Ecco in brevissimo i cambiamenti
e le aggiunte di questa ambientazione rispetto alle regole dello Starter Set
presentate nei precedenti post.
Intro
Per prima cosa dimentichiamoci (almeno proviamo) il modo di giocare a
D&D. Semplicemente guardando le avventure, la prospettiva assunta dai
giocatori nell’approcciarsi ai personaggi è completamente diversa: se con
D&D abbiamo sempre giocato con personaggi destinati a diventare famosi e
potenti (al 20° livello si era quasi delle divinità, e le avventure portavano
ad un coinvolgimento sempre più “epico”), con ATM si ritorna al “basso profilo”
del GiRSA, con Pg che sono uomini comuni che hanno scelto l’avventura. Sembra
poco, ma rileggendomi i vecchi moduli, la magia (in senso romantico) sta tutta
qui: si potrà anche assaltare una torre di orchetti, ma rimarrai sempre un
avventuriero che sta affrontando una sfida al di sopra delle proprie singole
forze, e che potrà portare a termine la missione solo con una buon piano e
tanta prudenza (anziché col classico approccio a “rullo compressore” di
D&D…).
L’ambientazione si colloca nel 2946 dell Terza Era, 4 anni dopo
l’uccisione di Smaug, tra Lo Hobbit ed Il Signore degli Anelli (ma ovviamente
ci sono ampi margini di localizzazione temporale), e questo è importante per
capire l’intero settings e le varie scelte operate in termini di gioco.
La regione scelta è quella delle Terre Selvagge, tra la catena delle
Montagne Nebbiose, che taglia in due la Terra di Mezzo dal nord fino a Gondor,
e i Colli Ferrosi, ad est.
Ma veniamo alle regole seguendo i
capitoli del manuale.
Non più razze ma culture, da cui
dipendono anche l’equipaggiamento bonus, il tenore di vita (disponibilità di ricchezza,
ma anche spese mensili per mantenersi – scompare quindi il dover depennare gli
spiccioli per un pasto caldo in locanda), le classiche informazioni (nomi più
comuni, età, ecc…), ma soprattutto i tratti
culturali, che andranno ad influire sulle statistiche di gioco.
Di seguito le 11 culture.
Bardiani: gli abitanti di
Valle/Dale, che hanno seguito Bard nella ricostruzione della città sotto la
montagna;
Beorniani: seguaci di
Beorn, protettori delle Terre Selvagge del Nord, a cavallo del fiume Anduin
(dimenticatevi però dell’abilità di trasformarsi…);
Cavalieri di Rohan: guerrieri
abituati a combattere a cavallo;
Dunedàin: i nobili raminghi
che vigilano le Terre Selvagge proteggendole dai servi dell’Ombra;
Elfi di Bosco Atro: gli
abitanti della foresta più antichi della Terra di Mezzo.
Hobbit della Contea: il
tranquillo popolo dell’ovest.
Nani della Montagna Solitaria:
gli abitanti dell’appena riconquistato regno di Erebor, abili lavoratori di
pietra e metallo;
Uomini dei boschi: popolo
di frontiera, amici di Radagast il Bruno, abituati a sopravvivere nelle ostili
Terre Selvagge del sud, vicino alla temibile Dol Guldur;
Uomini di Brea: imparentati
con gli hobbit e abituati al crocevia di culture;
Uomini del lago: gli intraprendenti
e ambiziosi abitanti di Pontelagolungo/Esgaroth, tra mercanti, viandanti e
faccendieri;
Uomini di Minas Tirith: nobili
guerrieri, addestrati a difendere il proprio regno dall’Ombra.
(Niente più super-Noldor, ma mi chiedo chi mai farà un Umano di Brea…)
Classi
Se le culture spiazzano per la poca differenza tra loro (in realtà
solo apparente, perché a livello di ambientazione sono molto diverse e ben
differenziate), le sei classi lo fanno per il totale stravolgimento rispetto ai
canonici del fantasy classico.
Oltre a determinare le caratteristiche più importanti del Pg (PF, Competenza,
Equipaggiamento, e Vulnerabilità – che vedremo, perché novità dell’ambientazione),
ogni classe fornisce particolari abilità in base al livello (in classico stile
3.x).
Al 3° livello è possibile
scegliere una [Specializzazione] (una
sorta di Classe di Prestigio, ma che caratterizza la classe in maniera più specifica).
Ecco le classi:
Cacciatore di tesori [Agente
(spia)/Scassinatore]: il classico “ladro”, ma con una più spiccata
propensione per l’esplorazione (ad es. Bilbo ne Lo Hobbit sarebbe un Cacciatore
di Tesori);
Guardiano [Consigliere/Araldo/Sorvegliante]:
difensori dei popoli liberi (a metà tra
ranger e paladini), con uno stretto legame con la propria cultura;
Guerriero [Campione/Maestro d’Armi]:
coloro che hanno deciso di mettere la propria forza al servizio degli altri,
caratterizzati da una ferrea disciplina marziale;
Sterminatore
[Cavaliere/Abbattinemici]: combattenti animati da una terribile collera, a
loro agio nell’infuriare della battaglia (qualcuno
dice barbaro?);
Studioso [Maestro Guaritore/Maestro
Studioso]: spiriti mossi dalla loro sete di conoscenza, custodi del sapere.
