Ecco il secondo articolo di Natale tratto dalla Tana dei Goblin:
Introduzione ed ambientazione
Mice and Mystics, opera prima di Jerry Hawthorne, è un gioco per molti versi
particolare, un po’ gioco da tavolo, un po’ fiaba. Leggendo l’introduzione i
giocatori sono subito proiettati in un mondo fantastico in cui un gruppo di
eroi, forzatamente costretti ad abbandonare la loro natura umana per prendere
per sempre le sembianze di roditori, sono chiamati a difendere il loro regno da
una regina malvagia che ne ha preso il controllo soggiogandone il Re. La magia
quindi sposta la lotta su un altro piano: gli eroici topi, guidati dal Principe
Collin, si trovano così ad affrontare nemici insoliti e terribili (ragni,
ratti, blatte, centipedi, ecc.) all’interno di un castello ormai diventato
molto più grande di loro!
La storia pesca a piene mani dall’immaginario fiabesco (la regina cattiva,
ecc.), dal fantasy classico (il principe valoroso, il mago/mistico, la
guaritrice, l’arciere, il ladro/furfante..), da note ambientazioni “topesche”
(sicuramente Mouse Guard e Redwall, anche se a me ha ricordato il film
d’animazione Brisby e il segreto del NIHM).
Il gioco e i suoi scenari
Mice and Mystics è un gioco da tavolo cooperativo a scenari,
ambientato in un classico mondo fantasy. I giocatori guidano gli eroici topi
mentre il gioco, attraverso un proprio sistema di regole, definisce il
movimento e le azioni dei nemici.
Il piano di gioco è costituito da grosse tessere quadrate ben illustrate divise
in piccole zone che guidano il movimento dei topi al loro interno (piastrelle,
mattonelle, piani rialzati, ecc.). Su ciascuna tessera è rappresenta su una
facciata il livello superiore (il castello con le sue stanze a misura d'uomo)
mentre nell’altra il livello inferiore (cunicoli e corridoi al di sotto del
pavimento del castello, spesso a misura di topo).
Lo storybook è composto da 11 scenari da giocare preferibilmente in sequenza.
Ciascuno scenario descrive un setup generale (in particolare come disporre le
tessere iniziali), le condizioni di vittoria e di sconfitta, le regole
specifiche dello scenario ed eventualmente delle singole tessere, l’indicazione
di quanti topi possono essere usati (i quali vengono ripartiti tra i
giocatori). Per ciascuno scenario lo storybook definisce inoltre i nemici che
si possono incontrare (fissi o casuali), gli oggetti che si possono trovare
(fissi o casuali), ecc.
A livello narrativo, ogni scenario presenta un’ampia introduzione che ha lo
scopo di creare un legame temporale con lo scenario precedente, facendo quindi
immergere i giocatori nel contesto dello scenario e descrivendo l’obiettivo da
perseguire. Il tutto è reso attraverso descrizioni dettagliate e dialoghi tra i
vari protagonisti.
Nel corso del gioco ci saranno poi numerosi “momenti di storia” che descrivono
con parti narrate e dialogate cosa sta succedendo.
Il punto di forza dal gioco sta probabilmente in questo: far sì che sia la
storia a guidare le azioni dei giocatori, proponendo comunque all’interno di
ogni scenario varie strade per raggiungere l’obiettivo. Alcune strade
alternative spesso complicano l’impresa aggiungendo, di contro, interessanti
ricompense.
Tolto il “calore” dell’ambientazione, passo ora a descrivere la “fredda”
meccanica di base.
Una volta posizionate le tessere come indicato dal manuale, vengono piazzati i
topi scelti nella zona indicata della tessera di partenza. In ogni tessera
compariranno i nemici che dovranno essere eliminati per poter passare alla
tessera successiva attraverso l'azione di esplorazione (verso la tessera
adiacente o il retro della tessera stessa).
Viene definita una sequenza di iniziativa tra topi e nemici. I nemici, fondamentalmente,
muovono ed attaccano. Ad ogni attacco gli eroi lanciano dadi di difesa. Quando
tocca agli eroici topi naturalmente la scelta è più ampia: è possibile quindi
attaccare, cercare oggetti, recuperare (se si era storditi, ecc.), muoversi
nell’acqua o su solido terreno, affrettarsi, effettuare azioni speciali,
passare di livello, ecc.
