Dopo alcuni giorni di viaggio i nostri eroi giunsero finalmente alla piccola città di Asbravn, una solare comunità posta fra le Montagne del Tramonto ed i Boschi Remoti.
Anticamente la città era stata fondata da un gruppo di nomadi guerrieri a cavallo e proprio sotto il grande mercato di vitale importanza commerciale per la comunità si diramano tutt'ora i cunicoli delle catacombe dei nomadi fondatori.
Il tempio di Lathander che vi aveva indicato Varel, l'elfo di Luskan vostro amico e arpista, venne facilmente raggiunto e subito Luthas Keller bussò forte al portone del piccolo tempio.
"Aprite! Siamo qui per vedere la sacerdotessa Irel Vegon!"
Venne ad accogliervi un giovane sacerdote, probabilmente un iniziato, che con fare riservato vi fece accomodare.
"Benvenuti miei signori. Seguitemi."
Mentre vi precedeva di qualche passo camminando pochi metri avanti a voi il nano Nameless e Furtivo Galloway non poterono fare a meno di notare la grazia con cui molte opere d'arte erano state sistemate per abbellire le sale: quadre e sculture scintillanti ornavano i corridoi e tutte le opere richiamavano il tema del sole.
Dopo qualche minuto il giovane vi fece fermare dinnanzi ad un portone di legno con inciso il simbolo di Lathander.
Tauveni notò immediatamente come le 2 guardie che si frapponevano tra voi e la porta fossero pesantemente corazzate e solamente dopo aver conferito brevemente con il vostro cicerone si fecero da parte per farvi entrare nella stanza.
Era una grande camera da letto e lo stesso letto era molto grande anche per 2 persone ma solamente una donna visibilmente debole lo occupava. Era una donna giovane e robusta ma afflitta da un male che non le dava tregua. Il suo volto era sudato e stanco e sembrava quasi non riuscisse a respirare.
Attorno a lei 3 vecchi sacerdoti uno dei quali intento a prendersi cura di lei mentre gli altri studiavano dei grossi tomi polverosi.
Vi fecero avvicinare al letto mentre la donna si mise a sedere senza nascondere il grande sforzo di volontà.
"Io sono Irel Vegon - disse la donna parlando sommessamente e con un filo di voce - e sono una sacerdotessa di questo tempio da me diretto. Come vedete non sono molto in forze e non vi chiedo di compatirmi, io vi chiedo solo di aiutarmi a...."
Non fece in tempo a finire la frase che crollò distesa mentre i sacerdoti si precipitarono a soccorrerla. Il giovane iniziato quindi vi invitò ad uscire, accompagnandovi in una sala per le riunioni.
"La nostra Signora è stata avvelenata dagli Zentharim e c'è solo una speranza per salvarle la vita. Nessun incantesimo, nessuna cura ha funzionato.... l'unica speranza è la Sacra Fontana".
Proseguì: "La scorsa settimana abbiamo dato ospitalità ad uno dei tanti uomini di passaggio in città per il mercato. L'uomo sembrava essere un vagabondo mentre in realtà era un inviato Zhent incaricato di assassinare la nostra sacerdotessa, che si batte al fianco degli arpisti contro gli Zhentarim. L'unijca speranza per trovare una cura sembra essere una leggenda scoperta dai nostri studiosi che narra dell'esistenza di una fontana nascosta nelle catacombe sotto la città. L'acqua luminosa di questa città sarebbe in grado di curare ogni malattia. Il tempio ha già inviato 2 giovani paladini che sono scesi nelle catacombe qualche giorno fà, ma di loro non abbiamo avuto più notizia. Per questo abbiamo chiesto aiuto agli stessi Arpisti e a Varel che ha mandato voi".
"Da che parte si entra nei tunnel?" chiese eccitato il nano nameless.
"Il vero ingresso al cimitero sotterraneo è stato murato molti anni fa e si trova nella piazza del mercato. Ma esiste anche un'altra possibile via d'accesso che si trova proprio nel nostro tempio di Lathander, dove un tempo sorgeva un antico tempio dedicato alla divinità dei nomadi. L'ingresso è sempre stato sbarrato fino a quando non è stato riutilizzato per far accedere i 2 paladini alle catacombe".
"Possiamo vedere l'entrata?" chiese Furtivo Galloway perplesso.
"Certamente! venite con me"
Il giovane ragazzo condusse gli avventurieri ad una sala visibilmente malconcia rispetto al resto del tempio. Un uomo anziano ed una guardia sedevano di fronte ad una enorme botola chiusa.
"Questa è l'entrata delle catacombe, tenuta per molto tempo chiusa per tenere lontano gli abitanti dell'oscurità, ma ora è aperta e sorvegliata sia per permettervi di entrare, sia nella speranza di veder tornare i 2 giovani con l'acqua santa."
La botola era in ferro e molto pesante a giudicare dalla fatica che la guardia faceva per sollevarla. Dalla botola scendeva una scala di corda che si perdeva in una profonda oscurità.
"Prendete tutto ciò che vi occorre dal nostro magazzino e , per la grazia di Lathander, salvate la nostra Signora"
3 commenti:
Dai dai dai! Non vedo l'ora di tornare al d&d!!!!!
PS: devo ritrovare la scheda però...
ha ha ha ebbravo lele! bella sorpresa!
son pronto a sventrare ogni genere di creatura!
...ah già, sono un chierico... sono pronto a curare ogni genere di creatura!
..sempre se trovo la scheda...
Lele, la mia scheda l'hai tenuta tu, vero??? Cacchio, se no non so proprio dove l'ho messa!
Non penso di riuscire a seguire tutta la missione, ma dalla settimana di Natale (da lunedì 21 per intenderci) sono libbero!
(PS: contentissimo di questo ritorno inaspettato al D&D! Mi sarei aspettato l'operazione nostalgia più avanti!)
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