- 17 del mese del Raccolto (Giorno 26) – Pirati
Da 3 settimane i superstiti tra i pirati sono costretti a trovare riparo nelle fogne, per evitare le crudeli rappresaglie delle guardie che scagliano frecce da sopra le alte mura che circondano il Vicolo Cloaca, in cui sono stati rinchiusi.
Guidati da Millefacce, figlioccio di Piuma Bianca e suo luogotenente, si adoperano per cercare una via di fuga attraverso l’intricata rete sotterranea di cunicoli, che si dipana sotto il vecchio quartiere residenziale dei pirati. Per proteggersi da eventuali attacchi esterni però, il vecchio pirata aveva disseminato le fogne di trappole e creature esotiche.
Uno dei gruppi di ricerca è formato da Paco, giovane halfling ladro, e Vash, enorme goliath barbaro, entrambi salvati e cresciuti con Piuma Bianca, assieme a Primo, guerriero con capacità magiche, e Raider Flynn, bardo guascone. A loro viene affidato anche lo sconosciuto ritrovato senza memoria 3 settimane prima, a cui affibbiano il nome di Nessuno.
La loro ricerca si snoda tra i dedali labirintici delle fogne. La prima scoperta è subito sorprendente: grazie all’abilità di Paco, nascosto da un passaggio segreto, trovano una stanza piena di acido con un altare che Raider riconosce appartenere ad una entità extraplanare. Si insinua il dubbio che Piuma Bianca sia impazzito e si sia abbandonato a questo culto per evocare qualcosa di fuori dall’umana comprensione per radere al suolo Molo Corrotto. Decidono quindi di non rischiare e di proseguire per un’altra direzione.
Proseguendo le ricerche sono costretti a scontrarsi con un basilisco, dalla cui sconfitta Paco ricava 4 uova preziosissime sul mercato nero, dei cumuli striscianti, un mimic con le sembianze di uno scrigno, ed un enorme elementale dell’acqua da cui si salvano solo grazie all’intuizione di Raider che utilizza un fischietto ad ultrasuoni ritrovato precedentemente da Vash.
Dai ladri in contatto con Mille Facce, con cui Piuma Bianca aveva una collaborazione segreta, vengono a sapere che il giorno prima le guardie hanno fatto irruzione nel Promontorio dei Dimenticati, in cui si è verificato uno scontro con una creatura immonda, e hanno portato via un corpo. Il 21 del mese si terrà un gran ballo in onore dei nuovi regnanti, mentre per il 28 è confermato il torneo che vede i migliori combattenti scontrarsi nell’arena per cercare di vincere una vita agiata nel Quartiere delle Sete.
2. 18 del Raccolto (Giorno 27) – La canzone dell’Idra golosa
Esplorando l’apertura scoperta da un’altra squadra per indagare su tre compagni tornati in stato confusionale e in condizioni critiche, i personaggi scoprono un passaggio protetto da temibili quaggoth, mastini mostruosi e voraci.
Decidono quindi di tornare sui loro passi e riprendere l’esplorazione dei passaggi lasciati in precedenza, scoprendo una sega capace di tagliare qualsiasi metallo nascosta in una stanza piena di trappole, ma devono vedersela con un’idra, sconfitta solo grazie al lavoro di squadra.
Raider intanto inizia a mappare le fogne (oltre che a scrivere la Canzone dell’Idra Golosa), mentre Paco costruisce degli oggetti per i compagni con materiali di recupero trovati smontando diverse trappole individuate: uno spara triboli per Vash, una scatola con trappola per Raider, una rete da lancio indistruttibile per Primo, dei bracciali con delle lame per Nessuno e una balestra incendiaria per sé.
Sapendo che la sera ci sarebbe stato il contatto prestabilito coi ladri attraverso il muro del vicolo, scelgono cosa farsi portare per proseguire al meglio le ricerche. Decidono poi di tornare ad esplorare la stanza del misterioso altare e, superato il fiume di acido e le trappole presenti, notano tracce ripetute di creature nel passaggio successivo. Decidono allora prudentemente di tornare indietro.
