Pittsburgh Steelers vs San Francisco 49ers 20-24
Terza settimana della stagione, prima partita in casa per i Niners che si ritrovano ad affrontare una Pittsburgh priva del suo leader Ben Roethlisberger, fuori tutta la stagione a causa di un infortunio al gomito destro. In cabina di regia gli Steelers si affidano al secondo anno Mason Rudolph che non aveva sfigurato contro Seattle. Le due squadre provengono da un inizio di stagione completamente opposto, i Niners si ritrovano sul 2-0 con una difesa brillante mentre gli Steelers sono sullo 0-2 con molti dubbi su entrambi i lati del campo, ma con un Minkah Fitzpatrick in più nel motore.
La partita inizia ed il primo drive è nelle mani di Garoppolo e dopo un bel primo down ottenuto con un passaggio a Kittle, Matt Breida non riesce a controllare il pallone su uno screen pass che finisce nelle mani di TJ Watt regalando un’ottima posizione per gli Steelers, ma la difesa dei Niners regge bene e concede solo tre punti. Dopo due punt consecutivi, Garoppolo lancia il suo secondo intercetto della partita, ancora un pallone sporcato stavolta da Pettis e intercettato dal nel giallo nero Fitzpatrick, ma anche stavolta la difesa di San Francisco fa capire di essere scesa in campo per vincere e concede ancora solo 3 punti. Il drive successivo sembra quello buono per i Niners, arrivato sulla soglia della red zone (anche grazie alla spettacolare ricezione del full back Juszczyk per 27 yard) il running back Mostert perde il pallone commettendo il terzo turnover nel solo primo quarto.
Il secondo quarto non inizia benissimo, altro drive portato in red zone per i Niners, ma stavolta la frittata la fanno il centro Richburg e Garoppolo che perde palla allo snap causando il quarto turnover di giornata e lasciando ancora a secco i suoi. Lo score della squadra di casa viene sbloccato dal solito Gould e grazie alla sua difesa, la squadra di Shanahan riesce ad andare negli spogliatoi solo sotto di tre.
Il terzo quarto si apre con la palla in mano a Rudolph, il neo-titolare degli Steelers non regge sotto la pressione della linea dei Niners e lo inducono a lanciare un intercetto preso dal cornerback Williams questo porta al drive del sorpasso. Garoppolo converte un terzo e 8 per Bourne e il running back Wilson corre per una yard nella end zone portando il punteggio sul 6 a 10. La risposta di Rudolph arriva dopo un paio di punt grazie alla ricezione di Juju Smith-Schuster che trasforma un corto passaggio in una corsa di 76 yard per il 13 a 10. Jimmy G non ci sta e mette su subito un bel drive per 75 yard conclusosi ancora una volta con una corta corsa di Wilson.
La difesa dei Niners perde ad inizio quarto quarto il cornerback Whiterspoon e questo le costa praticamente 7 punti perché il suo sostituto Verrett si fa battere prima da Washington commettendo una pass interference per 32 yard, subito dopo concede il touchdown per 39 yard a Johnson. La partita sembra solidamente in mano a Pittsburgh quando l’attacco dei Niners compie l’ennesimo errore in red zone, Garoppolo chiama troppo presto lo snap, la palla sbatte su James in motion causando il fumble e il quinto turnover di San Francisco. Ancora una volta è la difesa di Saleh a salvare la giornata, Conner non si accorge del ritorno di Armstead che gli strappa la palla regalando ancora una possibilità a Garoppolo. Stavolta il numero 10 non sbaglia e trova Pettis in end zone per il definitivo 20 a 24.
La partita vista dal lato di San Francisco può essere divisa in due lati uno molto positivo ovvero quello della difesa che sembra sempre più convincente soprattutto nella linea, uno molto negativo ovvero quello degli errori compiuti in attacco, troppi i 5 turnover che con un Ben Roethlisberger dall’altro lato avrebbero probabilmente portato ad una sconfitta. Pesante potrebbe essere l’assenza di Whiterspoon che prima dell’infortunio stava giocando benissimo, infortunio che a detta di Shanahan dovrebbe tenere fermo il cornerback per almeno un mese.
La partita vista dal lato di Pittsburgh ci fa vedere una difesa che con Fitzpatrick sembra migliorare, che ha portato pressione costante a Garoppolo, ma che ha concesso ancora più di 400 yard, davvero troppe. L’attacco non è riuscito a beneficiare delle opportunità, ma Rudolph avrà tutta una stagione per migliorare.
