanto siano pesati gli infortuni di Charles e Davis nella rimonta contro i Chief) i due ricevitori Edelman e Amendola (che ha ottimamente sostituito quel Welker passato ai "nemici" Broncos) sono stati superlativi senza mai sbagliare nè sprecare una virgola!
Dall'altra parte Luck fa il bello e il cattivo tempo, al contrario il gioco di corsa dei Colts funziona male e quindi il Qb di Indianapolis è costretto a lanciare, ma nonostante dimostri di avere delle notevoli qualità (2 big play davvero spettacolari che hanno in pratica mandato Brazill 2 volte a segno) si incaponisce troppo e sbaglia moltissimo (4 intercetti in una gara, 7 nelle due dei play off sono un fardello pesantissimo per uno che in 15 gare aveva beccato solo 9 intercetti). La difesa dei Colts gioca un match sulla stessa falsa riga della gara contro i Chiefs (becca più o meno gli stessi punti) ma a far la differenza è l'attacco un pò sottotono che oltre a Hilton fa vedere ben poco, d'altronde non è sempre Natale e non si possono sempre rimontare le gare partendo da un handicap pesante e soprattutto beccando 3/4 intercetti a gara. Luck è un potenziale campione, ha delle qualità enormi ma deve maturare un bel pò: affidabile in regular season un pò meno nei play off, deve crescere e imparare anche dall'avversario di oggi, che palla in mano sa sempre cosa fare e lo fa sempre bene.
SAN FRANCISCO 49'RS - CAROLINA PANTHERS 23-10
I San Francisco 49ers di coach Jim Harbaugh vincono 23-10 a Charlotte sul campo dei Carolina Panthers e per il terzo anno consecutivo avanzano alla finale della Nfc. Protagonista assoluta la difesa dei californiani che non dà respiro al fenomenale quarterback di casa, Cam Newton, al debutto nei playoff, che chiude con un touchdown ma due intercetti e 5 sacks subiti. Dall'altra parte ottima prova del qb Kaepernick che, con i suoi sotto 7-6, trova il lancio vincente per Vernon Davis nei secondi finali del primo tempo per il 13-7 (meta convalidata dopo aver rivisto la moviola) e poi a metà terzo quarto porta in prima persona il pallone in endzone per il 20-10. A sigillare il risultato ci pensa la difesa dei 49ers guidata da Brooks, Bowman e Willis.
Pronti: via!… e subito botte da orbi, colpi proibiti e minacce poco velate. Non se le mandano certo a dire, e per tutti paga Mitchell che, dopo aver litigato con mezza San Francisco, ne prende così tante da uscire per il resto della partita. La difesa di Carolina comincia con il sangue agli occhi.... anche troppo visto che incorrono in diverse penalità, ma Kuechly tiene bene sotto pressione Kaepernick, concedendo solamente un field goal ai niners al termine di un buon drive. Altri 3 punti per San Francisco marcati dall'infallibile Dawson dopo un intercetto di Willis che anticipa il tight end Olsen. E' la scossa per Cam Newton che comincia a correre come sa caricandosi la squadra sulle spalle, propiziando il touchdown di Smith e il field goal di Gano che portano i Panthers in vantaggio 10-6. In questo momento Carolina sembra dominare la partita, ma esce l'esperienza di San Francisco con il suo quarterback che vuol dimostrare di non essere fisicamente inferiore a Newton. Così Kaepernick comincia a correre, e fra lui e il runningback Gore la difesa dei Panthers comincia a concedere qualcosa anche ai lanci, tanto che alla fine del secondo quarto San Francisco va in touchdown con Davis e si porta al riposo sul 13-10.
I Panthers sembrano essersi un pò sgonfiati, mentre la difesa dei Niners non dà più respiro a Newton. Le diverse soluzioni di San Francisco confezionano il touchdown dello stesso Kaepernick, una vera e propria dimostrazione di forza, mentre Bowman con un sack al 3° down spegne ogni tentativo di rimonta di Carolina, alla quale le buone prove di Olsen e del ricevitore Smith non bastano. Così, dopo un altro intercetto, nel 4° quarto un altro field goal di San Francisco fissa il punteggio sul 23-10 mandando per il 3° anno consecutivo i Niners alla Finale di Conference.
DENVER BRONCOS - SAN DIEGO CHARGERS 24-17
I Denver Broncos piegano 24-17 i San Diego Chargers, tenaci però fino alla fine. A Mile High City i padroni di casa partono forte, guidati ovviamente da Peyton Manning: i Broncos dominano per tre quarti e si portano sul 17-0 con due lanci in meta del loro leader per Thomas e Welker, senza contare i falli provocati dalle false partenze della difesa. Ma, anche se non si direbbe, è la difesa dei Broncos che fa una grande partita non lasciando spazi a Rivers che spesso non riesce a chiudere un down. La partita prosegue in una sola direzione per 3 quarti con Manning che pensa più alle statistiche piuttosto che chiuderla (e si fa anche intercettare!). Così invece di 2 touchdown arrivano 2 field goal quando ormai il bottino grosso sembrava a tiro, lasciando di fatto la partita ancora aperta. I Chargers infatti non muoiono mai e riaprono la gara col touchdown di Allen su lancio di Rivers per il 17-7. Ma non basta perchè poco dopo il running back Moreno porta la palla in meta per il 24-7 e sembra chiudere di fatto finalmente il confronto. Invece San Diego segna ancora con Allen e un field goal di Novak, riportando in vita gli spettri dello scorso anno, quando un intercetto nel finale costò la sconfitta contro i Ravens. Infatti ora Denver ha solo un possesso di vantaggio, ma la difesa tiene ancora bene e Manning conduce bene il drive, così ai Chargers rimane solo il sospetto che se avessero giocato tutta la partita anziché solo l'ultimo quarto, forse il risultato finale sarebbe stato differente. Forse.
1 commento:
Non mi cagavo sotto così dalle partite in coppa della Juve 2 anni fa (le ultime che ho guardato)!
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