Il giorno del 50° compleanno di D&D pubblichiamo le gesta dell'ultima sessione di Yokai Hunter Society (con missione scritta e masterata da Delvo, autore anche del riassunto), consapevoli del debito di ogni gioco di ruolo (e del nostro gruppo) al padre di tutti i giochi!
Eccoci al resoconto della prima sessione di Yokai Hunter Society. Yokai Hunter Society è un gioco di ruolo OSR minimale dove i giocatori impersonano cacciatori di mostri Durante il periodo Meiji in Giappone.
L'avventura giocata è una One shot che ho scritto io con l'idea di un progetto più di ampio respiro e articolato in tre sessioni. Il luogo dell’avventura è il Monte Koyasan in Giappone. Per prima cosa ho spiegato le meccaniche principali del gioco, che comunque sono molto semplici e minimali, e poi siamo passati alla creazione dei personaggi (abbiamo preferito la generazione casuale come da manuale. n.d.Jiro).
### La salita del monte Koya
I retroscena dell'avventura è il seguente: un Abate dei monaci del Monte ha contattato la Yokai Gari Kai poiché sono sparite nel nulla alcuni monaci Di vari tempi monasteri e santuari della vetta. Inoltre tutti i treni che portavano merci e persone in cima al Monte arrivano vuoti da qualche tempo. gli Hunter sono quindi incaricati di indagare.
La partita inizia alla stazione Gokurakubashi ai piedi del Monte Koyasan: qui i cacciatori, rigorosamente coperti al volto da tipiche maschere del folklore giapponese, dopo essersi guardati intorno e aver osservato i passeggeri salgono sul treno che porta in cima al Monte. Il piccolo treno è costituito da soli 4 vagoni, con una locomotiva in cima ed una in fondo (poiché il treno non ha modo di potersi rigirare una volta raggiunta la cima). Il loro vagone è quello di seconda classe, il secondo dopo la locomotiva di testa. Qui a bordo trovano seduti due monaci diretti ai templi in cima al Monte, i quali appaiono nervosi e in preghiera: a prima vista sembrano in apprensione per il viaggio, forse consapevoli di quello che sta succedendo da un pò di tempo a questa parte al treno. Fin da subito i personaggi notano una strana atmosfera, come se l'aria fosse strana, E sono colti da uno strano senso di nausea. Jiro, un Hunter dalla maschera bianca sorridente, con guance dal motivo rosso a spirale e occhi vuoti sormontati da un grosso mono ciglio, è il primo a interagire con i monaci: dopo qualche scambio di parole si rende conto che essi sono spaventati all'idea che possa accadere qualcosa di brutto a loro. Abe, guerriero la cui maschera tradizionale ricorda quello di un ronin dalle fattezze mostruose, cerca di rassicurare i passeggeri stando comunque all'erta. La tratta intanto passa da una zona collinare dalla boscaglia ancora poco fitta. Si sentono ogni tanto dei cigoli sinistri come se ci fosse qualcosa in movimento sotto il vagone, e non è chiaro se si tratta delle meccaniche del treno o di qualcosa di anomalo: Mei, una Hunter dalla maschera raffigurante una geisha, prova a indagare sull'origine dello strano rumore utilizzando sia le sue conoscenze tecniche ma anche sporgendosi dal finestrino per verificare se si nota qualcosa qualcosa di anomalo, ma tutto pare tranquillo. Jiro si mette ad osservare attentamente Il corridoio del vagone e rimane colpito da un nodo del legno: si avvicina per osservarlo è nota come un piccolo ammasso di carne pulsante e putrida che si contorce al di sotto del corridoio. Mentre osserva con disgusto questa strana sostanza dal nodo appare un occhio; in una manciata di istanti l'orbita esce dal nodo e inizia a fluttuare per il vagone puntando a turno ognuno dei passeggeri finché un colpo ben assestato dell'esperto Abe non lo fa stramazzare al suolo, facendolo svanire immediatamente in un cumulo di cenere.
