martedì 14 giugno 2011

Gli immondi del Fano di Tiamat


Mentre Manion cercava di bloccare il portone d'accesso che li separava dal drago blu Tyrgarun, Tiff e Liyn analizzavano la doppia porta in ferro in cima alle scale cercando eventuali trappole.
Il drago continuava a premere sulla porta finchè Demetrio decise di bloccarla con uno "scolpire pietra" lasciando solo un passaggio per poter fuggire. Il gruppo decise di curarsi e proteggersi magicamente; Manion suonò il Corno del Bene e del Male evocando un "cerchio magico contro il male".
Intanto Liyn aveva aperto la porta.
La stanza rettangolare era inondata da una marea di colori. Cinque sculture finemente scolpite di teste di draghi emergevano dal centro del soffitto e in ciascuna delle loro fauci spalancate si sprigionava un fuoco di colore diverso.Il pavimento di pietra levigata rifletteva la luce e l'amplificava. Entrambe le porte di ferroa est e ad ovest recavano il simbolo di una mano rossa artigliata. Verso nord, una porta doppia recava la stessa immagine. Il soffitto era alto sei metri e due alcove che sfociavano in piccole balconate lungo le pareti a nord dominavano dall'alto la stanza da un'altezza di tre metri.
Il primo ad entrare fu Manion, ma si trovò la strada sbarrata da due viverne zombi appena aldilà della porta. Entrando nella stanza il gruppo si rese conto che le due viverne non erano le sole occupanti dell'atrio. Un essere simile ad un drago blu, che Tiff riconobbe essere un Abishai blu - un esterno immondo appartenente alla schiera dei diavoli - si sporse da una delle alcove cercando di incantare i cinque compagni, mentre dall'altra alcova si levò un forte stridìo.
Khoril, rimasto invisibile fuori dalla stanza, venne improvvisamente investito da una "palla di fuoco" scagliata dal drago attraverso il pertugio lasciato nella porta. Non rimaneva che entrare e chiudersi la porta dietro di sè.
Liyn intanto si era avvicinato alla porta centrale, ma scoprì che era chiusa; tentò quindi di scassinarla ma senza successo. Improvvisamente un altro abishai comparve nel bel mezzo dello scontro. Il potere del Corno però non permetteva agli esseri extraplanari di entrare in contatto con gli avversari, e permise ai cinque di liberarsi dalle viverne prima di ripiegare verso la porta di sinistra. Tiff mandò un "servitore inosservato" a controllare il piccolo corridoio che si parava loro davanti, anche qui due porte. La prima rivelò una piccola dispensa che conteneva cibo e oggetti di uso comune. La seconda, in fondo al corridoio, si apriva invece su un'ampia stanza che mostrava letti lungo le pareti ed un tavolo al centro. Liyn non ebbe però tempo per uno sguardo più approfondito, perchè non appena aprì la porta si trovò davanti un gruppo di Progenie nere - esseri draconici ricoperti di scaglie - armate di falchion che passarono subito all'attacco. Un soffio acido investì l'intero corridoio e convinse il gruppo a ritirarsi verso l'atrio. L'elfo provvide a chiudere magicamente la porta con un incantesimo di "serratura magica". Non rimaneva che affrontare gli Abishai facendo terminare la protezione del Corno.
Il primo a forzare la barriera magica fu Manion seguito da Tiff. Intanto nella stanza vennero evocati un'altro Abishai e tre Lemuri, diavoli di rango minore. Khoril, Liyn ed il Girallon evocato da Demetrio, fecero il resto lasciando la stanza vuota.
Con un drago alle spalle e una stanza con le Progenie Nere, il gruppo doveva ora scegliere cosa fare. Certo Liyn avrebbe potuto cercare di aprire di nuovo la doppia porta centrale, oppure si sarebbero potuti dirigere verso l'altra porta, ma se si fossero trovati davanti altre creature più potenti? Fino a quando sarebbero durati gli incantesimi? Il tempo sarebbe bastato per trovare Azar Kal e riuscire a fuggire? Ma quanto sarebbe stato pericoloso addentrarsi sempre più all'interno del Fano?

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