Tiff tornò subito ad avvisare i compagni in fondo al tunnel della terribile scoperta. I cinque eroi, sebbene stanchi e ormai privi delle loro magie più potenti, non esitarono a prepararsi per lo scontro. La posta in gioco era troppo alta. Erano riusciti a sgominare l'esercito della Mano Rossa alle porte di Brindingford e la Guardia del Leone sarebbe stata impegnata per molto tempo ad inseguire i resti dell'orda in fuga nella Valle del Rauvin. I villaggi devastati dagli hobgoblin avrebbero avuto bisogno di mesi, forse anni, prima di riprendere la loro vita normale. Molti uomini erano morti; molti sacrifici erano stati compiuti. Loranna - capitana di Traghetto di Drellin - era caduta per mano di Manion, Echoes era morto per la seconda volta nel drammatico scontro col generale Kharn nella piazza della cattedrale di Lathander. Prima di lui anche Liyn era stato abbattuto dalle Progenie Blu, ed era stato riportato in vita proprio prima della battaglia finale. Durante il periodo del suo decesso gli pareva di aver vissuto strani incontri di cui ora non gli rimaneva alcun ricordo, ma solo la sensazione di dover riparare ad un qualche suo errore del passato, oltre all'inquietante certezza di essere sempre più coinvolto in prima persona nell'intera faccenda dei Globi dei Draghi, anche se questo gli dava terribilmente fastidio: non si sentiva affatto pronto per qualcosa più grande di lui.
Volando arrivarono tutti fino al bordo estremo del tunnel dove il mago aveva individuato un'area di silenzio all'interno della stanza. Manion si fece incantare con un'incantesimo di ingrandire, per aumentare la propria forza. Si decisero quindi ad entrare pronti per dare battaglia al Gran Signore dei Dragoni, ma appena sbucarono dall'apertura cinque abishai blu piombarono loro addosso bloccando il passaggio. Le bestie attaccarono furiosamente e incominciarono ad evocare altri demoni mentre Khoril, Manion e Liyn cercavano di avvicinarsi ad Azarr Kal che si ergeva al centro della stanza nella sua armatura completa di scaglie di drago nero: al braccio una testa di drago rosso che era stata trasformata in uno scudo, il Flagello di Grithràdiand rinfoderato nella cintura. L'hobgoblin si era voltato verso gli intrusi e aveva incominciato a gesticolare secondo precisi rituali, ma nessun suono arrivava alle loro orecchie così da non consentirgli di riconoscere l'incantesimo. Un abishai intanto cadde per mano di Khoril ma subito ne erano apparsi altri due: le bestie non riuscivano a provocare seri danni agli eroi, ma le ferite andavano ad accumularsi a quelle già subite: il susseguirsi degli eventi non aveva permesso loro di recuperarne molte.
Il gruppo sembrava bloccato subito sopra l'imboccatura del passaggio quando Liyn ebbe un'idea. Si portò nella zona non influenzata dal silenzio magico e - toccando Manion - usò l'abilità della sua cappa del saltimbanco per teleportare entrambi alle spalle degli abishai in modo da poter ingaggiare in combattimento l'imponente hobgoblin. Non appena il ranger fece un passo verso il nemico però, rimase bloccato da una sorta di barriera invisibile che non gli consentiva di avvicinarsi ulteriormente. Liyn intanto si era mosso alle sue spalle ma fece solo in tempo a vedere il ghigno elettrico del generale scomparire nel nulla. Azarr Kal si era volatilizzato e gli abishai continuavano ad aumentare. La polla luminosa sopra le loro teste sembrava pulsare di luce sempre più viva...
2 commenti:
Allora si gioca mercoledì 21! Ci incontriamo prima per pizza che poi giochiamo subito? Dai, almeno proviamo a non cominciamre dalle 10!
Definitivo: ho visto Matteo stasera, dopo il contatto telefonico tra Teo e Mauro e Marco, e abbiamo deciso di giocare lo stesso mercoledì 21 come detto (martedì non c'è Marco e per me sarebbe più problematico); se c'è Teo finiamo la missione (speriamo), se non c'è ci facciamo un giocone in scatola (kingsburg?)!
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