A mezzanotte si presentano all’incontro coi ladri: Primo evoca uno dei suoi famigli per superare il muro e consegnare il messaggio con le richieste ai ladri, ma perde misteriosamente il contatto. Contemporaneamente dall’esterno giungono nuove notizie: Ragher sta accumulando barili dal contenuto segreto; le prostitute del nord sono state tutte rimpiazzate da ragazze del sud; sullo scheletro di una scimmia (quella di Piuma Bianca?) è stato ritrovato un biglietto: “Il mio corpo può bruciare ma la mia anima continuerà ad ardere”.
Nelle fogne non ci sono giorno e notte: decidono così di provar a superare i quaggoth, che scoprono avere paura della luce. Saliti sulla botola in fondo al tunnel dopo la stanza dei mastini, scoprono un sotterraneo con strani esperimenti su cadaveri umani e delle enormi arterie pulsanti, che deducono essere la causa della pazzia dei compagni. Trovano anche 7 pergamene vuote di evocazione. Capiscono che le arterie son legate all’altare e devono essere state evocate da Piuma Bianca, a loro detta per difendere la città dagli usurpatori.
Paco prova a superare le arterie, rischiando di essere contaminato, ma riesce nell’intento e scopre una cripta con un sarcofago; sopra una mazza magica, la Mazza del Terrore. Ma il sarcofago è troppo pesante per essere aperto e Paco torna indietro.
Trovano anche un passaggio segreto con un’incisione “Solo i fedeli potranno passare” e capiscono che devono pronunciare la formula della legge pirata: “Mai mentire ad un pirata. Mai vendere un pirata. Mai uccidere un pirata.” Si apre così un corridoio segreto sopra al livello delle fogne, che collega il laboratorio con la cripta a delle prigioni sotterranee, in cui trovano una strega con la lingua tagliata. Raider, temendo potesse suggestionarli, la uccide e addosso le trovano un anello con un sigillo a forma di rosa, che riconoscono essere l’anello personale di Piuma Bianca.
3. flashback Giorno 5 – Antefatto (24 del mese del Sole)
All'osteria del Calamaro Bianco dei fedeli di Piuma Bianca stanno sorseggiando una birra e mangiando del manzi stufato offerto dal corpulento e unto oste Ben. Non si sono mai parlati molto prima ma si conoscono di vista, essendosi incrociati spesso all'interno dell'osteria tanto amata. Dopo ogni missione ognuno di loro si concedeva musica e un buon pasto da Ben. Parlando fra di loro, scoprono che, in diversi gruppi, erano stati mandati a recuperare delle casse rubate dalla nave di Piuma Bianca. Gli era stato chiesto di recuperare le casse senza aprirle e guardare il contenuto e, anche se spinta dalla curiosità, il contenuto delle casse è rimasto ignoto.
Decidono di passare il tempo facendo a braccio di ferro e ricordando il loro condottiero.
Piuma Bianca è un collezionista di opere d'arte, un uomo di cultura, che ha voluto radunare tutti i libri di Hangor e portarli a Molo Corrotto. Un ex Pirata ribelle, che ha tradito gli altri comandanti pirati uccidendoli tutti assieme mentre erano raggruppati per il "Connubio Pirata", infrangendo così la regola centenaria che impediva ad ogni capitano pirata di uccidere un altro durante questo incontro, tenuto ogni cambio stagione.
I suoi fedeli ne ricordano costantemente la generosità, una persona talmente stimata da essere idolatrata.
La sua originalità è sottolineata anche dal suo gusto per il buon vino rosso, al contrario del classico rum bevuto dagli altri capitani. Un uomo sempre sorridente e esuberante, capace solo di rattristarsi al pensiero di essere ormai giunto alla vecchiaia... Un amante della vita come lui non potrebbe far altro che rammaricarsi!
