venerdì 19 giugno 2015

La compagnia si divide - parte 1


Dev'yid era fermo davanti al portone della fortezza. "Chi ha bisogno di essere curato si avvicini! Io intanto apro il portone." urlò, e cominciò a tirare la pesante anta di legno che scorse sui cardini. Uriel, dopo essersi ripreso dal terribile colpo subìto, corse dal compagno per essere curato. "Presto, andiamo a prendere i cavalli e portiamoli qua davanti per la ritirata!" aggiunse lo gnomo invitando l'amico mezzelfo a precederlo mentre stava finendo di aprire anche la seconda anta. Lanciò ancora uno sguardo verso la foschia che copriva l'ingresso al magazzino: Walker e Sirius non c'erano già più.
I due compagni corsero verso i cavalli nello spazio tra il muro e la palizzata. Dietro di loro tutto sembrava ancora tranquillo, ma non potevano permettersi troppa cautela: l'orsogufo sarebbe potuto tornare sui suoi passi da un momento all'altro. Uriel, più veloce, arrivò prima ai cavalli e incominciò a sellare il primo. Quando Dev'yid arrivò decise di controllare l'ampia torretta sopra il magazzino, per assicurarsi di non avere sorprese durante la fuga: solo un ladro se ne stava impaurito nella torretta occidentale, mentre ora i pesanti versi dell'orsugufo sembravano avvicinarsi dalla direzione da cui erano venuti. Finiti di sellare i due cavalli (uno per loro e uno per i compagni), decisero di liberare gli altri tre per coprirsi la fuga: due vennero spinti dal guerriero con una pacca verso l'orsogufo, mentre l'altro lo indirizzarono nella direzione verso cui si sarebbero diretti per precederli.
Partirono, quindi spronando il cavallo, con Uriel saldamente attaccato alle briglie e Dev'yid dietro di lui che teneva le briglie del secondo cavallo. Quando arrivarono sul lato anteriore videro però che l'orsogufo si era fermato vicino alla porta e gli lanciò uno sguardo famelico, ma poi si voltò per continuare a mangiare i resti di uno dei due cavalli. Procedettero spediti, ma non appena passarono di fianco all'ingresso della struttura di pietra, un fendente colpì alla sprovvista il mezzelfo, che si accasciò sul cavallo che ora si era fermato bruscamente. Donovan sbucò minaccioso dal nascondiglio dietro l'angolo di pietra, pronto ad ostacolare i loro piani.
Dev'yid - col compagno caduto sulla sella - lasciò le redini del secondo cavallo e cercò di afferrare le briglie lasciate dal compagno, guidando il cavallo fuori dal forte, lungo il sentiero.
Spronò il cavallo fino alla base della collina e poi si voltò, sperando invano di cogliere il profilo dei due compagni, andati coraggiosamente incontro al loro tragico destino.
Dopo essersi accertato che nessuno li seguisse fuori dalla fortezza ed aver curato Uriel, i due si diressero verso il campo base in cui li attendeva Kastaghir con i loro cavalli. Parlando lungo la strada arrivarono alla conclusione che i compagni dovevano essere morti, o nell'ipotesi migliore, presi prigionieri.

Passarono la notte riposandosi: erano svegli da due due giorni e si sentivano stanchissimi. Il chierico vegliò su di loro. Poi l'indomani decisero di andare al punto di osservazione per vedere eventuali movimenti nella fortezza; orse i ladri avrebbero appeso i cadaveri dei compagni come monito, e comunque poteva essere importante vedere quante forze erano rimaste ai banditi: le azioni concitate della notte precedente non avevano permesso loro di avere una stima precisa delle persone nel forte. Effettivamente la sola torretta orientale era presidiata. Uriel ebbe l'idea di liberare quindi un cavallo  perché tornasse alla struttura per vedere la reazione: l'animale risalì la collina lungo il sentiero, sebbene fosse stato liberato dai margini della foresta - e questo confermò le paure di Dev'yid sulle trappole poste sui fianchi della spoglia collina - e quando arrivò alle porte, lo stesso ladro sopra la torretta scese e si affacciò timidamente, prima di portare velocemente il cavallo all'interno.
Dei due compagni però alcun segno.

martedì 16 giugno 2015

Interessante Kickstarter!


Ecco un kickstarter tutto italiano della Manorhouse Workshop che partirà in questi giorni! La scatola base costerà 55$ (circa 49€) e conterrà i pezzi per costruire i dungeon seguenti.
Le basi saranno delle dimensioni di un quadrato di 4x4 quadretti adatti alle miniature in scala GW, completamente componibili.


Con l'acquisto di 2 scatole (quindi a partire da 100$/89€) ci sarà la possibilità di ricevere anche tutti i bonus sbloccati, che porteranno il materiale ad uno scatto davvero impressionante!
Ecco cosa si potrà costruire con 2 scatole:


 Ed ecco cosa con gli stretchgoal sbloccati!

Fighissime direi!!


lunedì 15 giugno 2015

Infiltrati!


Decisero che avrebbero agito la notte stessa, assecondando l'impellente desiderio di Walker di porre fine il prima possibile alla propria maledizione.
Lasciato andare come promesso il bandito che gli aveva fornito le preziose informazioni, si misero i mantelli dei ladri uccisi e si rimisero a cavallo sul sentiero verso la fortezza dei fuorilegge. Non erano ancora le dieci di sera. Lo gnomo si sarebbe infilato dentro ad un sacco poco prima dell'entrata, e l'avrebbero depositato nel magazzino con l'altra selvaggina recuperata dai banditi aspettando l'occasione propizia per colpire nella notte il Re Cervo.
Risalirono lo stretto sentiero fino al portone dove due guardie chiesero chi fossero. "Per le ossa insanguinate di san Gilmorg, chi vuole saperlo?" fu la risposta di Sirius e le due ante del portone si spalancarono. All'interno i due banditi che li avevano accolti andarono a prendere i cavalli e scambiarono qualche battuta con i tre del gruppo. Walker cercava di rimanere in disparte, visto che non sembrava ci fossero nani fra i banditi.

