Dopo cinque anni è uscito un nuovo starter set per D&D
pensato per aiutare a compensare alcune imperfezioni de La Miniera
Perduta di Phandelver, il primo starter set per D&D 5E che ha portato
giocatori di tutto il mondo dentro caverne piene di goblin, a girare per la
città di Phandalin e nella Caverna dell'Eco alla ricerca di oro, gloria e
Gundren Rockseeker. Esso aveva pure delle carenze, dato che non faceva provare
ai giocatori alcuni degli aspetti fondamentali del gioco. La creazione dei personaggi.
Incontri specificamente pensati per essere ruolati. Buffe avventure secondarie.
Minacce reali. Tutto questo può essere trovato nell'Essentials Kit,
assieme ad una regione pronta ad essere esplorata.
Il riuscire in questi aspetti è legato allo sviliuppo
dell'avventura presente in questo nuovo kit e alla filosofia dietro di
essa. D&D Essentials è pensato per attirare dei nuovi
giocatori e praticamente ogni aspetto del kit è incentrato su tale scopo.
Dentro il kit troverete un libro semplificato delle regole, che si dimostra più
approfondito di quello dello Starter Set, e vi permetterà di far
salire i personaggi fino a livello 6 con tutte le scelte solitamente associate
ad una partita di D&D. Troverete anche tutta una serie di strumenti di
supporto per il gioco veramente utili per giocatori e DM - e questo è un
aspetto su cui vorrei soffermarmi.
Uno degli aspetti migliori dell'Essential Kits è
che è pensato per nuovi giocatori E nuovi DM: in mezzo alle regole troverete
suggerimenti su come gestire le partite e far procedere il gioco. Sfogliando la
nuova avventura inclusa nel kit, Il Drago del Picco Spira di Ghiaccio (Dragon
of Icespire Peak), potrete scoprire che l'intera prima sessione viene dedicata
alla creazione di nuovi personaggi. Ma questi consigli sono adatti a tutti. Ai
giocatori vengono rivolte domande come:
- Alcuni dei personaggi hanno dei legami tra di loro?
- Cosa mantiene unito il gruppo?
- Cosa ogni personaggio apprezza di più nei propri compagni di avventura?
E anche al DM vengono dati consigli utili, cose come
"prestate attenzione alle scelte fatte dai vostri giocatori, gli aspetti
che preferiscono, tra cui gli agganci narrativi e come sfruttarli". Viene
data particolare attenzione alla sezione "Descrivete il vostro personaggio"
della creazione del personaggio, cosa che personalmente trovo rifletta un
generale cambio di atteggiamento avvenuto in D&D nel corso degli ultimi
cinque anni. Leggere questo manuale si dimostra un ottimo indicatore della
direzione presa dalla community degli appassionati.
Viene posta decisamente più enfasi sulla R di GdR in questo
kit. Viene addirittura detto esplicitamente nel manuale d'avventura che i
giocatori potrebbero trovare delle soluzioni alternative alle avventure. Per
esempio durante un'avventura i personaggi potrebbero incontrare una Manticora.
Potrebbero sfamarla, combatterla oppure corromperla....e questi sono solo gli
esempi già forniti.
Tornando ai supporti di gioco potrete trovare carte per
l'iniziativa, carte per segnare le condizioni, carte per tenere traccia delle
missioni, carte per gli oggetti magici. Tutti supporti utili e che possono
essere messi a frutto anche da dei DM con più esperienza. Ma l'aspetto che ho
preferito in assoluto sono le carte aiutante (Sidekick Cards).
Ed è qui che D&D Essentials dà
veramente il meglio di sé. Comprende delle regole per gestire il gioco con il
solo DM e un giocatore, cosa che apre molte possibilità per i nuovi giocatori.
Il concetto fondamentale è di trovare un aiutante (sidekick), farlo giocare
assieme al gioco, con cui dividerà le avventure senza contare a livello di
esperienza ottenuta. Questo rinforza l'idea che il DM sia lì per fare il tifo
per i giocatori ed è il set di regole che avrei voluto avere quando ho iniziato
a giocare a D&D anni addietro e non avevo amici con cui provarlo, ma solo i
miei fratelli.
E, per quanto possa valere la mia esperienza, queste regole
funzionano decisamente bene. Ho portato due giocatori con differenti livelli di
familiarità con il regolamento attraverso la parte introduttiva dell'avventura
in sessioni "1-vs-1" e tutto ha funzionato decisamente bene
E lo stesso si può dire per il resto de Il Drago del
Picco Spira di Ghiaccio. L'avventura nel suo complesso dà l'idea di essere
davvero D&D. Innanzitutto i personaggi saliranno da livello 1 al 6 e
faranno tutte le scelte che ci si aspetterebbe lungo il cammino, tra cui
scegliere sottoclassi, incantesimi e molto altro. Inoltre l'avventura sembra
molto più aperta e libera. Ha anche un sentore decisamente sandbox, concetto
rinforzato dalla mappa in formato poster della Costa della Spada inclusa
nell'avventura.
Questa mappa invoglia all'esplorazione. E man mano che i
giocatori sentiranno parlare di nuovi luoghi (e fidatevi l'avventura vi
fornisce molteplici occasioni in tal senso) potrete puntare ad essi sulla mappa
e farglieli vedere, così che ci possano andare se vogliono. Ci sono svariati
avversari da affrontate. Ma ci sono anche delle decisioni complicate da
prendere. Aiuterete i nani oppure li convincerete semplicemente a tornare a Phandalin?
Quando incontrerete la coppia sposata di re gnomi (l'avventura mette
decisamente in luce molte minoranze sotto-rappresentate) come riuscirete a
convincerne uno che la sua dolce metà è al sicuro dalla minaccia mutaforma? Le
scelte paiono molto più aperte.
Questo kit è un'ottima scelta per chiunque voglia
provare o far provare D&D. Dal veterano che vuole portare nuovi giocatori
nel mondo del gioco a chi si è incuriosito dopo aver visto Stranger
Things, questo kit è adatto a tutti. Ed è questo che lo rende così...
Essenziale.
1 commento:
Praticamente è quello che sarebbe dovuto essere lo Starter Set (che tanto chissenefrega di personaggi pregenerati...), rendendolo obsoleto se non inutile: nell'Essential le regole sono un po' più approfondite, comprese quelle per la creazione del personaggio (anche se con scelta "limitata" a 4 razze e 5 classi); a detta delle recensioni l'avventura è più bella (e fino al 6° livello); c'è lo schermo del Master e carte per condizioni, aiutanti/PNG, oggetti magici della missione e addirittura per l'iniziativa; e ci sono pure due dadi in più...
Insomma, se esce in italiano...
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