(Questa è la classe più simile al mago/chierico/animista in quanto l’unica ad
usare poteri magici, che però sono limitati alla guarigione. In questa
ambientazione però la conoscenza conta moltissimo, non solo in termini di “atmosfera”,
ma anche in termini di gioco);
Viandante [Cacciatore di Bestie/Cacciatore
di Ombre]: giramondo che hanno fatto dell’esplorazione della Terra di Mezzo
la loro missione (anche qui siamo nel più classico dei solchi fantasy con la
classe che è praticamente quella del Ranger).
Molto simili ai vecchi talenti
(scomparsi con la 5^ edizione), le Virtù possono essere “libere” oppure collegate
a ciascuna cultura, e forniscono dei vantaggi in gioco. Da notare che in quest’ambientazione,
così come nella 5^ edizione in generale, i vantaggi acquisiti non sono più
collegati direttamente ai bonus numerici, aumentando così (spesso a dismisura) le
probabilità di successo, ma più che altro agli elementi di gioco collegati con
l’atmosfera dell’ambientazione.
Come per i vecchi talenti, si possono acquisire ogni 4 livelli, ma sacrificando un aumento di caratteristica (power playing quindi ulteriormente limitato a vantaggio della caratterizzazione).
Background
I background forniscono informazioni su quello che ha fatto il Pg
prima di mettersi all’avventura, e sul suo carattere. A differenza dei Background
della 5^ edizione (nello Starter Set non sono presenti perché manca tutta la
parte di creazione del personaggio), che ricalcano grossomodo le classi
principali, ma ad un livello più basso (es. accolito, apprendista, furfante…),
quelli di Avventure nella Terra di Mezzo sono molti di più, molto più
caratterizzanti e soprattutto aderenti all’ambientazione (tanto da essere così specifici da poterci riconoscere i personaggi
delle saghe di Tolkien, e da mettere in difficoltà anche me nella scleta…).
Ciascun background conferisce due Competenze di Abilità (legate al
passato del Pg), un Privilegio
(anche qui tutte cose non immediatamente riconducibili a bonus numerici) e i
Tratti: questi ultimi sono una Qualità
Distintiva (che definisce un tratto di personalità), una Specialità (anche qui peculiarità
caratteriali), una Speranza e una Disperazione (ancora elementi
prettamente narrativi). Come per la 5^ edizione l’interpretazione è “guidata” e
favorita dalle scelte fatte in gioco, e si concretizza con una ricompensa non
in PX ma in Ispirazione.
I Background sono:
Fedele Servitore: colui che
ha dedicato la vita ad un altro, seguendolo e servendolo;
Destinato a Morire: un Pg
che sa che la sua vita non finirà bene, e lotta con tenacia per essere
ricordato;
Scacciato da Casa: il Pg
non è più benvenuto a casa, destinato ad una vita solitaria;
Emissario del suo Popolo:
un ambasciatore di uno dei Popoli Liberi dell’Ovest;
Discendente in Disgrazia:
un Pg dal lignaggio aristocratico, chiamato ad un grande destino;
Eroe Tormentato: un Pg
ossessionato da un sogno ricorrente, che lo spinge verso un destino oscuro;
Cantastorie: come sopra ma
con un accento più positivo rispetto all’ineluttabile;
Perseguitato dall’Ombra: un
Pg che ha già combattuto l’Ombra, la quale lo segue nei suoi spostamenti senza
pace;
Richiamo della Strada: il
classico vagabondo che gode dell’esplorare il mondo circostante;
Mago: la nomea del Pg sta a
cavallo tra abile prestigiatore e possessore di poteri magici, per cui è visto
sia come elemento folcloristico che come portatore di guai;
Guaritore Popolare: come
sopra ma con un aura a metà tra ciarlatano e sciamano;
Giuramento Vincolante: una
colonna della propria comunità che è partito per soddisfare un giuramento;
Avventuriero Riluttante: un
Pg che non ama le avventure, ma costretto a partire dalle circostanze;
Cercatore di Cose Perdute:
ossessionato dalle ricerca di qualcosa o qualcuno;
Stanco del Mondo: un Pg che
vorrebbe solo trascorrere il resto della sua esistenza tranquillamente, ma che
è spinto a partire da cause esterne a lui;
Il Richiamo
del Mare (solo
per Elfi): come sopra ma diretto verso i
Rifugi Oscuri per partire verso Valinor e le Terre Imperiture.
Equipaggiamento
Nulla di nuovo nell’equipaggiamento, tranne per l’ovvio fatto che il
tutto sarà ambientato nella Terra di Mezzo. Tornano le erbe (quanti round passati a cercarle nel GiRSA!),
ma scompare – rispetto alla 5^ edizione – la Pozione di Guarigione! (Quindi la guarigione torna ad essere un
elemento prezioso. Direi l’opposto del chierico di Pathfinder…).
Cambia invece il cambio della moneta: 1 Soldo d’Oro =
20 Penny d’Argento = 240 monete di Rame. Il Tenore di Vita influenza le spese
ANNUALI, oltre che il suo equipaggiamento iniziale e – soprattutto – il modo di
presentarsi negli eventi sociali. Questo influenza anche le spese normali che
il Pg potrebbe avere, come per es. per il mantenimento di un’abitazione nel suo
paese d’origine.
Bellissimi i Cimeli Culturali, oggetti tipici di ciascuna cultura ottenibili solo
attraverso la specifica virtù.
La parte delle regole mutuate dalla 5^ edizione finisce qui. Nella prossima puntata le regole ex-novo, caratteristiche di questa ambientazione!
2 commenti:
Come mai dici che i talenti sono scomparsi nella 5e di D&D nonostante non sia vero,e siano anche presenti sul manuale di gioco?
Grazie per questo primo riassunto chiaro e lineare.
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