Mentre Demetrio decise di andare subito verso l'altare per osservarlo meglio, Khoril e Tiff provarono a cercare la presenza di qualche passaggio nascosto. Tiff decise di usare la sua bacchetta che con grande stupore gli rivelò la presenza di ben tre porte segrete [questa mossa ti frutterà PX aggiuntivi, garantito! E' perfettamente calata nel ruolo del tuo PG, ha aiutato voi, e me evitando tempi morti e mal di testa]. Subito Khoril si avvicinò per esaminare la porta grazie alla capacità di esperto minatore ottenuta indossando la cintura nanica: la porta, come le altre due, era chiusa con una specie di serratura o meccanismo ma si apriva verso nord. Subito tirò fuori una pergamena di scassinare che teneva sempre pronta per occasioni come questa [anche questa direi che è una bella mossa...anzichè rimpinguarsi di Amras e "bombe" varie]. La porta si pariva in uno stretto e buio tunnel leggermente curvo da non lasciar vedere la fine. Manion si mise alla testa del gruppo con la potente torcia magica di Demetrio e i compagni lo seguirono. Il passaggio sbucava in fretta in un'enorme caverna.
L'aria dentro alla grotta era fredda ed odorava di muschio. Spessi tappeti di funghi pallidi crescevano attorno alle stalagmiti che coprivano il pavimento, mentre affilate stalattiti pendevano dal soffitto. Il paviemnto della caverna presentava tre livelli, ognuno dei quali saliva di un metro e mezzo rispetto al precedente. Persino il soffitto si inclinava in alto verso nord, senza mai superare l'altezza di circa sei metri. In direzione nord un passaggio largo quattro metri e mezzo continuava verso nord. In direzione opposta una cavità grande e irregolare si spalancava nell'oscurità più profonda.
Il terreno si mostrò subito insidioso: l'irregolarità e lo strato viscido sul fondo non consentivano un movimento sicuro; inoltre l'elevato numero di colonne di pietra creavano numerose zone d'ombra che ostacolavano lo sguardo. Il gruppo si divise: Liyn salì al secondo livello per esplorare la zona, mentre Demetrio in volo e Manion si avvicinarono alla buca; Khoril e Tiff invece preferirono starne lontano proseguendo cautamente lungo la parete opposta. Il buco si presentò profondo all'ispezione del chierico, ma senza pericolo. Il gruppo raggiunse l'elfo nel secondo livello e Manion riprese l'esplorazione.
Appena dietro ad una stalagmite però, si ritrovò di fronte tre progenie verdi che finora erano rimaste mimetizzate con le loro scaglie aguzze. Il barbaro fu costretto a tornare indietro ed il gruppo si prparò allo scontro. Solo Demetrio volando aveva raggiunto il corridoio in pietra in cima al terzo livello.
Appena dietro ad una stalagmite però, si ritrovò di fronte tre progenie verdi che finora erano rimaste mimetizzate con le loro scaglie aguzze. Il barbaro fu costretto a tornare indietro ed il gruppo si prparò allo scontro. Solo Demetrio volando aveva raggiunto il corridoio in pietra in cima al terzo livello.
In fondo al corridoio una stanza circolare dominata da una piattaforma su tre livelli molto simile a quella presente nel tempio. Cinque sinuosi colli di draghi di pietra si inarcavano con le fauci rivolte verso l'alto e le fauci spalancate dirette verso il soffitto pulsante di luce. Tra le fauci di ciascun drago splendeva una sfera luminosa di luce intensa che cambiava rapidamente colore dal bianco al rosso, al verde, al blu e infine al nero. Al centro della piattaforma due hobgoblin appoggiati schiena contro schiena erano assorti in una specie di litania che Demetrio non riusciva a comprendere. Alla base dei cinque colli di drago altri cinque hobgoblin, anch'essi concentrati in quello che sembrava essere un rituale. Intanto nella caverna il combattimento proseguiva: Khoril riuscì da solo ad abbattere una progenie con due colpi ben piazzati di spadone, sebbene il primo attacco subito dai mostri avesse danneggiato leggermente l'arma magica. Demetrio dovette tornare nella grotta per dare man forte ai compagni. Per affrontare le altre due bestie - memori della loro ferocia e pericolosità - Manion, Demetrio e Liyn furono costretti a sfoderare le armi contenenti i Globi dei Draghi rosso, nero e verde.
La Spada di Selèndil, la Mazza di Telònduil e l'Arco di Shèvarash tornavano a combattere le creature per cui erano state forgiate! I Globi contenuti nelle armi furono attraversati da un bagliore appena sfoderate e poi mostrarono al gruppo la loro potenza abbattendosi contro le bestie immonde.
Decisero però di non finire le progenie, ma di usare le abilità di dominare dell'arco e della spada per soggiogare i mostri a loro favore. Nel mentre Tiff, resosi invisibile, si era affacciato nel corridoio per osservare con i suoi occhi la situazione. Era deciso a porre fine il prima possibile al rituale, anche a costo di utilizzare le ultime sue risorse. Provò a concentrarsi al meglio mentre i compagni alle sue spalle tenevano testa alle progenie e scagliò nella stanza circolare una tempesta di ghiaccio che investì tutti e sette gli hobgoblin. il rituale pareva interrotto, ma l'incantesimo non aveva sortito l'effetto desiderato: nessuno degli hobgoblin era caduto privo di vita sotto i colpi del ghiaccio piovuto dal cielo.
Ora, nella stanza in fondo al corridoio, i sette hobgoblin stavano guardando proprio nella sua direzione.
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