lunedì 21 gennaio 2013

Dove investire?




Non è un post di economia (lungi da me!) ma una domanda che mi frulla per la testa da un po’ di tempo, rafforzata ora dagli 80 euri incassati con la vendita di Descent + l’espansione Road to Legend.
In vista dell’estate – per noi periodo di “allentamento” dei ritmi di gioco – ma anche della seconda paternità di Teo, e dato che il 6-7 aprile ci sarà Modena Play in cui immagino saranno presenti negozi con sconti “da fiera”, mi sono (ri)guardato un po’ attorno per cercare un possibile giocone su cui re-investire l’utile.
 
Tra i vari giochi che mi erano balzati all’occhio ho voluto fare una selezione in base ad alcune caratteristiche (quelle più adatte al nostro modo di giocare):
- Numero di giocatori: almeno per 5, dato che di solito – a turno – manca almeno una persona (se poi è per più giocatori meglio!);
- Durata: dai 60 ai 90 minuti indicativi, per noi cioè almeno mezz’ora-tre quarti d’ora in più;
- Tipo di gioco: qui ci metto del mio, nel senso che a me è sempre piaciuto il “dungeon crawling” (esplora & picchia) alla Heroquest ed è anche il tipo di gioco che mi sembra piaccia a tutti;
- Ambientazione: fantasy medievale principalmente, ma anche Cthulhu o futuribile alla WH40K.
 
Di giochi carini che rispondano a tutte queste caratteristiche ne ho trovati pochi: molti sono al massimo per 4 persone o molto lunghi (2-3-ore), altri sono “leggeri” (i cosiddetti “filler”: carini ma corti e senza tanto spessore) tipo Drakon (seguite il link se volete averne un’idea), altri molto “tedeschi” (più astratti e di solito viranti al gestionale), altri ancora non tradotti in italiano (cosa che ho cercato di considerare vista l’ultima esperienza con Tomb).
Ecco allora i “final five” che mi sembrano i migliori (ovviamente potete suggerirne altri). I link nei nomi sono alle recensioni della Tana dei Goblin (prendetele con le molle perché i Goblin sono tutti molto esigenti e molto sbombardati).
 
5° posto – Elder Sign (Il Segno degli Antichi)

Di ambientazione lovecraftiana, questo boardgame si gioca fina a 8 giocatori! È un cooperativo ma non è però di esplorazione, anche se ci vuole un’ottimo coordinamento tra gli investigatori per portare a casa la vittoria prima che compaia il Grande Antico di turno. Il gioco consiste nello scegliere al proprio turno quale quest affrontare (rappresentata da una carta con dei valori), tirare i propri dadi (non numerati ma con simboli particolari) e vedere se il tiro “completa” la richiesta della quest; tutto questo utilizzando varie abilità (diverse per ogni investigatore) e oggetti che si conquistano durante l’avventura. Di durata contenuta e con un ambientazione molto affascinante, manca però completamente l’aspetto di esplorazione o comunque con un classico tabellone da riempire di pedine/miniature.
 
Considerazioni della Tana:
Pregi
La preparazione del gioco è molto veloce. Ottima componentistica e buona ambientazione.
Il fattore cooperativo, a mio avviso, aumenta il divertimento. Divertente anche in solitario.
Difetti
Alcuni punti nel regolamento risultano un po' difficili. Inoltre sono presenti alcuni errori di stampa che modificano le regole: è bene procurarsi le FAQ con le errata.
 
4° posto – Shadows over Camelot

Dei 5 è il classico boardgame “puro”, cioè un gioco con tabellone. Anche questo è un cooperativo. Non è di esplorazione ma consiste nel portare a termine delle “cerche” (contro il gioco stesso) prima del termine della partita, peccato che fra i giocatori (fino a 7) si nasconda un traditore…
Questo mi sembra adatto anche a giocatori “occasionali” e ai vari ospiti che non sono propriamente bombardati di giochi di ruolo (vedi Angelo, ecc…). purtroppo è solo in inglese, anche se il testo non è molto incidente nel gioco.
 
Considerazioni della Tana
Pregi
Possibilità di collaborazione tra il gruppo di giocatori.
Numero di giocatori ammesso (fino a 7).
Possibile presenza del "traditore" che aumenta la tensione durante la partita.
Longevità e ambientazione buone con componenti di elevata qualità.
Difetti
Livello di difficoltà abbastanza elevato (ovvero il male spesso prevale sul bene, soprattutto quando si è 3-4 giocatori e c’è un traditore).
Schema di gioco che alla lunga può risultare un po’ monotono.
 

Vi ricordano niente i nomi? Ebbene sì, la Wizard ha prodotto dei Boardgame con ambientazione D&D! Entrambi sono per 1-5 giocatori (già, anche in solitario come l’amico “Descentista” di Lele), si giocano in un’oretta e sono cooperativi, cioè non si gioca 4 contro il Master (aspetto che a me affascina molto)! Il gioco consiste nell’esplorare un dungeon che si formerà di bolta in volta scoprendo nuovi tiles quadrati da esplorare. Uniche pecche: sono ancora tutti in inglese e – a detta di molti – offrono un’esperienza di gioco “piatta”, cioè “scopri il tile successivo e uccidi il mostro”. È anche vero però che dicono essere difficili e quindi ci vuole anche un po’ di tattica).
 
