mercoledì 12 dicembre 2007

Breve storia del Nord - pt.1

Ora il gruppo poteva tirare un sospiro di sollievo. Consegnata la Lama dell’Anima e la testa di Lucan a Earlraun, ciascuno poteva finalmente dedicarsi per un po’ di tempo ai propri interessi. Echoes avrebbe potuto prendere contatti con la chiesa di Tyr, Tif sostenere l’esame d’ammissione come Mago dell’Ordine a Waterdeep, Manion compiere il rituale per assicurarsi un altro compagno animale, Khoril sarebbe potuto andare finalmente a Brindinford per vedere a che punto fossero arrivati i lavori di ristrutturazione della torre, e Lyin avrebbe potuto continuare a cercare informazioni sulle sue origini. Anche se l’ombra di qualcosa di grosso cominciava a stagliarsi ad est, ed Earlraun aveva chiesto di poter dare un’occhiata e riferire su eventuali novità, la questione non sembrava così urgente da poter sottrarre il tempo necessario a questi interessi. In fondo, a detta dello stesso Earlraun, gli Arpisti stavano gà controllando i movimenti delle tribù orchesche e goblinoidi della zona e le losche trame del Culto del Drago e degli Zhentarim.
Quella stessa sera, il giorno prima che Tif partisse per Waterdeep e gli altri si incamminassero per Brindinford, il Signore della Torre del Bagliore Lunare fece recapitare a Lyin un vecchio volume, con la richiesta di lasciarlo poi a Brindinford, presso Slayne. Il tomo recava come titolo “Breve storia del Nord”. Avrebbe potuto forse fare luce su alcuni punti oscuri della misteriosa origine di Lyin e del popolo di Silvaenesti? Questo è quello che sperava l’elfo, sebbene ormai fosse un po’ rassegnato alla scarsità di informazioni. Né la biblioteca di Waterdeep, né quella di Silverymoon avevano in fondo rivelato niente di nuovo. O forse sì? Ma le poche briciole di storie e leggende di cui era venuto a conoscenza non bastavano minimamente a ricostruire un quadro chiaro dell’intera faccenda. Sì, la storia della Grande Foresta aveva finalmente chiarito le sue origini, ma aveva anche innescato uno strano effetto “domino” riguardo tutto quello che era avvenuto dopo. Cosa successe durante tutto il regno Silvaenesti? Perché gli elfi se ne andarono dalla foresta? E soprattutto dove? Per quale motivo poi arrivarono su quello che ormai lui ed i suoi compagni chiamavano “il vecchio mondo”, e perché figure qui realmente esistite come Gulthias, Durgeddin il Nero e Ashardalon avevano lasciato ricordi di imprese e leggende di morte anche là? Di Durgeddin in fondo se ne riconosceva la presenza per le sue forge dimenticate a Kundrukkar e le armi rinomate un po’ in tutto il Paese, ma di Gulthias e Ashardalon si sapeva solo ciò che le leggende avevano tramandato. E gli alberi animati, e la leggenda dell’Albero del Bene e del Male? Che fossero veramente solo echi lontani di questo mondo arrivati con gli esuli? Ricordi e fiabe partoriti da antiche memorie filtrate e distorte dall’inesorabile scorrere del tempo?
Lyin non sapeva se queste domande avrebbero mai trovato risposta, ma era certo che questo libro poteva aggiungere piccole ma importanti tessere al mosaico. Disperse con uno sbuffo gli ultimi nebulosi dubbi e cominciò a sfogliare le antiche pagine.

Breve storia del Nord

Migliaia e migliaia di anni fa le terre che attualmente costituiscono le Marche d’Argento erano molto diverse. In quei giorni non esisteva ancora il deserto dell’Anauroch. Tutta la regione, eccezion fatta per le montagne più fredde e le brughiere rocciose, era ricoperta da verdeggianti foreste, inframmezzata da fiumi che scorrono all’incirca negli stesi alvei ancora oggi.
All’alba dei tempi, gli elfi innalzarono i primi e più possenti dei loro reami in questa regione: Aryvandaar, nelle profondità della Grande Foresta, Illefarn, lungo la Costa della Spada Settentrionale, e Miyeritar, conosciuta oggi come la ventosa Alta Brughiera. I nani di Delzoun conquistarono montagne e caverne, spingendosi dal Dorso del Mondo fino al Mare Stretto, dove sorge attualmente il confine occidentale dell’Anauroch. I goblin prosperavano un po’ dappertutto, e gli orchi proliferavano tra i picchi ed i ghiacciai più settentrionali.

