Era giunta l'ora di salutare i Grugach della Palude di Rhest e dirigersi verso Rauvincross, la città senza magia, alla ricerca della lancia di Huma contenente il globo bianco.
Il gruppo partì subito dopo pranzo e si diresse spedito verso Nord-Est; il viaggio non era lungo ma nel freddo inverno del Nord poteva essere comunque insidioso, viste anche le tristi circostanze.
Il gruppo partì subito dopo pranzo e si diresse spedito verso Nord-Est; il viaggio non era lungo ma nel freddo inverno del Nord poteva essere comunque insidioso, viste anche le tristi circostanze.
A notte inoltrata giunsero in vista della città. La strada collinare costeggiava per diversi tratti ampi boschi verdi, anche nell'ultimo tratto. D'improvviso un rumore attirò l'attenzione dei viandanti: sembrava un grosso felino, che però non si volle mostrare. Il gruppo procedette in direzione della città e della zona di magia morta che la ammantava. Prima che potessero raggiungere il cartello che ne indicava l'inizio, i cinque si trovarono un leopardo a sbarrargli la strada. Il gruppo rimase perplesso. "E' Macchia" - urlò Khoril - "il compagno di Sahbit!". Nel collare la bestia poratava un messaggio:
La situazione a Rauvincross sta precipitando. La mia copertura è a rischio, non andate da Woland. Andate invece alla taverna del Vecchio Beholder e chiedete "la peggior stanza al miglior prezzo". Sto cercando un oggetto importante.
Appena consegnato il biglietto, il leopardo sparì nelle tenebre.
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Si diressero verso l'entrata della città, dove dovettero pagare alle due guardie Zhentarim 100 MO a testa per il lasciapassare che gli consentiva di tenere le armi in città. I soldati sottolinearono come fosse comunque vietato brandirne alcuna in pubblico. Si fermarono a chiedere a qualche tiratardi le indicazioni verso la locanda e proseguirono. Si trovava poco distante, ma nel breve tragitto avevano già incontrato un paio di pattuglie di miliziani Zhentarim.
LA locanda sembrava piccola e poco affollata, per lo più cittadini stanchi o ubriachi. Ordinarono prima da bere e poi un bel pasto caldo. Nell'oretta che si presero per ambientarsi Tiff notò passare per ben 3 volte le torce delle guardie da fuori il locale, ma nessuna si era ancora affacciata.
Chiesero all'oste "la peggior stanza al miglior prezzo". Dopo un'occhiata sospetta, l'oste chiese di seguirlo e lì portò in fondo ad uno sgabuzzo dove un energumeno alto più di 2 metri presidiava una porta. Questi chiese di lasciare le armi e poi di poterli perquisire. Ormai erano in ballo e lasciarono le loro armi. La porta si aprì e un turbinìo di colori e di rumore eruppe verso l'esterno.
Prima che la porta si chiudesse dietro di loro l'oste aggiunse: "Nelba sarà da voi fra pochi minuti".
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