Considerazioni della Tana:
Pregi
Set up veloce. Buona qualità dei materiali. Facile da apprendere e da giocare.
Ottima scalabilità. Meccaniche originali.
Alta longevità data dall'innovativo sistema di creazione del dungeon e e dalle numerose avventure. Molto espandibile. I materiali si prestano ad usi molto versatili e creativi.
Personaggi ben caratterizzati e bilanciati. Avventure difficili da portare a termine ma con la possibilità, prevista dal regolamento, di renderle più facili.
Difetti
Nessuna immagine sulle carte che aiuti ad identificarle a “colpo d'occhio”. Il passaggio di livello dei personaggi è troppo casuale. Solo in inglese (per ora) e con alta dipendenza dalla lingua.
 
Gran Finale! – Descent 2 vs. Lords of Waterdeep

Il primo è il fratello ripulito e snellito proprio di quel Descent che abbiamo venduto. Più agile (partite di 1 ora-1 ora e ½), più ambientato (missioni non astratte in virtù dei Punti Vittoria ma con obiettivi in pieno stile fantasy), con meno abilità dei personaggi ma con la possibilità di essere giocato in modalità campagna (per cui i personaggi scelgono poteri specifici alla loro classe con l’aumentare del livello). In più è in italiano. Del fratello però mi sembra di aver capito che mantiene lo stile moderno (contro il sapore magnificamente vintage di Heroquest che ho ritrovato ne Le Leggende di Andor) e soprattutto la finta esplorazione (nel senso che poi i dungeon non sono dei veri e propri labirinti ma corridoi con stanze (insomma, ancora lontanissimi dalla mappa in cui in un corridoio potevi trovarti tre porte a fila che non sapevi dove ti avrebbero portato!). E poi c’è sempre la questione del dover decidere chi fa il master (ma mi sembra molto più agile del fratellone).
 
Considerazioni della Tana
Pregi
Il nuovo sistema di crescita degli eroi è nettamente migliore del precedente.
In un'unica scatola avete il necessario per giocare avventure singole e campagna.
Tempi di gioco modulabili.
Regolamento facilmente assimilabile ma con una buona profondità, corredato di scenari fortemente tematici. Sistema di campagna coinvolgente e bilanciato
Difetti
Mancano alcuni elementi strategici che regalavano profondità al titolo, come la gestione dei punti minaccia e le azioni preparate. Non tutti gli scenari sono bilanciati al meglio.
Alcune forzature regolistiche, come il movimento dei mostri grandi o le armi che hanno la stessa efficacia in mano a qualsiasi tipo di eroe. Mancano tra gli equipaggiamenti acquisibili cose classiche tipo le pozioni.
 
Il secondo è un gestionale “leggero” (alla kingsburg) ambientato però niente di meno che a Waterdeep, in cui ciascun giocatore impersona uno dei signori della città (che hanno abilità diverse, garantendo così modi diversificati per giungere alla vittoria. Questa si ottiene costruendo edifici e completando delle mini quest attraverso gli avventurieri “prodotti” dagli edifici. Il gioco sembra molto carino, adatto anche ai non bombardati, ed in linea con le serata “No Role Playing” che abbiamo fatto l’inverno scorso. Al contempo ha comunque un’ambientazione molto curata e fantasy, giusto per non perdere il vizio. Per un approfondimento rimando a questo bell’articolo (meno enfatico rispetto a quelli della Tana). È però in inglese (sperando che esca la traduzione italiana a breve).
 
Considerazioni della Tana
Pregi
Un Fantasy con meccanica tedesca dove la fortuna non conta in quanto non ci sono dadi.
Esito incerto fino alla fine della partita
Difetti
Si potevano differenziare le pedine degli eroi con sagome diverse.
Una leggera dipendenza dalla lingua Inglese
 
Entrambi sono giocabili fino a 5 giocatori.
Che dite? Non vorremo mica trovarci senza una valida alternativa al beneamato D&D???

7 commenti:

chierico alcolizzato ha detto...

ma investire in alcool? visto che di giochi ne abbiamo 200....

Master Chef! ha detto...

Qualcosa sul Signore degli Anelli?

Comunque suggerisco di provare gli ultimi 2 a Modena.

Se sono in italiano è meglio!

Marco Franzo ha detto...

Anche per me Modena è il posto ideale per andare a testare un po' di giochi. Pensavo infatti che sarebbe ottimale andarci domenica 7 aprile: si può andare dalla mattina così si ha più tempo; c'è meno gente = possibilità di provare più giochi tranquillamente. Non mi sembra il posto (ma chi c'è andato l'anno scorso può smentire) in cui ci sono miliardi di banchette/scambiatori di magic, se c'è qualcosa direi che un quadernozzo può bastare!

Marco Franzo ha detto...

PS: tutti i giochi con l'ambientazione del Signori degli Anelli sono o per soli 4 o troppo lunghi (fate una ricerca sulla Tana per farvi un'idea).

Marco Franzo ha detto...

Proposta: dato che Lele non c'è la settimana prossima, giochiamo il 28 a Le leggende di Andor?
Viso ci sarebbe per una serata non D&D? Il gioco è per 4 ma io sto fuori volentieri a seguire la parte del regolamento, almeno lo imparo e mi gusto il planning generale!
Spostiamo poi D&D all'11 febbraio, dopo 2 settimane (sempre che non sia già nata Lucia)?

Marco Franzo ha detto...

Possiamo fare il punto della situazione su chi va e quando?
Io ci sarei per una scappata il sabato pomeriggio (dalle 14) o la domenica, ma mi è sopraggiunto un impegno per domenica a pranzo e preferirei il sabato pome anche se forse è più tirato. E' anche vero se Lele ci va dalla mattina magari ci facciamo dare delle dritte sui vari stand espositivi. Fate sapere!!

Marco Franzo ha detto...

Ricordo anche gli 80 euro che abbiamo in cassa da reinvestire. Non mi sbilancerei su nulla in particolare, per ora, ma forse il GdR "L'Unico Anello"...