giovedì 19 marzo 2009

ULTIMO ATTO!


Un suono assordante con uno stridio lacerante e la maggior parte delle pozioni era andata in frantumi!!!
Gli avventurieri si stavano ancora riprendendo dallo scontro con gli scheletri quando l’avvertimento di Furtivo Galloway non era stato sufficiente per impedire ai suoi compagni di evitare l’ondata magica del “Frantumare” lanciato dalla porta improvvisamente aperta. E dalla stessa porta ora si intravedeva un grosso Warg che lanciava ruggiti di sfida al manipolo di eroi ancora sbalorditi, tanto che la bestia era riuscita a portare il primo attacco contro il ladro provocando serie ferite!
Vedendo ciò il guerriero Tauveni si era scagliato all’ingresso della stanza per colpire il Warg, senza però rendersi conto che ad aspettarlo dietro la porta c’era, pronto per colpirlo, un combattente dal fisico possente indossante un elmo e un’armatura di piastre anneriti, così come il grande scudo di metallo e la stessa spada bastarda che impugnava. Il tremendo colpo fece barcollare l’eroe che però, nonostante il colpo, ferì ugualmente il warg.
Purtroppo per lui non aveva tenuto conto della vera minaccia che proveniva dall’interno di quel rimediato studio: Arthur, il malvagio chierico di Cyric! E nulla potè la volubile volontà di Tauveni al sentir pronunciare magiche preghiere, e in un istante il suo corpo era totalmente immobilizzato e lui alla mercè dei suoi nemici!
I compagni non poterono evitare che fosse nuovamente colpito, ancora mortalmente, e solo l’intervento di Galloway , trascinatolo fuori dalla stanza, aveva potuto evitarne il decesso.
Nel frattempo Luthas Keller assieme al nano Nameless aveva creato un fronte di difesa in modo da permettere ai loro compagni di ristabilirsi.
Ma gli avversari sembravano troppo ben protetti per essere colpiti, ed ogni attacco da loro portato provocava ferite sempre più profonde.
Solo dopo aver ucciso il warg ed essere penetrati nella stanza gli avventurieri avevano iniziato a guadagnare posizione, anche perché allo stesso tempo i nemici apparivano lievemente più deboli, come se qualche strana forza magica li stesse abbandonando (o forse qualche incantesimo era terminato, ndr).
Decisamente opportuna l’idea del chierico Luthas di evocare nella mischia un animale magico che sacrificandosi permettesse loro di evitare qualche attacco, ma i due nemici apparivano implacabili. La svolta c’è stata quando Furtivo Galloway è riuscito a prendere alle spalle l’enorme Damian l’Oscuro, trovando un punto debole nella sua apparente impenetrabile corazza. Un primo colpo ben assestato aveva già ferito gravemente il grosso guerriero, mentre il secondo alla schiena era stato invece mortale! Con l’intervento di Tauveni, finalmente ripresosi dal “Blocca persone”, il malvagio chierico di Cyric era intrappolato in un angolo della stanza, ingaggiando un cruento scontro con l’arcigno nano Nameless. Sembrava tutto concluso quando Arthur ,chiamate a sé le oscure forse del suo dio, aveva sferrato un tremendo colpo con l’aspersorio al suo tozzo avversario, lasciandolo morente. La sua sorte era però segnata poiché questa sua ultima azione lo aveva lasciato indifeso dall’attacco di Tauveni che con un tremendo fendente gli aveva procurato una ferita mortale alla gola, quasi tagliandogli la testa di netto!
Frugando nella stanza dopo essersi curati e dopo aver assistito Nameless, gli avventurieri erano venuti in possesso di 1 pozione di cura ferite moderate, 1 boccetta di acqua sacrilega, 1 pergamena divina di Devastazione, 1 pergamena con Favore Divino, una mappa approssimativa della Foresta che indicava la fortezza con sopra un appunto che diceva “statuetta di Tempus” e una pergamena trovata indosso al chierico con questo indovinello:
“Due Volte Tre
Uno Due Volte
Solamente Uno
Due e Tre Volte
Due Volte Due
Topi Ciechi
L’Indovinello è risolto
Davvero Bene”
.

