La porta segreta si era aperta con notevole facilità, come se chi l'aveva usata non si era affatto curato di doverla bloccare.
Nameless e Furtivo Galloway notarono subito tracce di qualcuno che era uscito dalla stanza da non più di mezz'ora e che se ne era andato in tutta fretta.
Il nano quindi aveva deciso di seguire il cunicolo, che dopo qualche metro faceva una svolta, e con sua meraviglia si trovò di fronte ad un'enorme grotta dove il passaggio finiva in un profondo e oscuro crepaccio.
Al di là di questo, sull'altra sponda a circa una quarantina di metri, una figura esile, avvolta in una tunica con una grande "Z" nel petto e un grosso libro stretto a se che aveva appena tagliato le funi del ponte dopo avergli dato fuoco che con una sonora risata disse rivolto al nano:
"Oh!... avete superato le mie guardie.... i guardiamago di Bellerofonte.... ma non importa! Ho già con me tutto quello di cui avevo bisogno - indicando il libro che stringeva in mano - Ad ogni modo grazie! siete stati davvero una grande fonte di divertimento! Ma attenti a non mettermi più i bastoni fra le ruote o la prossima volta farete una bruttissima fine!"
Il nano non fece in tempo a dire una parola che vide l'umano svanire davanti a lui come per magia mentre il ponte, divenuto ormai torcia incandescente, crollava inesorabilmente nel crepaccio nonostantee Nameless tentasse di tenerlo ancorato a se. I suoi compagni non poterono fare altro che rincuorare il guerriero, arrivando quando ormai non c'era più niente da fare.
Assieme arrivarono alla decisione che sarebbe stato inutile quanto impossibile seguire il losco individuo.
Meglio era cercare di recuperare la statuetta di Tempus.
Certamente era al sicuro al di là della porta chiusa e per aprirla occorreva risolvere l'indovinello.
Non senza qualche difficoltà e dopo accese discussioni gli avventurieri capirono, dopo aver notato che le teste erano quasi in fila, che ogni riga corrispondeva ad un determinato occhio da premere:
due volte tre=6, quindi sesto occhio
uno due volte=2 quindi secondo occhio
solamente uno=1 quindi primo occhio (come scritto a fianco della frase in lettera romana "I")
due e tre volte=5 quindi quinto occhio
due volte due=4 quindi quarto occhio
topi ciechi= tutti gli occhi dovevano essere chiusi, quindi l'ultimo per finire la sequenza era il terzo occhio.
Allo scattare del meccanismo la statua della chimera ruotò facendo aprire anche la porta che aprendosi mostrò un Sacrario.
La statua d'oro di Tempus era in una nicchia spoglia in fondo alla stanza ma subito Luthas redarguì i compagni di non entrare a causa di un forte incantesimo di Dissacrare che proteggeva la stanza al quale era collegata una trappola magica sulla statuetta.
Infatti era bastato solo qualche passo all'interno del sacrario per rendersi conto che perseverando sarebbe crollata l'intera stanza (e forse non solo quella!).
Così decisero di mandare un animale a recuperarla, un animale malvagio come un Lemure, visto che il chierico non era riuscito a dissolvere la barriera protettiva che sigillava la reliquia dorata.
Il Lemure riuscì nel suo compito ma non potè impedire che la trappola scattasse ugualmente.
In pochi minuti l'intera fortezza sarebbe crollata!
Correndo a perdifiato riuscirono ad arrivare all'esterno in tempo lasciandosi alle spalle solamente un cumulo di macerie.
E mentre prendevano fiato esausti, una voce li sorprese:
"Bravi! Grazie per averci risparmiato la fatica! Ora però consegnateci la statuetta!"
Colti alla sprovvista non riuscirono ad individuare da dove venisse la voce e al primo accenno a voler combattere si trovarono presi sotto un tiro incrociato di dardi e frecce che ferirono Tauveni.
Subito Luthas sparò una foschia occultante, ma evidentemente gli assalitori sapevano il fatto loro visto che cominciarono a girare attorno al perimetro e al primo tentativo di uscirne gli eroi erano subito un facile bersaglio.
Infine Tauveni e Luthas fecero una sortita, mentre Nameless usciva dalla parte opposta in mezzo al bosco. Le rovine rallentavano i movimenti ma non fu difficile individuare gli aggressori che ora cercavano lo scontro aperto dopo aver assestato qualche colpo con dardi magici e armi da tiro.
Luthas si propose di avanzare in difensiva per assorbire il primo attacco del nemico per renderlo poi una facile preda per gli altri, ma non poteva immaginare che nulla poteva contro i Dardi incantati dello stregone mezz'elfo Athius e che il mezz'orco barbaro Gumurk potesse beneficiare della vicinanza della statuetta per rendere ancora più micidiali i colpi della sua ascia bipenne.
