Avevano finalmente espugnato la caverna dei goblin, dopo che avevano rischiato la vita per ritrovare Sildar Hallwinter. Avevano deciso di ritornare sui loro passi, fino al luogo in cui avevano subito l’agguato e, ritrovate le facili tracce dei goblin, erano risaliti fino alla grotta. Il primo assalto (a “cazzo dritto” ndM) li aveva costretti a ripiegare, inondati dalla piena del fiume scatenata dalla rottura della diga da parte degli abitanti della grotta.
Il secondo assalto aveva prodotto esiti ancora più infausti, perché aveva portato quasi alla morte dell’intero gruppo. Oxyouranus, Billy e Rael erano caduti sotto i colpi di Klarg, il possente bugbear a capo della banda di pelleverde; solo Oban Kai era riuscito a scappare ma all’imbocco della caverna aveva incontrato il chierico che era riuscito miracolosamente a riprendersi dopo lo scontro, risanando anche il bardo, che ora lo seguiva. Purtroppo il corpo di Billy giaceva in un’altra caverna rispetto a quella in cui avevano combattuto i due compagni, e così Oxyouranus non era riuscito a farlo rinvenire.
Passata la notte ai margini della radura e sventato un agguato di due goblin esploratori, avevano deciso di rientrare all’alba per la terza volta. Evidentemente le forze all’interno del complesso di grotte erano esigue, e nello scontro diretto con Klarg avevano avuto la meglio, nonostante questi li aspettasse nascosto dietro una delle tante stalagmiti presenti. Ucciso il grosso bugbear e trovata la refurtiva appartenente alla compagnia dello Scudo del Leone, destinata all’emporio di Linene, avevano passato la notte dentro. Dei corpi di Billy e Sildar, nessuna traccia... Riposatisi e recuperati gli incantesimi potevano esplorare il resto del complesso, ma giunti fino al ponte di legno trovarono tagliate le corde che lo legavano all’altro lato del tunnel. Decisero di scalare la parete e di esplorare anche il tunnel successivo, fino a che - subito dopo il bivio verso il dirupo franoso che aveva esplorato Billy durante la prima esplorazione - non si imbatterono una cassa che bloccava il passaggio ed un goblin armato di arco ad aspettarli. Subito Rael venne ferito, ma Oban Kai uccise immediatamente l’aggressore con un coltello da lancio, e così Oxyouranus poté spingere la cassa ed entrare nella caverna successiva.
Ma una voce stridula li interruppe: “Se volete che gli ostaggi sopravvivano, uscite immediatamente dalla grotta e non fateci più ritorno!”. Un uomo sulla cinquantina era tenuto alle spalle con un coltello alla gola da un goblin; era Sildar! “Se vi avvicinate, loro muoiono...eh eh eh...”. Due goblin tenevano in ostaggio altre due figure, che però parevano svenute. “Non fidatevi” proferì Sildar con un filo di voce a causa delle ferite riportate, prima di essere strattonato. Visto lo stallo Oxyouranus tentò la carta della parlamentazione, dicendo al goblin in comando che Klarg era morto e che anche loro avrebbero fatto la stessa fine se avessero torto anche solo un capello agli ostaggi. Il goblin, soppesata la situazione, chiese rassicurazioni sulla parola data dal dragonide, e decise di ascoltare il suo consiglio dileguandosi coi compagni nel buio dei tunnel. Finalmente avevano ritrovato Sildar ed anche Billy, assieme ad uno sconosciuto, ma mentre questi due avevano con loro il proprio equipaggiamento, quello di Sildar non era presente. Decisero di passare un’altra notte nella grotta, prima che Oban Kai e Rael tornassero in paese ad avvisare del ritrovamento, mentre il chierico si sarebbe preso cura dei feriti.
In questo frangente Sildar rivelò alcuni retroscena della missione che aveva affidato loro: il vero motivo per cui Gundren si era recato a Phandalin coi 2 fratelli Nundro e Tharden era il possesso di una cartina con l’ubicazione della leggendaria Grotta Tonante. Per questo motivo aveva ingaggiato Sildar per portare le attrezzature necessarie alla riapertura della Grotta e per questo motivo erano stati rapiti per conto di un misterioso individuo chiamato “il Ragno Nero”. Mentre Sildar era stato lasciato dai goblin però, Gundren era stato portato al suo quartier generale, e con lui anche l’equipaggiamento di Sildar.
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