SANGUE NELLE ROVINE DI RHEST

Di primo mattino Killiar accompagnò assieme ad altri suoi 3 compagni gli avventurieri in sella ai gufi giganti fino ai confini delle rovine di Rhest, una città semisprofondata tra le acque della palude. Egli sarebbe tornato a riprenderli alle 5.30 p.m., ma in nessun caso sarebbe stato possibile aiutare i Campioni di Brindingford nella loro lotta contro questa malvagia minaccia.
Decisi a procedere esaminando la zona, si potevano notare delle specie di palafitte facenti funzione di posti di guardia disposte lungo tutto il perimetro della palude con attaccate a queste delle chiatte molto spartane (sicuramente utilizzate dai lucertoloidi per spostarsi sulle acque).
Ad un primo esame però sembrava non esserci anima viva, ma allo stesso tempo alla prima avvisaglia di lotta sicuramente sarebbe stato dato l'allarme nei palazzi centrali.
Dopo un breve consulto si decise di mandare Menion invisibile con "Camminare nell'aria" ad ispezionare le rovine al centro.
Il Ranger potè distinguere 2 costruzioni abitate, una con una torre provvista di una campana sorvegliata da diversi hobgoblin all'apparenza molto vigili, mentre l'altra più grande presidiata da diversi ogre e con all'interno una specie di tana (presumibilmente poteva essere anche quella di un drago...).
Dopo accese discussioni e superata la riluttanza di Lyin sull'uso della magia nonostante l'assenza di Tif, la cosa migliore sembrava arrivare tutti quanti invisibili volando, per prendere di sorpresa gli hobgoblin affinchè non potessero suonare la campana e dare l'allarme.
Tirato anche un "Silenzio" Khoril e Echoes avrebbero attaccato dal piano superiore e zittita la campana, mentre Menion e Lyin si sarebbero occupati degli occupanti il piano inferiore.
L'azione fu rapida e decisa e ogni tentativo di resistere o di dare l'allarme venne spezzato sul nascere. Nessun hobgoblin venne risparmiato, neppure quello che sembrava essere il loro capo. E cosa più importante nessun abitante della palude sembrava essersi accorto di nulla.
Ora bisognava proseguire verso l'altra abitazione.
Volando parzialmente al riparo dalle rovine emergenti dall'acqua Khoril fece un largo giro per arrivare dal retro e non essere visto dalle sentinelle. I suoi compagni lo avrebbero raggiunto dopo qualche turno, quindi doveva approfittare del momento e poi resistere per un pò di tempo.
Si gettò quindi in mezzo agli ogre che presidiavano il tetto della costruzione diroccata uccidendone subito uno e ferendone un altro. Non riuscì però ad impedire ad uno degli altri 2 di scendere nel piano inferiore. Almeno nessun suono poteva uscire dal raggio del "Silenzio" che il paladino continuava a portarsi addosso.
Khoril, liberatosi di un altro ogre, seguì quello al piano inferiore trovandosi di fronte ad un essere molto grande e nerboruto con 2 teste: un Ettin!!!












Ma i compagni di Khoril erano arrivati e lo scontro principale si era spostato sul piano superiore dove si era diretto l'Ettin ed al quale si era unito un drago nero di taglia media cavalcato da un goblin.
Al piano inferiore intanto Khoril stava ingaggiando un hobgoblin particolare che non sembrava un guerriero (o almeno non si comportava come tale) ma la ferocia del combattimento sul tetto iniziava a preoccupare il gruppo. Lyin si era unito alla battaglia, ma non era il solo! Anche una progenie neraverde (la stessa bestia incontrata nella palude con il cadavere del gufo gigante) stava attaccando Echoes, ormai ridotto in fin di vita dai soffi acidi combinati dal mostro della palude e del drago nero. Difatti il chierico si vide costretto ad abbandonare la battaglia rendendosi invisibile non prima di sparare una colonna di fuoco sull'ettin che assieme agli attacchi di Menion lo videro cadere.
Lo stesso Menion dopo l'uccisione dell'Ettin si trovò davanti all'hobgoblin inseguito da Khoril che si stava rendendo invisibile grazie ad una pozione. Ma questa azione non lo salvò dalle spade dei 2 compagni.
La battaglia sembrava ad uno stallo, con la progenie che usciva dall'acqua per spruzzare acido per poi ritornarvi subito, il drago nero che soffiava e il suo cavaliere che si stava dimostrando un ottimo arciere, perdipiù in possesso anche di arti magiche visto che poteva rendersi un difficile bersaglio grazie ad immagini speculari.
La svolta ci fu quando Khoril riuscì ad utilizzare un pergamena lanciano una palla di fuoco che eliminò tutte le immagini, di modo che fu possibile per Lyin prendere di mira il cavaliere del drago ed abbatterlo.
Immediatamente il drago fuggì e la stessa progenie sembrò scomparire nella palude.
All'interno, nelle varie stanze, vennero trovati diversi forzieri con armi magiche e monete ed una specie di caverna che sembrava essere il posto dove venivano cresciute le uova delle progenie (ce ne erano circa una trentina).
Qui finalmente ci fu lo scontro decisivo con la progenie che al termine di una lotta serrata venne abbattuta e si potè procedere alla distruzione di tutte le uova che emanavano una forte aura di magia e malvagità.
Ma quello che aveva colpito di più il gruppo era quella strano oggetto magico malvagio in arte draconica nel quale era incastonata una sfera nera........