Jiro decide quindi di andare verso la locomotiva per cui lascia gli altri due Hunter assieme ai due monaci, che sembrano essersi addormentati sia a causa della spossatezza che ha colpito anche loro sia probabilmente per lo spavento, e avanza lungo il treno togliendosi la maschera. Nel vagone di prima classe che lo separa dalla locomotiva vede che sono seduti tre soldati imperiali: dopo un rapido scambio di parole nota che anche loro sembrano subire lo stesso malessere che pare aver colpito tutti i passeggeri: si congeda dai tre militari e raggiunge la testa del treno. Il macchinista accoglie cordialmente l'Hunter e pare non risentire degli strani sintomi di cui tutti soffrono a bordo: spiega che è tutta questione di abitudine e che il fatto di aver compiuto questa tratta più volte lo ha temprato. Rassicura il suo interlocutore dicendo che già al viaggio di ritorno sicuramente la nausea non ci sarà più. Quando Jiro gli pone domande relative agli strani fenomeni per cui i treni arrivano vuoti il macchinista dice di non saperne nulla in quanto non è l'unico conducente del treno ma fa parte di una serie di macchinisti che si alternano. ln ogni caso l’uomo sembra tranquillo e cordiale e anzi rimane a disposizione dei passeggeri. Prima che Jiro concluda la sua visita al macchinista uno dei soldati imperiali raggiunge la locomotiva per verificare che sia tutto ok: prontamente Jiro rivela preoccupazione per i sintomi che stanno avvertendo a bordo e ripetendo quanto il macchinista gli ha riferito al riguardo.
Intanto l'ambiente circostante si fa diverso: il treno infatti inizia ad attraversare un tratto più ripido e caratterizzato da un fitto bosco. Di lì a poco si sentono dei tonfi provenire dai tetti dei vagoni in fondo al treno. I tre Hunter a bordo notano i rumori e sospettano che qualcuno o qualcosa sia atterrata sul treno: Mei e Abe stanno pronti a un'eventuale attacco, mentre Jiro si incammina per tornare al suo vagone. L’Hunter dalla maschera sorridente sta per aprire la porta che separa il vagone di prima classe dal suo vagone, quando viene colpito alle spalle da un pugno: Il soldato imperiale che lo aveva raggiunto nella locomotiva è ora dietro di lui con occhi maligni e un sorriso beffardo, intenzionato ad aggredirlo. In pochi istanti la situazione si fa concitata: Jiro prova a scappare nel vagone di prima classe ma viene ferito ad un avambraccio riuscendo tuttavia con un grido a mettere in allerta i suoi compagni nel vagone di seconda classe, ma gli due poliziotti si dirigono verso di lui. Fortunatamente Mei accorre per dare una mano ed i due riescono a disarmare in poco tempo uno dei soldati privandolo della sua Wakizashi e tranciando di netto il suo braccio: notano tuttavia che il soldato pare non curarsi nella ferita riportata e anzi pare non avvertire dolore di alcun tipo, ma stramazza al suolo poco dopo. I guerrieri, superati gli assalitori, si rifugiano nel vagone di seconda classe con Abe, ma uno dei due soldati rimasti si avvicina con lo stesso ghigno beffardo visto in precedenza. Il terzo soldato invece si arrampica sul vagone facendo sentire i suoi passi calmi ma minacciosi percorrere la carrozza sopra le teste degli Hunter. Jiro ha però un’idea: utilizzando l'olio della sua lampada predispone una macchia proprio al centro del vagone in modo da incenerire il soldato qualora si fosse avvicinato troppo e questa si rivela essere un'ottima idea, poiché pochi istanti dopo il militare attraversa proprio la chiazza che prontamente viene data alle fiamme. Pochi attimi dopo il guerriero dell’imperatore giace morto carbonizzato. La sessione termina con Jiro che torna nuovamente alla locomotiva, Mei pronta ad attaccare il terzo soldato qualora entrasse nel vagone e Abe messo in posizione strategica in modo da tenere d’occhio i monaci e le due aperture del vagone. È trascorsa circa mezz'ora di viaggio...
1 commento:
Mi ha divertito molto che per festeggiare d&d venga caricato il riassunto di yhs :D
Posta un commento