Mentre si continua a chiacchierare, entra in locanda Amir, uno dei "ratti" di Piuma Bianca, cioè suoi abili ed elusivi messaggeri. "Ci sono gatti affamati?" chiede Ben prima di aprire. "Ci sono topi impauriti?" risponde Amir. Nessun pericolo dunque, la risposta c'è stata e Ben può aprire la porta. Amir, magro e ma ben delineato, chiede aiuto perché è hanno trovato sugli scogli un uomo vivo, praticamente nudo, che dice di essere giunto dal mare. Il gruppo si muove e scopre questo strano personaggio, con le orecchie mozzate in alto e un braccio ricoperto da scaglie. Lo riportano all'osteria: l'uomo ha perso la memoria, non ricorda neppure il suo nome.
Ma non fanno in tempo ad indagare che 12 cannonate li fanno alzare dalla sedia. Escono velocemente con Ben e vedono davanti a sé, all'ingresso del Porto, le navi di Piuma Bianca in fiamme. Corrono in quella direzione quando una luce abbagliante lì acceca alle loro spalle.. Subito dopo, il Quartiere della Libertà, inizia a divampare fra le fiamme... La Magione di Piuma Bianca!
Ben corre verso il suo capo mentre il resto del gruppo si vede arrivare addosso centianaia di persone in fuga. Un attacco coordinato da mare e terra. Il tempo di decidere cosa fare ed arrivano gli assaltatori: mantello e corazza nera, non si può sbagliare. È l'esercito di Sir Ragher, il più violento a dispozione del Primo Capitano Lord Hiperion, mandato in giro a massacrare disertori. Il gruppo appena formato riesce a uccidere i primi soldati e mastini da guerra, oltre che un anziano stregone... Ma i nemici sono troppi, catturano Vash e chiedono agli altri di arrendersi o verrà ucciso. Paco finge di essere un infante ma viene bloccato dai soldati.. Il gruppo è stato catturato... Il loro destino è più incerto che mai.
Dopo la cattura I fedeli di Piuma Bianca che avevano provato a ribellarsi furono catturati. Degli altri fuggitivi, che hanno preferito nascondersi, non c'è traccia. Il gruppo viene scortato con i cani alle calcagna verso il Quartiere delle Sete, la zona residenziale. Ad aspettarli la sagoma minacciosa di Sir Ragher con decine di guardie al suo fianco.
"Legateli, la morte non è contemplata per loro... Raggiungeranno l'oltretomba solo quando lo deciderò io".
Circa 70 fedeli di Piuma Bianca vennero condotti alle prigioni,gli altri tutti uccisi. Vennero lasciati 3 giorni senza cibo e acqua per poi essere nutriti a stento. Dopo una settimana furono presi e trasportati nuovamente all'esterno. Ai loro occhi, una città del tutto cambiata. Un nuovo quartiere costruito a fianco delle ceneri del Quartiere della Libertà. "Vi presento il Quartiere Fantasma" esclamò Ragher. "è bene che prima di morire vediate la fine che ha fatto il vostro capo". Dopodiché furono condotti oltre una grande cancellata, eretta nei giorni dopo l'attacco, e portati all'interno dellalveo dei fiume che scorre verso il Molo. "Benvenuti alla vostra nuova dimora, degna di ratti di fogna come voi: il vicolo cloaca!". Dentro al vicolo ad aspettarli donne e bambini... "Ora vediamo chi è il più veloce a raggiungerli!" i cancelli si chiusero alle loro spalle e dall'alto delle mura piovvero frecce incendiarie... Meno della della metà dei prigionieri arrivò ad abbracciare i suoi familiare, gli altri rimasero a marcire per giorni, esposti al sole e mangiati dai corvi... Ma la disperazione del momento divenne un'arma a doppio taglio...chi era sopravvissuto ora avrebbe fatto di tutto per non arrendersi e vendicare i suoi compagni. Nascosto fra i sopravvissuti, emerse MilleFacce..."Siamo come ratti nelle fogne... E questo sarà il nostro punto di partenza... i ratti amano le fogne!"
4. 19 del mese del Raccolto (Giorno 28) - Traditori
Mentre Raider e Primo decidono di riposarsi dopo la notte passata ad esplorare, Nessuno e Paco tornano al passaggio dopo la stanza con l’altare ed il fiume di acido, scoprendo delle celle con segni della presenza di ghoul apribili da leve e delle scale che conducono verso il cimitero, ma percependo la presenza di non morti decidono di tornare indietro.
