Si conoscevano ormai da tempo... Gianpaciugo si era unito al segugio dell'arcano Ljundberg per quell'aura sicurezza che infondeva, e alla stesso tempo il cacciatore di reliquie aveva trovato nel fiuto per l'oro dell'artefice un valido strumento di ricerca. Avevano poi conosciuto il valido curatore Segaossa, col suo braccio meccanico e per ultimo si erano aggiunti il giovanissimo Darius, sentinella con la smania dell'avventura, ed il suo stallone.
Erano partiti verso l'isola alla ricerca di un buon ingaggio, sperando di racimolare qualche Pezzo d'Oro o magari qualche Reliquia magica. Venerdì sera stavano aspettando davanti ad un boccale di birra alla locanda di Tailglove, il paese più grande, l'affissione delle missioni da parte del borgomastro Columbus Hawktail, mentre nei tavoli vicini si consumava al gioco dei dadi o a carte l'antica rivalità tra le famiglie fondatrici della cittadina: gli Hawktail, discendenti dei primi esploratori e cacciatori, ora di nuovo al governo, ed i governatori uscenti Greenglove, discendenti dei primi agricoltori e allevatori, che dovranno aspettare tre anni per rispettare l'antica alternanza.
Finalmente vengono affisse le missioni, entrambe ricompensate con 50 Monete d’Oro:
1) Gli abitanti della zona dei Tumuli hanno riferito di aver visto apparire strane luci proprio dalla zona delle antiche tombe degli avi. Sarebbe bene indagare sulla loro origine.
2) Dal villaggio di boscaioli di Deadwood giungono notizie allarmate: da circa una settimana gli animali della foresta a Nord stanno fuggendo verso Sud e si teme una diminuzione del cibo per la prossima stagione. Bisogna scoprire a cosa è dovuto.
Avevano deciso di buttarsi nell'esplorazione della zona dei Tumuli, a circa 4 ore di sentiero; partendo subito sarebbero arrivati circa a mezzanotte: speravano così di avvistare le luci e risolvere il mistero il più presto possibile per incassare la ricompensa. Il viaggio si era dimostrato tranquillo; non che si aspettassero chissà quali sorprese in un'isola piccola come quella, ma - forse complice la luna quasi piena - non dovettero nemmeno viaggiare particolarmente guardinghi. La zona dei Tumuli era ben riconoscibile: le colline brulle erano le uniche alture della zona ed era facile pensare che gli antenati dei coloni l'avessero scelta perché era un luogo salubre e facile da scavare. Diversi ingressi si aprivano sui fianchi delle collinette, ma i più grandi erano quelli appartenenti alle due principali famiglie. Quello dei Greenglove era chiuso da una grande porta in robusto legno scuro, con fini incisioni geometriche. Sembrava molto solida ed era chiusa a chiave.
Il tumulo degli Hawktail invece era sigillato da una imponente porta in pietra che non presentava alcuna serratura, ma sulla cui superficie presentava tre bassorilievi: una foglia, una piuma e una corona. Darius provò a premere il primo simbolo, ma venne punto da un ago avvelenato. Gianpaciugo però suggerì di premere la piuma, che ricordava il cognome di famiglia, e la porta si aprì con un leggero scatto. I cardini sembravano perfettamente oliati e le massicce ante di pietra si aprirono con un minimo sforzo.
All'interno, da un grande atrio spoglio in cui si notava solo una piccola nicchia alla base della quale si trovava un piccolo scasso circolare, si diramavano tre corridoi. Sega (nomignolo con cui era chiamato Segaossa) provò a cercare tracce recenti sul terreno di terra battuta, ed effettivamente un paio di stivali si dirigevano verso il corridoio di destra. Le tracce arrivavano fino ad una larga sala con quattro altari addossati alle pareti ricavate dalla roccia nuda, che riportavano i nomi "Sara", "Agatha", "Markus" e "Vilfredo". Una grossa porta chiusa a chiave sbarrava l'accesso all'ambiente successivo.
Pensarono allora di tornare al corridoio centrale e Segaossa decise di aspettare fuori, facendo la guardia, convinto che l'esplorazione fosse troppo pericolosa. Ljundberg avanzò con la sua solita sicurezza ma rimase stupito nel trovarsi davanti un sarcofago di pietra lavorata sul quale fluttuava uno spettro con le sembianze di una donna che si stava guardando stranito. "Cosa mi è successo? E chi siete voi?" disse rivolgendosi al gruppo, che mantenne il sangue freddo e rispose gentilmente alla figura. La donna era Serena Hawktail, una delle capostipiti della famiglia, ma non ricordava molto della vita passata, né tantomeno di ciò che le stava accadendo: non sapeva perché si fosse rianimata come spettro; sapeva solo che era stata attirata da una misteriosa "Voce della morte", una specie di cantilena che l'aveva richiamata in vita. L'unica cosa che ricordava dalla vita passata era quella di essere in possesso di una chiave d'argento, che era disposta a cedere agli avventurieri, purché gliela riportassero entro l'alba.
Come presumevano la chiave apriva la porta della sala precedente, ed avanzarono cauti. Un grosso sarcofago di pietra scura si trovava al centro della stanza, che però risultava completamente vuota. Decisero di spostare il pesante coperchio ma all'interno trovarono solo un corpo incartapecorito in un elegante abito da esploratore in velluto verde. Sul suo petto stringeva una magnifica spada. Lasciarono lì però sia spada che corpo e riportarono la chiave allo spettro.
Esplorarono anche l'ultima stanza, a sinistra, ma questa volta due scheletri si stavano guardando stupiti le vecchie armature e quando videro Ljundberg lo attaccarono, provocandogli una profonda cicatrice. Darius provò a suonare il suo Fischietto della Paura, ma gli scheletri resistettero all'incantesimo, mentre i compagni vennero sopraffatti dal terrore e scapparono fuori, superando Sega. Aspettarono qualche istante fuori e notarono che gli scheletri non uscivano dal tumulo. Darius allora propose di sparagli semplicemente con le balestre, e in due colpi li abbatterono.
Passarono la notte fuori dai tumuli montando la guardia, ma la notte passò tranquilla. All'alba di sabato ripartirono verso Tailglove: non avevano trovato nessuna risposta alla presenza delle luci, ma forse quello che avevano scoperto sui tumuli gli avrebbe valso qualche Pezzo d'Oro...