Così il chierico cadde inesorabilmente senza che i suoi compagni potessero aiutarlo. Fortuna per lui che in seguito le sue condizioni si stabilizzarono.
Mentre Nameless cercava di raggiungere lo stregone sotto i colpi dei suoi dardi incantati, Furtivo e Tauveni cercavano di abbattere il barbaro che nel frattempo era stato affuancato da Slider, una ladra che aveva colto alle spalle Tauveni ferendolo gravemente.
La nuova venuta venne poi eliminata ma lo stesso Tauveni cadde ferito a morte. Galloway usò tutte le sue risorse per riportare i suoi alleati in piedi per combattere ma dovette usare diverse pozioni ed erbe in quanto i suoi compagni caddero più volte sotto l'ira del mezz'orco mercenario!
Dall'altra parte invece senza non poca fatica il nano era riuscito a sorpassare le difese magiche del mezz'elfo, e con 2 colpi ben assestati aveva messo fine alla sua esistenza.
Ormai solo, anche Gumurk riportava numerose ferite e mortale fu quella che gli fece Furtivo Galloway, che da adesso in poi si sarebbe chiamato "Furtivo e Mortale" Galloway, visto che per mano sua erano caduti tutti i più forti e potenti nemici incontrati fin'ora.
Anche questa battaglia era vinta.
Non restava altro da fare che riportare la statuetta in città.
Sulla strada del ritorno però una voce richiamò la loro attenzione.
"Complimenti! Avete sgominato quegli stupidi mercenari brillantemente ed avete ancora la statuetta. So che il Sindaco vi ha offerto 3.000 monete d'oro per riportargliela. Bene. Io ve ne offro 8.000!"
Con grande stupore chi parlava era una donna bellissima e dai capelli rossi che assomigliava proprio tanto a quel ragazzo che era naufragato assieme a voi, quell'enigmatico Tim O'Leary che poi si era rivelato proprio una ragazza.
"Tu ci vuoi offrire dei soldi dopo averci derubati sulla spiaggia?" Aveva tuonato il nano colmo di rabbia.
"Il mio nome è Sara O'Leary e faccio parte della Gilda dei Ladri di Waterdeep. Faccio soltanto il mio lavoro e in quel momento la mia prima necessità era quella di sopravvivere. Venuta a sapere della statuetta mi sono interessata della faccenda e ho recuperato gli argomenti giusti per poter entrane in possesso senza doverci per forza affrontare" - disse tirando fuori un sacchetto con alcune pietre preziose - "In fondo mi siete simpatici e per quasi una settimana in navigazione siamo pure stati compagni, no?"
La fama di Sara O'Leary era giunta anche alle orecchie di Furtivo Galloway che aveva sentito parlare della sua grande abilità nel furto e della sua altrettanto micidiale capacità di essere letale.
Era una delle migliori ladre della Gilda di Waterdeep.
Ma per quanto magari anch'egli auspicasse ad un facile guadagno subito la risposta scontrosa del nano fece cadere qualsiasi trattativa, che spinse Sara a scomparire ai loro occhi lasciandoli con una sola enigmatica frase "Se passate per Waterdeep sicuramente ci rivedremo, e portate i miei saluti all'Arpista!"
Scoprirono alla fine infatti che Varel, l'elfo di Luskan al servizio del sindaco, era un arpista in incognito sulle tracce del malvagio mago Zantharim Bellerofonte e che la sua ricerca lo aveva portato fino qui.
Nel libro rubato da lui infatti dovevano esserci numerose informazioni sulla battaglia fra i seguaci di Tempus e quelli di Amberlee, la Sgualdrina dei Mari e sulla statuetta d'oro massiccio dedicata al dio della battaglia.
L'area attorno alla statuetta era pervasa dal suo potere e nei 12 metri attorno ad essa erano sempre attivi diversi poteri dei quali potevano beneficiare barbari (soprattutto) e guerrieri (in modo minore) come bonus ai tiri per colpire, ai danni, alla classe d'armatura, ai tiri sulla morale e ai tiri salvezza, punti ferita supplementari e bonus di movimento!
Infine Varel consegnò agli avventurieri un indirizzo di Waterdeep dove in futuro si sarebbero potuti recare in qualità di "amici" ed offrì loro una grossa pinta di birra da bere assieme al nano Gomud ormai ripresosi dalla sua convalescenza.
E vissero tutti felici e contenti in attesa della prossima avventura!
Nameless e Furtivo Galloway notarono subito tracce di qualcuno che era uscito dalla stanza da non più di mezz'ora e che se ne era andato in tutta fretta.
