giovedì 17 gennaio 2019

Un finale aperto...

Buon 12° compleanno Firikal's!!!


Decisero di rientrare facendo piazza pultia dei funghi, animati o meno che fossero. L'operazione fu abbastanza semplice e non causò nessun problema al gruppo, che potè continuare a seguire le orme della grossa bestia, sebbene alcuni anfratti laterali suggerivano la presenza di altre camere collegate alla caverna principale. Grimlock provò a sbirciare nell'anfratto più a est, ma tornò subito indietro non appena un paio di ragni giganti provarono ad attaccarlo.
Decisero di puntare dritti alla loro missione, e cioè liberarsi dell'orsogufo e cercare di scoprire se fosse stata mandata da qualcuno interessato al loro regno.
La caverna successiva era più ampia e ad ovest presentava una larga pozza di acqua di grotta. Di fronte a loro l'enorme bestia era accovacciata sopra il corpo di un altro esemplare, che giaceva apparentemente inerme sul fondo dell'antro. Non appena percepì la loro presenza, l'orsogufo emise un verso furioso e si diresse verso gli eroi. Questa volta però non erano impreparati e la bestia era ancora ferita dallo scontro del giorno prima, e nonostante l'incredibile forza dell'animale, riuscirono ad avere la meglio. Il secondo esemplare si rivelò essere una femmina, probabilmente la compagna dell'orsogufo; mostrava segni di armi da taglio e sembrava morta da non più di due settimane.
Ma la scoperta più interessante era il cadavere di un umano, vestito di cuoio borchiato, che giaceva dietro la femmina; oltre all'equipaggiamento magico aveva con sè una mappa della cintura verde in cui vi erano segnate con una grossa X la tana dell'orsogufo e la capitale Greenbow, segno evidente che l'orsogufo faceva parte di un piano ordito da altri...
La grotta proseguiva in uno spazio più piccolo da dove proveniva un mugolìo. Grimlock avanzò cautamente con la luce magica lanciata da Jorge fino a che non si trovò davanti la scena di una carneficina: sei uomini vestiti in modo simile ai banditi giacevano a terra feriti a morte da grosse unghiate di orsogufo. Nel massacro erano presenti anche due corpi di cuccioli di orsogufo, mentre un terzo - impaurito - stava piangendo con un verso acuto. I cadaveri non recavano ulteriori indizi della loro provenienza, e così i lgruppo si concentrò sulle aperture presenti: una conduceva verso nord, l'altra, sul soffitto, era posta sopra una sporgenza di roccia alta più di quattro metri.
Grimlock come al solito si offrì per esplorare la prima, dalla quale sbucarono cinque ragni giganti che attaccarono Walker e Kastaghir. I ragni erano fastidiosi perché con la loro ragnatela potevano immobilizzare gli avversari, e soprattutto per il veleno dei loro morsi, ma non tanto pericolosi da impensierire i quattro avventurieri, che se ne sbarazzarono velocemente.
Fu Jorge invece a proporsi per esplorare il tunnel che saliva a quarantacinque gradi, grazie ai suoi movimenti del ragno. Il tunnel era buio ma poco profondo, ma arrivato al culmine il mago si trovò invischiato in altre ragantele. Al centro della stanza due creature bipedi, con la faccia da ragno e delle grosse chele al posto delle braccia. Erano Ettercap e Jorge sapeva bene quanto potessero essere pericolosi. Per fortuna al suo grido di aiuto rispose prontamente Grimlock che - arrampicatosi all'interno del tunnel - lo trascinò giù prendendolo per le gambe. Alla ritirata non seguì nessun accenno di inseguimento e così il gruppo si ritiò nella camera centrale per decidere il da farsi.
Prima di uscire però Grimlock si volle togliere lo sfizio di esplorare anche la galleria che dalla prima grotta conduceva ad ovest, ma non appena entrò nello stretto antro umido e pieno di vegetazione, venne attaccato da un Cumulo Strisciante che viveva nella grotta. Il primo terribile attacco della creature fusufficiente per far capire al barbaro che non sarebbe stata l'occasione giusta per ripulire a fondo la rete di caverne da tutti gli abitanti...


Kastaghir decise di lanciare un parlare con i morti su qualche cadavere, potendo così accertare i loro timori: i banditi erano stati incaricati di soggiogare l'orsogufo attraverso il loro capo, un domatore, e scagliarlo contro la capitale. Alla domanda di chi fosse il mandante, ottennero un semplice nome: Nirissa. Kastaghir non ricordava di aver mai sentito questo nome, né tra i nobili, né ripescando dalle tradizioni della zona, tantomeno tra le divinità dei pantheon conosciuti. Fu però Jorge ad avere l'intuizione più significativa: la sua approfondita conoscenza delle arti magiche gli fece collegare il nome al linguaggio fatato. In tutta la Cintura Verde avevano effettivamente incontrato tante creature del popolo delle fate, dai folletti alle driadi, alle ninfe; senza contare gli gnefri ed il loro compagno gnomo Dev'yid. Sembrava in effetti che la zona fosse particolarmente popolata da queste creature, e la mappa trovata nella fortezza nanica occupata dai troll recava altri punti inesplorati in cui avrebbero potuto trovare altre creature del genere... Ma ora era tempo di decidere.
Avevano eliminato la minaccia più prossima al loro regno, ma la scoperta di qualcuno interessato al loro regno li inquietava non poco. In più la caverna era ancora abitata da creature oscure e non avrebbero potuto reclamare la zona come loro senza prima aver debellato le minacce per i nuovi possibili abitanti.
Si confrontarono a lungo. Alla fine si trovarono d'accordo sulla necessità di dedicarsi al benessere di Greenbow. Dopo le ultime vicende - ma in realtà da sempre - alcuni cittadini avevano lamentato l'atteggiamento ancora molto avventuroso dei nuovi regnanti, e gli eventi accorsi negli ultimi mesi avevano, se non confermato le critiche, quantomeno sottolineato la necessità di rassicurare la popolazione. Si sarebbero concentrati sul consolidare i confini e rafforzare le difese del regno. 
Per l'esplorazione ci sarebbe stato tempo anche in futuro, con Greenbow al sicuro, magari cercando di ottenere più informazioni su Nirissa.

Nessun commento: