lunedì 22 giugno 2020

Spot Nike

Girovagando in internet (durante gli exxxxi online...) mi è capitato sotto gli occhi un vecchio spot della Nike: botta di nostalgia (anche perché la location cesenaticense per un verso o per l'altro è sempre rievocativa)! Ed ecco il doveroso post. 
E' vero che sono stati i nostri "anni d'oro" e quindi questi spot sono diventati parte della nostra memoria collettiva, ma mi pare che gli spot Nike della decade 90' -2000 siano stati, sia per la novità di come era trattato l'argomento (molto autoironico) che per l'accuratezza "tecnica", uno spartiacque della comunicazione.

dal sito zonacesarini.net
«Se hai un corpo, sei un atleta.»
Questa frase è stata pronunciata da Bill Bowerman, allenatore di atletica leggera dell’Oregon, e co-fondatore insieme a Phil Knight della Blue Ribbon Sport, un’azienda di calzature da running che qualche anno più tardi (1967), complice un sogno premonitore fatto dal loro designer Jeff Johnson, cambiò il nome “omaggiando” la Dea greca della vittoria.

L’impatto che Nike ebbe sul mondo sportivo, prima soltanto a stelle e strisce e poi a livello globale, fu devastante e nel giro di pochi anni, sempre più atleti di ogni disciplina ne divennero testimonial. Eppure, l’unico “pianeta” che la multinazionale di Beaverton non aveva interesse a colonizzare era quello del football. Anzi, del soccer.
È cosa nota: gli Americani, che dello sport fanno un vero e proprio culto, non sono attratti dal calcio e se ci pensate, è una cosa abbastanza assurda dato che non stiamo parlando di uno sport di nicchia. Ed è strano anche il fatto che a loro piace essere al centro dell’universo sempre e comunque.
Ho letto su internet le spiegazioni più variopinte come, ad esempio, il non gradire una pausa soltanto tra primo e secondo tempo e che quindici minuti non siano sufficienti per andare a fare il pieno di hot dog e di bibite formato super-size. Resta il fatto che con il calcio proprio non ce la fanno.


Ma l’occasione di avere un Mondiale in casa era troppo ghiotta per farsela scappare. Così, prima dell’inizio di USA ’94, la Nike calò un poker d’assi di tutto rispetto, ingaggiando Eric Cantona, Paolo Maldini e le due stelle della Seleção, Romario e Bebeto. Il resto è storia.

1994: Wall soccer
Un pallone sorvola la Senna e arriva ad un murales di Eric Cantona che lo stoppa e lo passa in Germania a Michael Schulz. Arriverà a Milano da Maldini, a Londra da Ian Wright fino alle mani del variopinto portiere Jorge Campos, passando dalla spiaggia di Copacabana tra un colpo di testa di Romario e una sforbiciata di Bebeto.
Precursore degli spot elaborati e fuori dagli schemi, è il capostipite della stagione d’oro della Nike. E come accade a tutte le opere cult, onorata con l’ennesimo rifacimento-parodia nostrana a firma Gialappa’s Band.

Per Euro ’96, la Nike realizza il suo capolavoro: Brolin, Campos, Maldini, Rui Costa, Cantona, Figo, Ronaldo, Kluivert, Davids e Wright contro una squadra di demoni che vuole conquistare il mondo. L’inizio, per i nostri eroi, tra l’arbitro fin troppo permissivo e falli da codice penale, non è dei migliori, ma è una scivolata di “acciaio e seta” a dare la carica e quando il pallone arriva a King Eric, beh… au revoir!
Indimenticabile la parodia di Mai Dire Gol. Il punto più alto mai raggiunto dalla televisione italiana negli ultimi trent’anni: Robertino in porta, la Ventura che libera l’aerea, il conte Uguccione che prolunga di testa, fino alla rovesciata di Tafazzi e all’assòreta con il bavero della giacca alzato di Claudio Lippi.

1997: Beach soccer
Incredibilmente non ho trovato nessuna notizia su questo spot (nemmeno l'anno, che ho messo a memoria) che ha avuto il grande pregio di far vedere i calciatori in abiti informali, aprendo la moda di toglierli dal campo da calcio, oltre che ad aver riportato in auge "Soul bossa nova", aprendo anche qui la stagione del revival bossa-lounge.

La Seleçao è all’aeroporto di Londra e si sta annoiando a morte dato che il volo che dovrebbero prendere è stato cancellato. Ronaldo il Fenomeno tira fuori da un borsone un pallone e comincia a palleggiare. Romario, da buon compagno di reparto, si unisce a lui mentre in sottofondo parte Mas Que Nada di Sergio Mendes.
Dopo una scivolata di Roberto Carlos e un poliziotto che vorrebbe riportare l’ordine nella sala d’attesa, la palla arriva ai piedi di un calciatore che ai tempi non conoscevo, che inizia a dribblare i suoi compagni di squadra con finte e doppi passi per poi palleggiare e scartare le persone sul rullo dell’aeroporto a ritmo di musica. Il mondo scopre Denilson.
La pubblicità va avanti. Romario buca il metal detector, Roberto Carlos calcia con le tre dita, Cantona annuisce e Ronaldo prende il palo a “porta” vuota.

Impossible? A giudicare dalla missione sembrerebbe di sì: il Nike Team guidato da Louis Van Gaal, deve recuperare un pallone sorvegliato da migliaia di robot. Tutto va per il verso giusto fino a quando Edgar Davids, inavvertitamente, attiva l’allarme che risveglia i robot. Sarà dura uscire dal palazzo, anche se il trick a velocità supersonica con cui il Pitbull olandese si libera del suo avversario, permettendo ad Oliver Bierhoff di “terminare” il capo dei robot, è diventato leggenda nel tempo.

2001: Freestyle
Sfondo nero, luci soffuse, un beat creato dal suono dei rimbalzi della palla e dalle scarpe che scivolano sul parquet e si sforna un autentico capolavoro (lo spot calcistico era stato preceduto da una versione cestistica forse più famosa).

2002: The secret tournament (aka "La gabbia")
Ventiquattro giocatori si sfidano ad un torneo segreto di tre contro tre dentro una gabbia metallica, all’interno di una nave cargo. King Eric non ha più gli scarpini ai piedi, ma è comunque il padrone di casa.
La musica che scandisce le giocate dei calciatori è A little less conversation di Elvis Presley nella versione remix di JXL, ed accompagna gli Os Tornados (Figo, Ronaldo e Roberto Carlos) e i Triple Espresso (Totti, Nakata e Henry) fino alla finale.
Particolarità: la Nike registrò i videoclip di ciascuna partita perdisponibili per il web, creando invece un videoclip con la sintesi di tutte le partite per la tv (nel link il video completo).

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