Il lancio dei dadi (in attacco e in difesa) corrisponde normalmente ad un certo
numero di colpi sferrati, andati a segno o parati a seconda dei risultati
usciti, rappresentanti spade, archi e scudi. Una faccia del dado invece
rappresenta un formaggio: se sono i nostri eroi ad ottenere come risultato
“formaggio” allora accumulano segnalini formaggio sulla propria scheda, utili
da spendere per ottenere vari effetti (azioni speciali descritte sulle schede
dei personaggi o sulle carte abilità possedute, passare di livello, ecc.); se
invece sono i nemici ad ottenere “formaggio” allora posizionano segnalini
formaggio su un orologio del tabellone di controllo della storia che determina
lo scorrere del tempo e l’arrivo di nuove ondate di nemici.
Insomma, per apprezzare il gioco senza dubbio è importante sapersi calare nella
parte, altrimenti emergerà esclusivamente una meccanica di gioco che, anche per
la sua linearità, è adatta a giocatori dai 7 anni in più ma può scontentare chi
cerca in Mice and Mystics un elevato livello di sfida.
Sicuramente la fortuna ha un peso non trascurabile sulle
possibilità di successo di uno scenario, in particolare in funzione della
frequenza di colpi andati a segno (con armi da corpo a corpo o da attacco a
distanza) e di risultati “formaggio” (che possono in alcuni casi complicare di
molto lo scenario determinando l’arrivo di ondate di nemici).
La longevità non è elevatissima. E’ pensabile rigiocare più volte
gli scenari per provare strade differenti o una diversa composizione del gruppo
di topi. Per il resto la longevità verrà garantita dalla espansioni che
usciranno (due delle quali già annunciate).
Il regolamento è chiaro e ben illustrato ma la forte variabilità
introdotta in particolare dalle carte può determinare situazioni dubbie di non
immediata risoluzione.
Come molti collaborativi il gioco può soffrire del problema del
leader al tavolo che suggerisce le mosse a tutti gli altri. Tutte le carte sono
scoperte per cui tutti possono farsi un’idea, per sé e per gli altri, di qual è
di volta in volta la scelta migliore.
Scalabilità: il gioco è normalmente giocabile in 1-4 giocatori. Ci sono
però uno scenario (il nono) che coinvolge due topi più uno che cambia
continuamente schieramento; uno (il secondo) in cui il 4° giocatore svolge un
ruolo davvero minore; due infine (fra cui lo scontro finale con la regina
crudele) che si possono giocare perfino in 6.
La dipendenza dalla lingua è elevata. La versione Raven
Distribution in italiano è di imminente pubblicazione e consigliata per
gustarsi al meglio i siparietti comici dei personaggi nelle parti narrative,
spesso narrate ricorrendo addirittura a slang o storpiature di parole per dare
più peso alla caratterizzazione dei personaggi.
Considerazioni personali
“Non andartene ancora papà” disse il piccolo Tip. “Il vento è terribile
stanotte. Resta con me e raccontami una storia”. - Daz inarcò un sopracciglio.
“Una storia eh? E quale storia avresti in mente?” - Tip contrasse la coda per
l’agitazione. “Raccontami la storia del coraggioso Principe Collin e del Regno
degli Uomini!” [...] E così Daz iniziò la storia, recitandola parola per parola
con la giusta infiorettatura, proprio come gli fu raccontata da suo padre molte
notti fa.
Dal mio punto di vista questo passaggio del prologo dello storybook è quello
che meglio inquadra il gioco. Per me giocarlo è stato come vivere, con mio
figlio, una bella storia della buonanotte. Una maniera interattiva di
proiettarci insieme in un regno fantastico ed essere protagonisti di eroiche
gesta a misura di topo!
Collegamento alla Scheda del Gioco:
Pro:
Storia avvincente, ambientazione ben resa.
Materiali di ottimo livello.
Meccanica di gioco semplice e varia.
Contro:
La longevità è buona ma non elevata.
Poche scelte tattiche in fase di combattimento.
Contenuto:
regolamento, libro degli scenari (Storybook Sorrow & Remembrance),
6 miniature di topi eroi (Collin, Filch, Lily, Maginos, Nez, Tilda), 16
miniature di nemici (6 ratti, 8 blatte, 1 centipede, 1 ragno), tabellone di
controllo della storia, 28 carte abilità dei topi, 71 carte ricerca, 18 carte
incontro (9 standard, 9 difficili), 6 carte eroi, 5 dadi azione, 19 carte
iniziativa, tasselli vari (formaggio, ferite, ecc.).
1 commento:
E questo è per Teo!
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