martedì 27 settembre 2016

Inizio dell’anno 4712 dell’Era Corrente delle Terre Libere.

L’inverno avvolge le Terre Rubate ed il neonato Regno del Greenbelt. Il freddo pungente mette alla prova i pochi abitanti di queste lande sperdute. Nonostante questo il clima rimane umido, soprattutto nella foresta, mentre le acque del lago mitigano solo in parte la temperatura.
(dalle Cronache di Enola il Bardo)

I giorni precedenti alla fine dell’anno erano serviti al gruppo per finire di esplorare la parte di colline confinanti con la foresta a nord della capitale. Il fiume Spina, risalendo verso la sorgente, creava in alcuni punti dei piccoli canyon, che rendevano difficile l’attraversamento. Avevano trovato però un vecchio ponte di legno, anche se l’aspetto era poco rassicurante; le assi erano tutte presenti, sebbene mostrassero l’usura dovuta al tempo e alle intemperie, e le orme presenti indicavano che era un passaggio usato abitualmente anche dai cacciatori. L’avevano attraversato uno alla volta, lasciando i cavalli dall’altra parte, per finire di esplorare il territorio circostante. Ora sapevano che quel ponte sarebbe stato importante qualora avessero voluto reclamare quel territorio.
Tornati a Greenbow avevano usato gli ultimi giorni dell’anno per gestire le faccende del regno: non si potevano ancora permettere di rivendicare nuovi territori, almeno finché non avessero messo da parte il denaro sufficiente.
La necessità di portare a termine il compito di esplorazione affidatogli dal Brevoy – unita alla necessità di mettere da parte un certo gruzzolo – li spinse a ripartire verso ovest, per cercare l’insediamento di serpentana di cui avevano sentito parlare da Oleg; l’oste avrebbe offerto 600 monete d’oro per una testa di queste bestie.

Il primo incontro che fecero entrati nella foresta, fu quello con un gruppo di gnomi guidati dell’esploratore Jubilost Narthropple. Nell’intenzione di mappare la regione, un po’ per spirito di avventura, un po’ come fonte di reddito, lo gnomo ed i suoi 9 compagni si erano inoltrati nella foresta alla ricerca di un antico avamposto nanico abbandonato. Purtroppo una banda di coboldi aveva assalito il gruppo e nonostante gli gnomi fossero riusciti a respingerli, due pony ancora attaccati ad un carro erano fuggiti spaventati verso il fiume, rimanendone impantanati. Il carro ora si trovava nel mezzo del corso d’acqua con i due animali ancora legati che annaspavano. Uriel si tuffò per cercare di slegare i cavalli e salvare le provviste contenute nel retro del carro, seguito da Walker, rimasto indietro per prudenza. Alla fine purtroppo il carico era andato perso e un pony era morto, mentre l’altro, slegato dal guerriero, era stato calmato magicamente da Kastaghir prima che potesse fuggire.
Lo gnomo si offrì di vendere loro delle informazioni, o di scambiare qualche punto conosciuto dal gruppo in cambio di quelli scoperti dalla sua spedizione, e così gli avventurieri vennero a conoscenza di alcune locazioni interessanti attorno alla loro capitale.

Proseguirono poi lungo il loro percorso verso ovest. Non conoscevano l’esatta posizione dei serpentana, e quindi avevano deciso di approfittare dell’occasione per esplorare i territori ad ovest. Seguendo i sentieri che costeggiavano il fiume giunsero ad un’ansa in cui fecero il secondo incontro degno di nota. Due uomini armati di asce si ergevano a difesa di uno stagno costellato di ninfee e circondato di verdi canne di bambù. Al centro una figura fatata che riconobbero come una nixie, una ninfa dell’acqua. A pochi metri dallo specchio d’acqua i tronchi di cinque alberi appena abbattuti erano riversi con le chiome nello specchio d’acqua, velato da un sottile strato di foschia. A difesa del legname, un altro gruppo di 7 taglialegna guidate da un uomo che, non appena vide il gruppo di avventurieri, gli si avvicinò per spiegargli la situazione e cercare un appoggio.
Mentre stavano svolgendo il loro lavoro la nixie li aveva attaccati senza alcuna provocazione. Melianse, questo il nome della fata, rispose con tono calmo che aveva chiesto ai taglialegna di andarsene e che aveva incantato con uno charme i due uomini dopo che le era stato risposte che sarebbe stata appesa “ad asciugare”. Gli alberi abbattuti erano dei rari Ceratopetali e stavano sulle rive dello stagno da oltre 200 anni ed erano delle creature innocue; avrebbero meritato una sorte ben migliore di diventare il tavolo zoppicante di qualche contadino pulcioso.

Gli avventurieri – ormai nell’ottica di dover gestire in futuro oltre che un regno anche i suoi abitanti – decisero di cercare una mediazione. Non erano però tutti d’accordo: mentre Kastaghir e Uriel erano dalla parte della nixie, Levian appoggiava la posizione degli umani. Non potendo ripagare gli alberi, i taglialegna avrebbero dovuto rimpiazzare i Ceratopetali e trovarsi un altro bosco da abbattere. Non avevano memoria però di alberi della stessa specie nelle vicinanze. La nixie però conosceva una driade a ovest che possedeva alcune piume incantate, oggetti magici che avrebbero consentito di far ricrescere gli alberi abbattuti.
Partirono subito ancora verso ovest assieme ai taglialegna, per cercare la driade che avrebbe potuto risolvere la situazione a cui si sentivano ormai moralmente legati. La nixie, come cauzione, decise di tenere i due uomini charmati a difesa del suo stagno e diede loro una settimana di tempo.

To be continued...

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