Nel primo pomeriggio ripartono verso i tunnel che portano sotto la Magione ma - finalmente riemersi in superficie dentro all’edificio – scoprono che è infestato da wraith, poco attivi però di giorno. Dietro ad un quadro Primo scopre un passaggio segreto che conduce ad una grotta piena di funghi che capiscono avere la proprietà di rendere chiunque li ingerisse apparentemente morto (forse usati da Piuma Bianca?) e – soprattutto – il corridoio di uscita all’esterno delle mura che si apre in un giardino curato con uno stagno con in mezzo una statua. Finalmente usciti sotto il cielo plumbeo, le lacrime di gioia si mescolano alla sottile pioggia.
Tornati da Mille Facce decidono insieme il da farsi basandosi sulla cartina dei territori circostanti di quest’ultimo: per il gruppo il luogo probabilmente più sicuro per i 70 superstiti dovrebbe essere il monastero a nord, ma avrebbero prima controllato se fattibile.
Passano il resto della giornata a completare la mappa delle fogne. Dentro la magione scovano Ilvan, il fedele servitore deforme di Piuma Bianca, che afferma di aver visto un ombra aggirarsi i giorni passati sopra la Magione. Inoltre all’esterno della Magione altri wraith sorvegliano un portale misterioso di sola andata verso una destinazione ignota…
Durante la notte avviene il tanto atteso incontro con la ladra Spica, che dà loro altre importanti informazioni: il capo del gruppo di pirati rimasti fuori dalle fogne e rinchiusi nel Quartiere del Pulviscolo si chiama Hubbe, pari grado di Mille Facce; un gruppo di avventurieri esterni [il vecchio party, ndr] era giunto in città per conto di un vampiro, ma durante uno scontro sono morti tutti, tranne uno; nel quartiere della Lingua del Diavolo i Timorati di Auron, devoti non legati ad un culto particolare, hanno paura di un fantomatico “demone” sulle mura (che capiscono essere Ilvan, che incredibilmente abile, di notte scavalcava le mura per uccidere le guardie e darle in pasto ai ghoul a protezione delle fogne); in città sono state commissionate delle macchine d’assedio (forse per muovere guerra verso il Sud?); i bambini sono spariti ma non se ne conosce il motivo. Spica fa anche notare loro che all’interno delle fogne potrebbe esserci una spia, insinuando il dubbio sul motivo per il quale non siano ancora stati uccisi, ed il gruppo incomincia a dubitare perfino di Mille Facce.
Decidono quindi di tornare indietro e tendere una trappola alla spia: tornati nei sotterranei con le vene mostruose, Raider, d’accordo con Paco, mente (infrangendo la regola dei pirati) a Vash raccontandogli di aver scoperto un bassorilievo con le indicazioni per trovare Piuma Bianca; Vash doveva avvisare subito Mille Facce (ed essendo sincero non avrebbe potuto essere scoperto come bugiardo) ed il gruppo avrebbe guardato invece le reazioni di tutti i prigionieri una volta annunciato il ritrovamento. Sebbene Mille Facce paia sinceramente felice della cosa, Ernest, uno dei pirati incaricati delle ronde notturne, incomincia a tremare. Decidono quindi di seguirlo di nascosto durante il turno di guardia e Raider lo suggestiona facendogli rivelare la verità: la famiglia di Ernest sarebbe rimasta in vita se avesse fatto segno alle guardie della ronda notturna, non appena il corpo di Piuma Bianca fosse stato ritrovato. Con la stessa magia il bardo lo convince a fare il segnale per indicare nessuna novità. Vash vorrebbe uccidere a mani nude il traditore, ma il gruppo è diviso sulla questione e decidono di lasciarlo in vita per ora, per non allarmarlo.