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-4700 – gli elfi del sole, sotto la guida di Sylvanos, fondano il regno di Silvaenesti che si estende nella parte settentrionale della Grande Foresta e della Valle del Delimbiyr.
-3983 – nascita del regno elfico del Cormanthyr, nell’attuale foresta del Cotmanthor.
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Anche gli umani vivevano nel Nord, appresero la magia dagli elfi, e si scontrarono con gli orchi sulle macerie dei grandi regni elfici dopo che questi ultimi si erano fatti la guerra l’un l’altro.
Il primo reame umano degno di nota fu Illusk, la cui eco molto lontana risuona oggi nella città di Luskan. Illusk si estendeva lungo la Costa della Spada,anche se attualmente risulta quasi del tutto impossibile definirne i confini.
Nel punto in cui il reame nanico di Delzoun raggiungeva il suo confine meridionale, iniziava Netheril. Questo possente impero, la seconda grande terra umana nel Nord, si sviluppò nei pressi del Mare Stretto tra il -4000 e il -3000 CV.
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-3859 – vari villaggi sulle rive del Mare Stretto si uniscono per proteggersi meglio a vicenda formando l’alleanza di
Seventon, che in seguito diventerà Netheril.
-3830 – gli elfi Silvaenesti entrano in contatto con Netheril. Gli umani iniziano ad apprendere la magia dagli elfi.
-3533 – le Pergamene di Nether vengono rinvenute tra le rovine dell’antico regno elfico di Aryvandaar, e gli umani abbandonano presto le magie degli elfi per studiare questi poteri superiori. Queste pergamene fornivano rivelazioni sul lancio degli incantesimi, sulla creazione di oggetti e di costrutti magici, sui rapporti tra i vari piani e sulla loro struttura e perfino sulla creazione di artefatti. Nella loro arroganza, gli umani di Netheril pensavano di poter padroneggiare una magia più potente e più indomita di quanto avessero mai osato gli elfi.
I promettenti incantatori di Nether studiarono a fondo le pergamene e inventarono tipi di magia che nessuno aveva mai visto su Toril.
-3095 – una parte delle Pergamene di Nether viene rubata dagli elfi di Cormanthyr e nascosta dagli Alti Maghi nelle viscere della Torre del Canto del Vento, la capitale del regno, in un luogo segreto. Uno dei ladri, uno gnomo amico degli elfi chiamato Rilmohx Sha’Quessir, esamina fugacemente una delle pergamene e sviluppa un’approfondita conoscenza su come lanciare gli incantesimi di illusione. Questa conoscenza si diffonde rapidamente in tutta la comunità gnomesca.
-1900 – La Cittadella Felbarr è completata dai nani.
-1896 – ventiquattro delle Pergamene di Nether rimanenti vengono trafugate.
-664 – le restanti Pergamene di Nether vengono trafugate.
-500 – anche la Cittadella Sundbarr è completata.
-461 – i phaerimm (una razza di creature magiche che vivono sottoterra), soffrendo dell’uso smodato di magia da parte dei Netheresi, iniziano a lanciare incantesimi per risucchiare magia e vita dalle terre di Netheril, trasformando campi e foreste rigogliose in deserti spogli. Presto si arriva ad una lunga e sanguinosa guerra magica. Col tempo, il continuo ricorso alla magia iniziò ad alterare il funzionamento degli incantesimi.
-450 circa – ha inizio una migrazione Netherese in grande scala verso la Frontiera Selvaggia quando l’effetto delle magie dei phaerimm diventa palese.
-372 – gli elfi Silvaenesti fondano Ascalhorn, a nordest della Grande Foresta.
-351 – man mano che il risucchio magico dei phaerimm consuma parte del potere disponibile, molti degli arcimaghi di Netheril abbandonano le loro città e si trasferiscono in zone sconosciute in cui la magia non andasse fuori controllo. In alcune città i civili entrano in sommossa. Molti iniziano ad abbandonare il paese.
-339 – l’arcimago umano Karsus sente che è suo dovere tenere unita la nazione nel momento del bisogno. Lanciando avatar di Karsus, un incantesimo studiato per oltre un decennio, Karsus crea un legame con Mystryl in modo da poter rubare il suo potere e diventare egli stesso una divinità. Ma completato l’incantesimo il suo corpo si colmò di potere divino e la sua mente fu invasa da conoscenze inimmaginabili, compresa la consapevolezza dell’errore che aveva appena commesso: avendo rubato il potere divino all’unico essere in grado di riparare continuamente i danni alla Trama che Netheresi e phaerimm stavano causando, Karsus aveva infatti messo in pericolo l’esistenza stessa della magia nel Faerun, non essendo minimamente pronto a svolgere un simile compito. Mystryl si sacrificò per salvare la Trama prima che il danno diventasse irreparabile, negando temporaneamente ogni forma di magia nel mondo. Le città volanti Netheresi precipitano a terra e vengono abbandonate provocando la caduta di Netheril. Mystryl si reincarna come Mystra, e altera il funzionamento della Trama richiedendo requisiti più severi per il lancio di incantesimi per impedire eventi simili in futuro.
I sopravvissuti di Netheril si sparpagliano ai quattro angoli della terra, mentre gli orchi discendono dalle montagne del Nord in impressionanti numeri mai visti prima.
-333 – i nani della Cittadella Sundbarr offrono rifugio temporaneo ai sopravvissuti umani di Netheril. Gli elfi di Silvaenesti consentono ad altri profughi Netheresi di insediarsi ad Ascalhorn.
-272 – La Cittadella Adbar è completata.
-111 – l’intero Nord precipita nel caos quando grandi orde di orchi calano a sud dal Dorso del Mondo e dalle Montagne di Ghiaccio in un evento noto come le Marce degli Orchi. Gli orchi assetati di sangue seminano la distruzione ovunque passino e radono al suolo Illusk e minacciando tutti gli insediamenti del Nord. Gli elfi di Iliyanbryen, Rilithiar, Siluvanede e Silvaenesti si uniscono per combattere la furia degli orchi.
Alcuni discendenti dei Netheresi fondano o occupano alcuni dei rifugi che diventeranno Silverymoon, Everlund e Sundabar. Altri sprofondano nella barbarie, si mescolano con gli Illuskani, e danno origine alle tribù Uthgardt.
-108 – Illusk attira molti umani rimasti senza una casa a causa delle Marce degli Orchi e viene ricostruita in fretta. La sua magocrazia regnante, la Grande Cabala, torna al potere.
-100 – cade l’antico reame nanico di Delzoun.
1 – la Pietra Verticale viene eretta dagli elfi di Cormanthyr e dalla gente delle Valli. Ha inizio il conteggio degli anni secondo il Calendario delle Valli.

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