Il luogo era esattamente come descritto dal bandito catturato. Si diressero verso il magazzino, ma scoprirono con loro disappunto che era abitato dalla guardia del corpo del Re Cervo, ancora sveglia e seduta sul suo giaciglio; dalla descrizione che ne avevano avuto sembrava Achiros, il distinto ma crudele che fungeva da luogotenente nella fortezza. Subito Walker intuì dal portamento e dalle vesti che poteva essere stato un paladino o un cavaliere al servizio di qualche chiesa, ma che ormai apparteneva al suo passato. Non sembrava però molto contento del lavoro che stava svolgendo. All'interno del magazzino dormivano anche altri due ladri fra le varie vettovaglie accatastate.
Il sacco con Dev'yid venne messo in un angolo lontano in modo che potesse sgattaiolare fuori. Poi i tre tornarono nella sala principale con la scusa di cercare un posto per sistemarsi per la notte.
Sirius e Uriel si aggirarono all'interno dei vari ambienti per studiare la situazione. Una volta viste le guardie darsi il cambio e addormentarsi rapidamente decisero di finirne il più possible nel sonno. Fu così che una prima guardia venne uccisa nel sonno sotto ad una delle torrette di guardia, nonostante una voce dal tetto sovrastante la grande sala aveva rivelato la presenza di qualcuno che però rimaneva nascosto dalle tenebre.
Intanto Walker aveva spento le torce più vicine al magazzino per  avere il favore dell'oscurità, sebbene la luce fioca delle altre arrivasse ancora a coprire tutta la stanza. Aveva riportato il sacco di Dev'yid nella sala con la scusa di doversi appoggiare.

Quando si ritrovarono nella grande camera principale si intesero con uno sguardo: si avvicinarono ciascuno ad uno dei tre ladri che stavano dormendo sulle amache e al segnale le colpirono in contemporanea. Solo il primo ladro che sembrava ancora sveglio si svegliò immediatamente pronto a reagire. Sembrava non stesse dormendo e dai suoi vestiti di pelle nera e dalla sua voce particolarmente fredda i tre dedussero che poteva trattarsi di Donovan, il luogotenente tetro e sadico.
La battaglia iniziò furiosa: Uriel e Sirius finirono i banditi addormentati mentre Walker e Dev'yid si diressero verso il magazzino cercando di convincere Achiros ad unirsi a loro, senza però ottenere alcun successo. Donovan intanto corse ad aprire la gabbia dell'orsogufo mentre stavano arrivando i rinforzi dalle torrette, compreso un energumeno armato di una grossa mazza: doveva essere lo stupido Auchs. Questo si lanciò verso i due guerrieri mentre - per loro estrema fortuna - l'orsogufo si mise ad inseguire i banditi che erano sopraggiunti in soccorso, costringendoli fuori dalla stanza. Come avevano deciso in precedenza si trovavano schiena contro schiena, proteggendo la posizione di Dev'yid che aveva chiesto di rimanere coperto per poterli curare (oltre che perché pressoché inutile in combattimento, visto anche che non aveva ancora recuperato tutti gli incantesimi del giorno precedente).
Quando una voce minacciosa si alzò dalla camera del re Cervo, adiacente il magazzino.

Dev'yid e Walker si misero in azione di opportunità mentre i chiavistelli della porta si stavano aprendo. Sulla soglia apparve una figura minacciosa, con in testa un copricapo a forma di teschio di cervo completo di corna. La pelle sul petto nudo era ispessita de numerose cicatrici segno delle mille battaglie combattute. Lo gnomo scagliò un arco elettrico colpendo l'imponente fugura, che però sembrò non sortire alcun effetto; lo sguardo che il Re Cervo gli scagliò gli fece gelare il sangue nelle vene.
Walker estrasse una bottiglia del liquore ritrovato nell'accampamento dei banditi e gliela porse e poi, dopo che il Re Cervo lo ammonì dicendogli "Se scappi subito ti risparmierò la vita", si voltò e si diresse verso il grosso Auchs, ingaggiato da Sirius e Uriel. Lo gnomo si ritrovò così da solo nella stanza, faccia a faccia col signore dei banditi mentre Achiros stava in disparte senza intervenire.
Il grosso scagnozzo abbatté Uriel, e Dev'yid, impossibilitato a curarlo perché a rischio della vita, decise di evocare una foschia occultante per coprire la ritirata del gruppo.
Ne seguì una fase concitata al cui culmine Auchs fu abbattuto e Donovan, che intanto era rimasto fuori dalla nube di nebbia a bersagliare col suo arco chiunque ne uscisse, si gettò a capofitto al suo interno, in direzione di alcuni rumori confusi che nel mentre si erano levati dall'interno. Ebbero così un attimo per riprendere fiato. Dev'yid si era già avvicinato al portone d'ingresso. Nessuna traccia né dei ladri, né dell'orsogufo che li aveva inseguiti.
Forse era la loro unica occasione per fuggire illesi prima che il Re Cervo emergesse dalla foschia pronto a dargli battaglia.