L’inverno avvolge le Terre Rubate
ed il neonato Regno del Greenbelt. Il freddo pungente mette alla prova i pochi
abitanti di queste lande sperdute. Nonostante questo il clima rimane umido,
soprattutto nella foresta, mentre le acque del lago mitigano solo in parte la
temperatura.
(dalle Cronache di Enola il Bardo)

Tornati a Greenbow avevano usato
gli ultimi giorni dell’anno per gestire le faccende del regno: non si potevano
ancora permettere di rivendicare nuovi territori, almeno finché non avessero messo
da parte il denaro sufficiente.
La necessità di portare a termine
il compito di esplorazione affidatogli dal Brevoy – unita alla necessità di mettere
da parte un certo gruzzolo – li spinse a ripartire verso ovest, per cercare l’insediamento
di serpentana di cui avevano sentito parlare da Oleg; l’oste avrebbe offerto
600 monete d’oro per una testa di queste bestie.
Il primo incontro che fecero entrati nella foresta, fu quello con un
gruppo di gnomi guidati dell’esploratore Jubilost Narthropple. Nell’intenzione
di mappare la regione, un po’ per spirito di avventura, un po’ come fonte di
reddito, lo gnomo ed i suoi 9 compagni si erano inoltrati nella foresta alla
ricerca di un antico avamposto nanico abbandonato. Purtroppo una banda di
coboldi aveva assalito il gruppo e nonostante gli gnomi fossero riusciti a
respingerli, due pony ancora attaccati ad un carro erano fuggiti spaventati
verso il fiume, rimanendone impantanati. Il carro ora si trovava nel mezzo del
corso d’acqua con i due animali ancora legati che annaspavano. Uriel si tuffò
per cercare di slegare i cavalli e salvare le provviste contenute nel retro del
carro, seguito da Walker, rimasto indietro per prudenza. Alla fine purtroppo il
carico era andato perso e un pony era morto, mentre l’altro, slegato dal
guerriero, era stato calmato magicamente da Kastaghir prima che potesse
fuggire.
Lo gnomo si offrì di vendere loro
delle informazioni, o di scambiare qualche punto conosciuto dal gruppo in
cambio di quelli scoperti dalla sua spedizione, e così gli avventurieri vennero
a conoscenza di alcune locazioni interessanti attorno alla loro capitale.
Proseguirono poi lungo il loro percorso verso ovest. Non conoscevano l’esatta
posizione dei serpentana, e quindi avevano deciso di approfittare dell’occasione
per esplorare i territori ad ovest. Seguendo i sentieri che costeggiavano il
fiume giunsero ad un’ansa in cui fecero il secondo incontro degno di nota. Due uomini
armati di asce si ergevano a difesa di uno stagno costellato di ninfee e
circondato di verdi canne di bambù. Al centro una figura fatata che riconobbero
come una nixie, una ninfa dell’acqua. A pochi metri dallo specchio d’acqua i tronchi
di cinque alberi appena abbattuti erano riversi con le chiome nello specchio d’acqua,
velato da un sottile strato di foschia. A difesa del legname, un altro gruppo
di 7 taglialegna guidate da un uomo che, non appena vide il gruppo di
avventurieri, gli si avvicinò per spiegargli la situazione e cercare un
appoggio.

Gli avventurieri – ormai nell’ottica
di dover gestire in futuro oltre che un regno anche i suoi abitanti – decisero di
cercare una mediazione. Non erano però tutti d’accordo: mentre Kastaghir e
Uriel erano dalla parte della nixie, Levian appoggiava la posizione degli
umani. Non potendo ripagare gli alberi, i taglialegna avrebbero dovuto rimpiazzare
i Ceratopetali e trovarsi un altro bosco da abbattere. Non avevano memoria però
di alberi della stessa specie nelle vicinanze. La nixie però conosceva una
driade a ovest che possedeva alcune piume
incantate, oggetti magici che avrebbero consentito di far ricrescere gli
alberi abbattuti.
Partirono subito ancora verso ovest assieme ai taglialegna, per
cercare la driade che avrebbe potuto risolvere la situazione a cui si sentivano
ormai moralmente legati. La nixie, come cauzione, decise di tenere i due uomini
charmati a difesa del suo stagno e diede loro una settimana di tempo.
To be continued...
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