I Niners salgono a 3 vittorie su tre e si apprestano alla bye week, mentre gli Steelers perdono la terza consecutiva e riceveranno i Bengals nella prossima week.
New Orleans Saints vs Seattle Seahawks 33-27
Un primo quarto totalmente giallo per entrambe le squadre. Nei primi 15 minuti reali della partita sono volate 6 flag ( 2 per Seattle e 4 per New Orleans ) a fermare la squadra. Entrambe le squadre sono riuscite a segnare un Touchdown a testa. A sbloccare la partita è Deonte Harris che trasforma a tre minuti dall’inizio un punt return: 0-7 per la squadra ospite.
Ci penserà dieci minuti più tardi Lockett a pareggiare i conti prima della fine del quarto con un passaggio di otto yard raccolto vicino il paletto arancione esterno: 7-7.
Il secondo quarto parte più tranquillo, entrambe le squadre sono costrette al punt almeno una volta. Passano 9 minuti e sembra che Carson abbia trovato il genio su una lunga corsa ma prima di cadere Apple gli sfila la palla che finisce nelle mani di Vonn Bell che la riporta in TD: 7-13 (Lutz sbaglia l’extra point).
I Seahawks riprendono il pallone ma non fanno altro che raggiungere solo le 41 avversarie in 7 giocate dove decidono di provare a prendere un primo down su un 4&1: niente da fare per la squadra di casa che si trova davanti un muro sulla corsa centrale di Carson. Poco più di due minuti per i Saints per assicurare il vantaggio. Una difesa larga sugli shotgun pass facilita l’avanzata del club ospite che a 33 secondi dalla fine del quarto sigla il 7-20 con uno screen pass su Kamara che pare cosparso di sapone.
La prima palla del terzo quarto è affidata ai Saints che risalgono il campo fino alle 35 avversarie. Da li Lutz prova un Field Goal ma una flag contro la difesa regala un primo down automatico. New Orleans non può che approfittare del grosso regalo e prende nuovamente le distanze da Seattle: 7-27.
I Seahawks le provano tutte ma sembrano lottare contro se stessi che contro i campioni della NFC South. L’autore del graffio di Carroll, Cody Burton, recupera un fumble su un punt return sporcato ma l’azione si conclude a poche yard dalla endzone avversaria su un 4&6.
I Seahawks aggiungono 7 punti al tabellone dopo un drive pieno di inceppi con una corsa di Wilson da due yard: tante poche piccole azioni portano i Seahawks lentamente verso la endzone avversaria.
Sotto di 13 Seattle può ancora farcela ma i Seahawks cadono ancora su un 4&1 sulle proprie 28. Altro regalo per i Saints che ringraziano e si riportano a più 19 (2 pt. conversion sbagliato).
Invani i due TD di Seattle negli ultimi 4 minuti (uno di Wilson su corsa e uno di Dissly allo scadere della partita) che danno prova di una squadra che può farcela ma non ce l’ha fatta.
Termina dunque inaspettatamente 27-33 per la squadra proveniente dalla Big Easy.
Che dire, un grazie alla squadra di casa può bastare. Sean Payton non ha disegnato la partita per condurla ma si è trovato a farlo senza un minimo sforzo.
Alvin Kamara è stato l’eroe del giorno, bucando la difesa dei Seahawks via aria (guidando la squadra con 9 ricezioni per 92 yard e un touchdown) così come a terra (16 corse per 69 yard, incluso un touchdown).
Che notte per Teddy Bridgewater, che ha gestito il gioco esattamente come l’allenatore Sean Payton e i suoi compagni di squadra hanno detto che lo avrebbe fatto. I fan dei Saints hanno dato una prima occhiata a ciò che Bridgewater può fare in attesa del ritorno di Brees, conducendo l’attacco con fiducia e reagendo bene quando la difesa dei Seahawks ha cercato di fargli pressione. Ha fatto il suo lavoro evitando errori, prendendo quello che gli stavano dando gli avversari e andando fuori di testa solo quando necessario. Il resto della squadra sta giocando bene, è tutto ciò di cui hanno bisogno in attesa di Brees: la prossima contro i Dallas Cowboys sarà un'altra dura battaglia! (nella notte tra domenica e lunedì su DAZN)
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