La nostra banda di Cialtroni, i Bastoni di Manesco, è stata portata dal loro grosso capo nella ricca e disfatta città di Porto Patacca, per trovare qualcosa da fare adatto al loro infimo livello di briganti.
Manesco gli aveva trovato un contatto all’osteria del Galletto, dove un burattinaio famoso, Mastro Gheraccio, era in cerca di qualche scagnozzo per un lavoretto semplice: il capo minaccia delle buone botte per tutti loro se non iniziano a portare soldi alla banda!
Così, appena si furono ripresi dai bagordi dei primi giorni, la banda si è recata all’Osteria del Galletto in cerca di Gheraccio. Appena entrati nel locale però, è arrivata un’altra banda di tipi loschi che in poco tempo ha buttato tutto in rissa: non si va in territorio altrui senza una buona dose di botte! La rissa comunque è stata abbondantemente vinta dai Bastoni di Manesco, che hanno trovato poi Gheraccio e si sono guadagnati anche una buona mangiata.
Il lavoro era in effetti abbastanza semplice: ritrovare la sua marionetta preferita, il suo figlio adottivo Rugantino, protagonista indispensabile di tutti i suoi spettacoli di burattini. Unica traccia perseguibile, la marionetta era stata vista qualche giorno prima, allontanarsi dalla porta sud di Porto Patacca in compagnia di una bella ragazza dai capelli rossi come il fuoco.
Il gruppo si è messo subito sulle tracce della marionetta; raccogliendo anche informazioni lungo la strada, sono quindi arrivati in vista di un mulino, abitato da uno strano frate, che tutti chiamavano “Il Meretriciano”. Questo frate, Gnecco il suo vero nome, aveva infatti la buona inclinazione a salvare le ragazze povere dalla prostituzione e dalla strada, e viveva così in una piccola comune in mezzo al bosco. Frate Gnecco da ai nostri cialtroni una traccia ulteriore: anche lui ricercava una delle sue ragazze, una giovane dai capelli rossi chiamata Rosetta, che era scappata forse con un brigante locale, tale Ninetto della banda di Sacripante. Il gruppo decide di passare la notte nello strano convento, non senza ubriacarsi e cercare di violare l’intimità delle belle fanciulle qui ospitate. Rocco Enrolla il menagramo, arriva a promettere di sposarsi con la bella Rosetta, una volta trovata.
I ragazzi quindi partono alla ricerca, dopo aver elaborato un ingegnoso piano: arrivati nella zona dove agiva la banda di Ninetto e Sacripante, si sarebbero finti mercanti, con un carro prestato dal frate, per farsi aggredire dai briganti e quindi trovare la marionetta e Rosetta.
Il piano però non riesce: nessuno si fa vivo lungo la strada. Tocca quindi ai nostri cialtroni inoltrarsi nel bosco oscuro, dove si nascondeva la banda di briganti di Sacripante. Ma il bosco è davvero strano, nessuno riesce a trovare una strada verso nord, il gruppo si perde diverse volte e viene attaccato da lupi e foiochi, terribili uccelli-faina.
Superati gli ostacoli, il gruppo giunge in vista di una radura, dove i ruderi di una rocca ospitavano un gruppo di individui: la banda di Sacripante! E con loro riconoscono una marionetta ed una bella fanciulla dai capelli rossi…. Dopo un primo approccio silenzioso, i nostri vengono individuati dalla banda avversaria: si deve trattare o venire alla mani! Le parole non funzionano e iniziano le botte: Pantogan il ranger inizia a combattere con due briganti assieme al supporto di Rocco, che da lontano inizia a stritolare con il freddo tocco della magia i testicoli degli avversari! È più rissoso l’approccio di Arnaldo il Miracolaro, che cerca di farsi largo a schiaffoni: si trova però contro i due avversari più grossi, il gigantesco Sacripante e il tosto Ninetto, che dopo poco hanno la meglio su di lui e su Nespola la marionetta amica, che era arrivata in suo aiuto. La situazione è disperata, quando il buon senso di chi è ancora in piedi propone una resa: alla fine volevano solo trovare la marionetta per qualche soldo!
Rugantino e Rosetta spiegano al nostro gruppo che non erano stati rapiti, ma si erano uniti alla banda di Sacripante di loro volontà: la marionetta perché si era stufata della vita di spettacoli nelle osterie e voleva un po’ di avventura, la ragazza perché innamorata di Ninetto!
Che fare allora per il lavoretto? Rugantino acconsentì di rientrare a Porto Patacca per spiegarsi con suo padre Gheraccio, così da permettere ai nostri di richiedere i soldi del lavoretto….e lungo la strada, il buon Pantogan si ferma pure da Frate Gnecco a riferire della bella Rosetta (ricevendo in premio un buon liquore).
La banda ha quindi vinto: il primo lavoretto è stato un successo! Anche se le cicatrici accumulate sono più dei soldi, ognuno di loro si porta a casa un bel cimelio da Porto Patacca!