Mentre pensavano distrattamente a cosa potessero voler dire quelle parole si diressero all’uscita del Tempio incontrando mucchietti di ossa e ferraglia che un tempo costituivano gli scheletri guerrieri ormai senza più vita (o non-vita!).
All’esterno la natura era come se si fosse risvegliata, e addirittura sembrava quasi che gli animali osservassero gli eroi…. E forse era veramente così!
Incamminandosi verso la direzione della Fortezza, infatti, verso il pomeriggio una voce familiare li sorprese.
Era Corvus il Druido di ritorno dalla sua missione fra le montagne, che complimentandosi con tutti si era assicurato di curare i feriti prima di consegnare a loro l’amicizia di tutta la foresta assieme ad alcuni doni: 1 pozione di cura ferite moderate a testa, 1 sacchetto di Amras trattato a testa, 1 corda di seta lunga 15 metri a testa e una scatola di legno simile ad un astuccio per tutto il gruppo. Era una Scatola dei Rifornimenti che, aperta una volta al giorno, poteva produrre acqua e cibo sufficienti per 15 persone o cinque cavalli per un giorno intero!
Per finire con un fischio modulare richiamò a se un cervo che legato al dorso portava una sacca. Qui dentro c’erano gli oggetti magici promessi a loro da Kumair il cacciatore. La piccola Mary era stata riconsegnata a lui dalle creature fatate del bosco, sotto la promessa da parte sua di smettere di cacciare, ed il merito era stato proprio degli avventurieri che quindi si meritavano la corazza, l’arco composito e la spada lunga .
Inoltre Corvus si premurò di accompagnarli quasi fino alla Fortezza per poi ricordare loro, prima di lasciarli, che all’esterno fra le rovine si aggiravano bestie che non appartenevano alla foresta. Dopo essersi riposati di buon mattino (verso le 7) erano a destinazione.

La fortezza abbandonata sorgeva poco fuori dalla foresta, sul ciglio di un burrone e il suo ingresso aveva la forma di una testa di demone che usciva appena fuori dalla vegetazione, quasi una sorta di caverna. Intorno alla fortezza vi erano diverse rovine che apparivano di una innaturale immobilità: neanche un suono proveniva da essa.
Avvicinandosi cautamente gli avventurieri avevano intravisto un warg aggirarsi tra le rovine, e poco dopo, 4 guerrieri di ronda tutti vestiti di nero e con le stesse armi annerite. Ma ciò che li colpì maggiormente fu la vista di un’imponente figura che giaceva eretta all’entrata della fortezza, anche se parzialmente celata dalle ombre.
Aveva qualcosa di umano, ma sembrava molto più grosso, con forme possenti e tratti bestiali con un’altezza di oltre 2 metri e un’ampiezza toracica che quasi copriva tutto l’ingresso. Il luccichio dell’enorme ascia che impugnava non prometteva niente di buono!

3 commenti:

Marco Franzo ha detto...

Udite udite! La settimana Santa (6 - 12 aprile) non ho lezione! Ci sarei quindi per giocare martedì e mercoledì, magari proprio nella fase finale con D&D che sto seguendo dal blog. Per questa estate, visto che l'università finisce a maggio, io mi ripropongo come master (sempre che si voglia continuare col ruoleggio), facendo miei i suggerimenti messi in atto da Master Lele ma continuando nelle care vecchie Marche d'Argento.
Intanto posso dirvi che giovedì prossimo, e da dopo Pasqua in avanti ogni giovedì, esco 2 ore prima - cioè alle 20,40 - quindi dalle 21,30 potrei essere attivo per giocare! Fate sapere!

mauro ha detto...

Ringraziando Lele per l'ottimo lavoro, direi che appena finita la missione possiamo fare un po' di sessioni descent e warhammer! Poi in aprile se c'e' franco facciamo un riepilogo del vecchio party, con il quale ripartiamo in estate!!

Anonimo ha detto...

bella Lele, mi appassiona quasi di piu leggere le avventure qui che farle!
bravo, bravo.