Erano passate diverse settimane da quando Lucius Raukanoff era partito da Wolfenburg alla volta delle Terre del Sud verso i confini del fiume Talabel per cacciare il Conte Vampiro che minacciava le sue terre.
Karl Franz si sentiva schiacciare dal peso della paura di perdere il suo fidato cavaliere e amico, comandante delle Terre del Nord.
Erano giunte alle sue orecchie voci che sulle terre del Solland muoveva l’esercito di Duriat Rovinainfernale, gli elfi oscuri più feroci mai visti su queste coste da più di 100 anni. Karl Franz sapeva che Duriath era tanto infido quanto crudele e temeva che potesse portare alla morte con l’inganno Lucius, il suo miglior generale. Girava altresì una voce sempre più confermata di una inusuale alleanza tra Duriath e Lucius per sconfiggere il Conte Non-Morto.
“Convocate Reginaldo di Torre d’Ottone! Servono la sua Zanna Runica e i suoi determinati e fedeli uomini!”
Reginaldo era in esilio nella sua torre-fortezza da innumerevoli anni, si dice addirittura da centinaia: nessuno sapeva quando era nato e da quanto tempo vivesse. Condannato da Karl Franz in persona all’esilio perenne per la sua avidità che lo portò a commettere un patricidio allo scopo di far sua la Zanna Runica “Dente di Nano”, dopo l’uccisione di suo padre Reginaldo fuggì fino alle lontane terre nordiste del Solland fino alla Fortezza d’Ottone. Era natio del Reik.
Karl Franz era sicuro della morte di Lucius per mano di Duriath e della cattura in schiavitù di tutti i suoi uomini sopravvissuti.
“Reginaldo! Trova Duriath fallo tuo prigioniero e conducilo davanti a me! Non lasciare vivo nessuno di quei maledetti orecchie a punta dalla pelle lunare!........
Lucius sarà veramente finito, ma ne voglio le prove: la sua testa e la sua Zanna Runica!”
Il Conte Non-Morto sentiva l’odore del sangue nell’aria. Voleva il sangue di quegli schiavi, quel sangue di sacrifici, quel sangue magico…..
Pensava, anzi… sapeva sicuramente che se Lucius era caduto in mano a Duriath questi lo avrebbe consegnato alle sue streghe elfe per sacrificarlo al loro dio Khaine in cambio dei suoi favori e dei suoi oscuri poteri.
In Non-Morto sentiva nell’aria la presenza del calderone del sangue, lo fiutava come un segugio maledetto: il sangue di Lucius aveva un odore ben preciso, inconfondibile per uno come lui! Quel sangue aveva l’odore del terrore, dell’inganno, dell’odio!
Lucius era un conte elettore di una terra di confine molto particolare. Si diceva fosse figlio di un capoguerra barbaro che invase le terre a nord, un figlio della violenza e adoratore di Khorne, e lui stesso nel suo sangue portava la stessa oscurità del suo passato e delle sue origini.
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