Coperti dalle tenebre escono dalle mura in direzione del monastero per perlustrare la zona. Tutto sembra tranquillo all’esterno, tranne per un curioso incontro all’altezza del Bosco della Primavera Perenne, dove si fanno quasi scoprire da uno strano individuo che sta passando la notte lì in compagnia della sua cavalla Fremebonda (che ispirerà Raider per l’omonima canzone…).
5. 20 del mese del Raccolto (Giorno 29) – Il monastero di Collevento
Riposatisi lungo il ruscello, entrano nella foresta ai piedi della montagna sulla quale si trova il monastero, ma subiscono un’imboscata da una banda di banditi che usa uno Spriggan come arma segreta. Sconfitti i banditi (che capiamo non essere gli unici…) e preso lo spriggan con loro (che essendo uno spirito della foresta non ha colpe), arrivano al monastero di Collevento, dove incontrano il monaco Jotra e le sue tre mogli, unici superstiti della strage operata dal fratello minore Korothra, monaco anch’esso, perché erano nel bosco a fare provviste. Jotra racconta della rivalità fra i due e della brama di potere del fratello, e dice che la foresta è “viva” e che tratta bene chi la tratta bene. Di notte si svolge la cerimonia funebre per le 30 vittime della strage e lo sfrigga viene liberato ai piedi del picco sui quali si abbarbica il monastero. Indagando nella stanza di Korothra si scopre una grande mappa disegnata col sangue sul muro con segnati gli altri monasteri della zona. Jotra decide di partire l’indomani per cercare di avvisare i restanti monasteri sulla minaccia omicida del fratello.
6. 21 del mese del Raccolto (Giorno 30) - Banditi
Dopo la partenza di Jotra anche il gruppo si rimette in cammino per tornare a Molo Corrotto e preparare l’esodo dei rifugiati. Ma il bosco , cambiando la direzione del sentiero, li dirige verso un accampamento di altri briganti. Il gruppo prova ad organizzare un’imboscata, ma il famiglio del mago a capo dei banditi la sventa. Lo scontro è duro ma alla fine il gruppo ha la meglio.
7. 22 del mese del Raccolto (Giorno 31) – Sir Palliotto
Ritornando per il ruscello incontrano lo strambo Sir Palliotto, mercante e cantore che stava dirigendosi verso Molo Corrotto per mostrare un oggetto che aveva ritrovato a Piuma Bianca, che era noto anche come collezionista di oggetti esotici. L’oggetto è un medaglione con una strana incisione. Palliotto riporta alcune notizie interessanti:
· A Nord, a Zakaros, il ponte di ghiaccio che d’inverno collega il continente col Nord non si è sciolto;
· Nella capitale Re Ekbert non esce di casa da 3 settimane;
· Lord Hyperion è partito 3 settimane fa in barca verso est;
· Fuori Hangor si è stanziato un circo famoso per le sue stranezze;
· Ad Hangor lui conosce bene l’osteria “La stalla del guerriero”;
· Nel casato Gronkat è in corso una rivolta popolare per l’innalzamento delle tasse;
· Sono comparsi dei fuochi sulle Colline della Memoria (ad est dal Bosco della Primavera Perenne).
Durane il ritorno a Molo Corroto, Nessuno si ricorda di chiamarsi Elurin. Palliotto viene invitato a rimanere fuori città mentre il gruppo rientra dal passaggio segreto e dopo aver informato Mille Facce per preparare i rifugiati, incontrano Hubbe, che fornisce le seguenti informazioni sul Gran Ballo :
· Erano presenti 100 nobili da tutti e 5 i casati del Regno;
· I bambini che erano “scomparsi” in realtà sono stati addestrati per fare i paggetti durante il ricevimento;
· Uno dei consiglieri di Sir Ducker è cambiato;
· Sir Ragher non avrebbe partecipato agli imminenti giochi perché in procinto di partire.
Intanto i superstiti si radunano nelle fogne per fuggire coperti dalla notte.