Il nano quindi aveva deciso di seguire il cunicolo, che dopo qualche metro faceva una svolta, e con sua meraviglia si trovò di fronte ad un'enorme grotta dove il passaggio finiva in un profondo e oscuro crepaccio.
Al di là di questo, sull'altra sponda a circa una quarantina di metri, una figura esile, avvolta in una tunica con una grande "Z" nel petto e un grosso libro stretto a se che aveva appena tagliato le funi del ponte dopo avergli dato fuoco che con una sonora risata disse rivolto al nano:
"Oh!... avete superato le mie guardie.... i guardiamago di Bellerofonte.... ma non importa! Ho già con me tutto quello di cui avevo bisogno - indicando il libro che stringeva in mano - Ad ogni modo grazie! siete stati davvero una grande fonte di divertimento! Ma attenti a non mettermi più i bastoni fra le ruote o la prossima volta farete una bruttissima fine!"
Il nano non fece in tempo a dire una parola che vide l'umano svanire davanti a lui come per magia mentre il ponte, divenuto ormai torcia incandescente, crollava inesorabilmente nel crepaccio nonostantee Nameless tentasse di tenerlo ancorato a se. I suoi compagni non poterono fare altro che rincuorare il guerriero, arrivando quando ormai non c'era più niente da fare.
Assieme arrivarono alla decisione che sarebbe stato inutile quanto impossibile seguire il losco individuo.
Meglio era cercare di recuperare la statuetta di Tempus.
Certamente era al sicuro al di là della porta chiusa e per aprirla occorreva risolvere l'indovinello.
Non senza qualche difficoltà e dopo accese discussioni gli avventurieri capirono, dopo aver notato che le teste erano quasi in fila, che ogni riga corrispondeva ad un determinato occhio da premere:
due volte tre=6, quindi sesto occhio
uno due volte=2 quindi secondo occhio
solamente uno=1 quindi primo occhio (come scritto a fianco della frase in lettera romana "I")
due e tre volte=5 quindi quinto occhio
due volte due=4 quindi quarto occhio
topi ciechi= tutti gli occhi dovevano essere chiusi, quindi l'ultimo per finire la sequenza era il terzo occhio.
Allo scattare del meccanismo la statua della chimera ruotò facendo aprire anche la porta che aprendosi mostrò un Sacrario.
La statua d'oro di Tempus era in una nicchia spoglia in fondo alla stanza ma subito Luthas redarguì i compagni di non entrare a causa di un forte incantesimo di Dissacrare che proteggeva la stanza al quale era collegata una trappola magica sulla statuetta.
Infatti era bastato solo qualche passo all'interno del sacrario per rendersi conto che perseverando sarebbe crollata l'intera stanza (e forse non solo quella!).
Così decisero di mandare un animale a recuperarla, un animale malvagio come un Lemure, visto che il chierico non era riuscito a dissolvere la barriera protettiva che sigillava la reliquia dorata.
Il Lemure riuscì nel suo compito ma non potè impedire che la trappola scattasse ugualmente.
In pochi minuti l'intera fortezza sarebbe crollata!
Correndo a perdifiato riuscirono ad arrivare all'esterno in tempo lasciandosi alle spalle solamente un cumulo di macerie.
E mentre prendevano fiato esausti, una voce li sorprese:
"Bravi! Grazie per averci risparmiato la fatica! Ora però consegnateci la statuetta!"
Colti alla sprovvista non riuscirono ad individuare da dove venisse la voce e al primo accenno a voler combattere si trovarono presi sotto un tiro incrociato di dardi e frecce che ferirono Tauveni.
Subito Luthas sparò una foschia occultante, ma evidentemente gli assalitori sapevano il fatto loro visto che cominciarono a girare attorno al perimetro e al primo tentativo di uscirne gli eroi erano subito un facile bersaglio.
Infine Tauveni e Luthas fecero una sortita, mentre Nameless usciva dalla parte opposta in mezzo al bosco. Le rovine rallentavano i movimenti ma non fu difficile individuare gli aggressori che ora cercavano lo scontro aperto dopo aver assestato qualche colpo con dardi magici e armi da tiro.
Luthas si propose di avanzare in difensiva per assorbire il primo attacco del nemico per renderlo poi una facile preda per gli altri, ma non poteva immaginare che nulla poteva contro i Dardi incantati dello stregone mezz'elfo Athius e che il mezz'orco barbaro Gumurk potesse beneficiare della vicinanza della statuetta per rendere ancora più micidiali i colpi della sua ascia bipenne.
Così il chierico cadde inesorabilmente senza che i suoi compagni potessero aiutarlo. Fortuna per lui che in seguito le sue condizioni si stabilizzarono.
