Ad un certo punto il ranger Walker fece fermare i suoi compagni perché si era accorto di un rifugio costruito in alto tra gli alberi, una specie di torretta di avvistamento. Restando in silenzio acquattato tra i cespugli, dopo un pò vide anche un movimento: qualcuno era di vedetta. decise di tornare silenziosamente indietro dai compagni per riferire ciò che aveva trovato. Così, dopo un consulto tra di loro, assieme decisero di evitare per il momento quella zona, girando al largo, sempre con i sensi all'erta per non rischiare di essere individuati.
Così arrivarono al fiume, quando si accorsero di un altra postazione di avvistamento simile alla prima che avevano incontrato: probabilmente si trattava dei due vertici opposti che delimitavano il campo dei banditi.
Il gruppo si portò dunque a distanza di sicurezza per decidere il da farsi, mentre giungeva la sera.
Fu allora che il nano decise di sfruttare l'oscurità per andare ad osservare più da vicino quello che pareva essere l'accampamento dei fuorilegge.
Così riuscì ad avvicinarsi a circa una ventina di metri, scorgendo un campo di approssimativamente una cinquantina di metri di raggio, dal quale provenivano deboli luci (probabilmente dei falò) e dove si potevano intravedere alcune tende.
Purtroppo il ritrovamento di alcune impronte abbastanza fresche di cani fece desistere il nano ad avvicinarsi maggiormente, così decise di tornare al suo campo per avvertire i compagni di ciò che aveva notato (inoltre aveva visto un uomo diverso su una delle torrette di avvistamento, segno che probabilmente per la notte aveva ricevuto il cambio da uno dei suoi).
La discussione su come agire si fece abbastanza accesa, con chi sosteneva di dover attaccare direttamente con il favore del buio, chi voleva aspettare le prime luci del giorno, chi voleva prima eliminare le vedette ed attirarne un pò fuori, per affrontarli poco per volta o comunque dividerli.
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