23 del mese di Raccolto (Giorno 32)
Il viaggio verso nord si svolge senza problemi. I territori attorno a Molo Corrotto sembrano deserti…
8. 24 del mese del Raccolto (Giorno 33) - Le Colline della Memoria
Il gruppo riparte per perlustrare le Colline della Memoria, sede di un’antica battaglia persa nelle leggende. Nelle colline si aprono dei buchi che capiscono essere opera di tombaroli dato che le colline sono in realtà dei tumuli. Le colline infatti sono più calde rispetto al terreno circostante, per la presenza di zolfo. Scoprono l’ingresso di una cripta con un secchio all’ingresso contenente un rubino prezioso; per terra tracce fresche.
Paco, Vash e Primo entrano bramosi di scoprirne i tesori, ma rimangono chiusi nella cripta principale dove si animano degli scheletri col loro Signore. Si salvano solo grazie ad un incantesimo di fuoco lanciato da Primo, che non si accorge che l’aria è satura di zolfo: tutto all’interno esplode e così Elurin e Raider possono entrare finendo così il Signore degli scheletri e curando i compagni rimasti coinvolti nell’esplosione.
Mentre i 3 coinvolti direttamente si riprendono, Raider e Elurin continuano l’esplorazione dei tumuli e della cripta, che ha altre 2 entrate con impronte in entrata e in uscita che portano a due cripte laterali, al cui interno scheletri accatastati e altri due secchi contenenti 43 braccialetti gialli l’una, e 26 rossi l’altra. Le impronte della prima provengono da sud, della seconda da nord. Di notte notano la presenza di una persona che seguono di nascosto dirigersi verso la cripta dei braccialetti gialli. Fermato e interrogato da Raider, il contadino rivela di essere stato mandato lì da un viandante di cui si vedevano solo gli occhi che gli ha promesso ricchezze e la vita sua e della sua famiglia salva.
9. 25 del mese del Raccolto (Giorno 34) - Dinwold
In attesa che i compagni si riprendano, Elurin e Raider si avvicinano a Dinwold. La guardia all’ingresso li allontana malamente dicendo di non ficcare il naso, ma da un’esplorazione di Elurin invisibile le case sembrano tutte vuote. Tornati nella cripta raccontano tutto ai compagni. Di notte incontrano un altro contadino, questa volta con un braccialetto rosso da consegnare; anche lui è stato fermato da un viandante incappucciato arrivato via nave, con una “s” sibilante, che gli ha promesso ricchezze.
10. 26 del mese del Raccolto (Giorno 35) - Acquisti
Ripartono in direzione dei goblin inventori, che abitano in una torre semovente piazzata in mezzo ad un campo di mine e collegata alla foresta adiacente attraverso diverse carrucole. Flavur e Naldur (il fratello un po’ tocco…) offrono loro la loro mercanzia (dei razzi, un bastone dei vegetali, una catena che immobilizza chi avvolge, una bomba, una cintura con 10 pozioni dagli effetti stravaganti, un mantello fa assumere la forma di chi l’ha indossato l’ultima volta) e scambiano gli ultimi tre per le uova di basilisco trovate nelle fogne e qualche pietra preziosa. Riescono anche ad avere l’informazione che Piuma Bianca si era recato da loro un mese prima per ritirare la mongolfiera che aveva ordinato.
Ritornati al monastero scoprono da Ilvan di aver visto Piuma Bianca partire in mongolfiera la notte dell’invasione da parte dei soldati di Sir Ragher. Dopo averlo salutato e avergli dato istruzioni per nutrire i ghoul, Ilvan ha visto la sagoma della mongolfiera passare nel cielo.
Palliotto invece mostra loro l’amuleto: un insetto con le ali aperte e con una mezzaluna sopra. L’oggetto è magico e presenta delle scalanature; deducono che possa servire ad aprire qualcosa.
Da Molo Corrotto arriva un animale messaggero da parte di Spica: “Il Lupo Nero è salpato, lo Scorpione è uscito dal bozzolo”. Ripartono quindi subito verso la costa, dove aspetteranno la notte che Elurin, con la sua capacità di respirare sott’acqua, raggiunga Hubbe a nuoto per reperire informazioni. Nel viaggio però si scontrano col lupo dalla pelliccia metallica che infestava la foresta dei goblin. Dopo un durissimo scontro riescono ad avere la meglio e si dirigono verso l’Attracco di Mir, che però scoprono essere stata rasa al suolo da cannonate (una prova da parte di Sir Ragher per il funzionamento della nuova tecnologia elaborata dal sud?).