Mentre Nameless cercava di raggiungere lo stregone sotto i colpi dei suoi dardi incantati, Furtivo e Tauveni cercavano di abbattere il barbaro che nel frattempo era stato affuancato da Slider, una ladra che aveva colto alle spalle Tauveni ferendolo gravemente.
La nuova venuta venne poi eliminata ma lo stesso Tauveni cadde ferito a morte. Galloway usò tutte le sue risorse per riportare i suoi alleati in piedi per combattere ma dovette usare diverse pozioni ed erbe in quanto i suoi compagni caddero più volte sotto l'ira del mezz'orco mercenario!
Dall'altra parte invece senza non poca fatica il nano era riuscito a sorpassare le difese magiche del mezz'elfo, e con 2 colpi ben assestati aveva messo fine alla sua esistenza.
Ormai solo, anche Gumurk riportava numerose ferite e mortale fu quella che gli fece Furtivo Galloway, che da adesso in poi si sarebbe chiamato "Furtivo e Mortale" Galloway, visto che per mano sua erano caduti tutti i più forti e potenti nemici incontrati fin'ora.
Anche questa battaglia era vinta.
Non restava altro da fare che riportare la statuetta in città.
Sulla strada del ritorno però una voce richiamò la loro attenzione.
"Complimenti! Avete sgominato quegli stupidi mercenari brillantemente ed avete ancora la statuetta. So che il Sindaco vi ha offerto 3.000 monete d'oro per riportargliela. Bene. Io ve ne offro 8.000!"
Con grande stupore chi parlava era una donna bellissima e dai capelli rossi che assomigliava proprio tanto a quel ragazzo che era naufragato assieme a voi, quell'enigmatico Tim O'Leary che poi si era rivelato proprio una ragazza.
"Tu ci vuoi offrire dei soldi dopo averci derubati sulla spiaggia?" Aveva tuonato il nano colmo di rabbia.
"Il mio nome è Sara O'Leary e faccio parte della Gilda dei Ladri di Waterdeep. Faccio soltanto il mio lavoro e in quel momento la mia prima necessità era quella di sopravvivere. Venuta a sapere della statuetta mi sono interessata della faccenda e ho recuperato gli argomenti giusti per poter entrane in possesso senza doverci per forza affrontare" - disse tirando fuori un sacchetto con alcune pietre preziose - "In fondo mi siete simpatici e per quasi una settimana in navigazione siamo pure stati compagni, no?"
La fama di Sara O'Leary era giunta anche alle orecchie di Furtivo Galloway che aveva sentito parlare della sua grande abilità nel furto e della sua altrettanto micidiale capacità di essere letale.
Era una delle migliori ladre della Gilda di Waterdeep.
Ma per quanto magari anch'egli auspicasse ad un facile guadagno subito la risposta scontrosa del nano fece cadere qualsiasi trattativa, che spinse Sara a scomparire ai loro occhi lasciandoli con una sola enigmatica frase "Se passate per Waterdeep sicuramente ci rivedremo, e portate i miei saluti all'Arpista!"
Scoprirono alla fine infatti che Varel, l'elfo di Luskan al servizio del sindaco, era un arpista in incognito sulle tracce del malvagio mago Zantharim Bellerofonte e che la sua ricerca lo aveva portato fino qui.
Nel libro rubato da lui infatti dovevano esserci numerose informazioni sulla battaglia fra i seguaci di Tempus e quelli di Amberlee, la Sgualdrina dei Mari e sulla statuetta d'oro massiccio dedicata al dio della battaglia.
L'area attorno alla statuetta era pervasa dal suo potere e nei 12 metri attorno ad essa erano sempre attivi diversi poteri dei quali potevano beneficiare barbari (soprattutto) e guerrieri (in modo minore) come bonus ai tiri per colpire, ai danni, alla classe d'armatura, ai tiri sulla morale e ai tiri salvezza, punti ferita supplementari e bonus di movimento!
Infine Varel consegnò agli avventurieri un indirizzo di Waterdeep dove in futuro si sarebbero potuti recare in qualità di "amici" ed offrì loro una grossa pinta di birra da bere assieme al nano Gomud ormai ripresosi dalla sua convalescenza.
E vissero tutti felici e contenti in attesa della prossima avventura!
2 commenti:
Se non vi torna qualcosa è perchè ho modificato la storia per un'eventuale continuity. Chissà di quale argomento trattava il libro cercato da Bellerofonte...
Quando si gioca allora? Se non mi tenete aggiornato sul blog sono fritto!!! Mauro mi diceva domani sera? Ore? Casa Altini? Descent o D&D? Lele, mi puoi portare lo stesso la scheda del mio nuovo PG? A domani!
PS: arriverò sulle 21,30!
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