11. 27 del mese del Raccolto (Giorno 36) - Il ritorno
Di notte torna Elurin e viene elaborato un piano per entrare in città dalla baia, dato che la loro fuga dovrebbe essere stata scoperta: Elurin li avrebbe guidati sotto un tronco cavo all’interno della baia fino al quartiere dei Tagliagole, dove li avrebbe accolti Hubbe. Usciti sui moli e aggirate alcune guardie, si infiltrano tra la folla del primo mattino e raggiungono Hubbe, dove li aspettano anche Schedir, una ladra della costellazione di Cassiopea, e un misterioso personaggio con alcune importanti informazioni, che si rivela essere Nival (!), il quale racconta al gruppo tutto quello che è successo a Molo Corrotto dal suo arrivo e anche i collegamenti con la storia precedente (Raider appunta tutto sul suo diario). Anche Aramanthis è stato resuscitato da Sir Ragher e ora è diventato consigliere di Al-Meket.
Elurin decide di andare ad esplorare il relitto del galeone di Piuma Bianca affondato in mezzo alla baia e scopre un porta pergamena, ma la pergamena è troppo consumata, ed un forziere con un’altra pergamena dentro: “Se credete in me non abbiate paura, fatevi abbracciare e la via troverete”. Raider ipotizza che si riferisca ad una statua di Piuma Bianca ora distrutta vicino alla Magione, ma il gruppo non la pensa alla stessa maniera e decidono di concentrarsi su cose più urgenti.
12. 28 del mese del Raccolto (Giorno 37) - Il torneo
E’ il giorno del torneo al Quartiere delle Sete. Le porte tra quartieri sono stranamente aperte e le guardie del sud vigilano bonarie in città. L’atmosfera è decisamente cambiata rispetto al governo di Sir Ragher. L’anfiteatro è gremito. Primo, fingendosi un nobile, si dirige verso gli spalti dei ricchi con Vash come servo. Paco si mimetizza da bambino mentre Elurin, Raider, Hubbe e gli altri pirati di Piuma Bianca si separano mischiandosi alla folla, ma rimangono in vista gli uni degli altri.
Al-Meket introduce il torneo con un discorso in cui dichiara finiti i giorni bui di Molo Corrotto, ora che farà parte del sud. Al suo fianco una figura che deducono essere Aramanthis. Vengono poi presentati i 40 contendenti ma, indecisi su chi scommettere, Paco punta tutti i soldi del gruppo su quello che sembra essere un monaco, sperando possa trattarsi di Korothra.
Parte il torneo ed il monaco si presenta fortissimo. Hubbe però rimane stupito quando scende in campo Zorak, il terzo luogotenente di Piuma Bianca rimasto a Molo Corrotto (assieme a lui e a Mille Facce) di cui però non si avevano più tracce. Zorak, prima di finire il combattimento, scaglia una lancia verso Al-Meket ma Sir Ducker si frappone rimanendo ucciso. Zorak poi viene atterrato e ucciso, anche se ipotizzano possa essere tutta una messa in scena orchestrata da Al-Meket ed il suo nuovo consigliere.
Intanto, approfittando della calma in città, tutta concentrata sul torneo, Raider si lancia invisibilità e va a verificare la sua ipotesi sulla statua di Piuma Bianca. Scopre che la statua deve trovarsi sopra all’altare circondato da tentacoli nei sotterranei e ripercorre la strada lungo le fogne fino alla stanza coi tentacoli; non appena questi cercano di abbracciarlo ripete la Legge Pirata e con la stessa il sarcofago su cui Paco aveva trovato la Mazza del Terrore si apre mostrando il corpo di Piuma Bianca, fortemente deperito ma ancora vivo!
Intanto si sta concludendo il torneo; il monaco vince la finale e Al-Meket annuncia il nome del vincitore: Korothra!
Nessun commento:
Posta un commento